Prologo

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Giorno x mese xx anno xxxx
- é una bambina!- gemette felice una donna, quando prese tra le braccia per la prima volta la sua creatura venuta al mondo pochi istanti prima.
Il padre che era poco distante da li, sorrise tristemente - sono felice di accogliere questa bambina nella nostra famiglia e scongiuro gli Dei che la proteggano- disse il padre uscendo dalla stanza.
La dinna rimase perplessa nell'udire le parole del proprio compagno, aveva sempre desiderato una bambina da accudire e crescere e ora che era venuta al mondo il suo comportamento era freddo e distaccato. La bimba avvolta in caldi asciugamani protestò rumorosamente, cominciando a piangere e a reclamare tutta l'attenzione della madre.
Il neo padre, una volta uscito dalla stanza e chiuso per bene la porta dietro di se, scoppiò a piangere senza ritegno. Aveva avuto una bambina, per tutto questo tempo l'aveva sempre desiderata e ora che gli Dei l'avevano accontentato avrebbe dovuto cederla a loro.
I rumorosi singhiozzi proveninti dal padre, raggiunsero le piccole oecchie di un bambino, che si aggirava per casa. Non capendo il pianto del padre il bambino sorrise dolcememte - è una bambina padre? Sono felice pure io, finalmente avrò qualcuno a cui insegnare tutto ciò che so!- esclamò il bimbo radioso.
I singhiozzi aumentarono e il padre afflitto si accucciò per arrivare all'altezza del suo primo genito per abbracciarlo saldamente - figlio mio perdonami- gemette tra un singhiozzo e l'altro
Il bambino non capendo il significato delle parole dette dal padre rispose - padre non vi capisco-
- ho fatto una cosa terribile figlio mio e ora chi deve pagarne le conseguenze è la tua piccola e innocente sorellina- continuò il padre
Il bambino ricambiò l'abbraccio percependo la diperazione nelle parole pronunciate dal padre, non sapeva a cosa alludeva, ma nonostante la sua acerba età capì che qualcosa di brutto sarebbe accaduto.
Nelle due settimane successive alla nascita della piccola Mia, fu così che la chiamarono i suoi genitori, le cose sembravano essere tornate tranquille, ma quella era solo pura apparenza.
Il marito aveva confessato a sua moglie il patto fatto con l'uomo che faceva parte della cerchia dei capi della loro civiltà di cui loro ne erano i diretti discendenti. Le aveva parlato del fatto che se un giorno loro avessero avuto una figlia femmina l'avrebbero ceduta perchè è quello il volere degli dei che avevano permesso il suo concepimento. Insieme sparsero la voce che il secondo genito avuto da poco fosse di sesso maschile e non femminile, ingannando la loro stessa gente e per un po' funzionò finche un giorno...
- presto prendi lo stretto necessario e scappa con Mia!- sbraitò il padre sbattendo con forza la porta d'entrata della sua abitazione
La madre che nel frattempo sedeva intenta ad allattare la bambina amorevolmete, sbiancò di colpo - tesoro cosa stai dicendo?-
- sta arrivando, vuole vedere il bambino e dare la benedizione degli dei, scoprirà che è una femmina e la porteranno via!- esclamò di nuovo il padre con voce addolorata
La moglie scattò in piedi, tenendo la piccola Mia saldamente tra le sue braccia e radunando le poche cose di cui avevano bisogno.
In pochi minuti la sacca era pronta e la donna con la piccola Mia in braccio era pronta per partire, ma proprio nel momento stesso in cui lei aprì la porta, la sagoma del capo villaggio le si parò davanti.
Un sorriso compiaciuto increspò le labbra dell'uomo - stavate andando da qualche parte?-domandò sarcastico.
Il padre della bambina avanzò mettendosi in mezzo tra il corpo di sua moglie e quello dell'uomo - si mia moglie stava andando a trovare sua madre- disse risoluto
L'uomo assottigliò gli occhi - sono qui per fare le mie congratulazioni a tutti e voi e per donare al vostro bambino la benevolenza di tutti i nostri Dei. Non potete opporvi al volere degli Dei, quindi vi prego cortesemente di ripettare le nostre usanze che di secolo in secolo accompagnano la nascita di ogni nuovo menbro della nostra civiltà-
Il padre sconfitto distolse lo sgurdo posandolo a terra - prego accomodatevi- sussurrò a malincuore
- mettete il bimbo nella sua culla e privatelo delle sue vesti in modo che gli occhi degli Dei possano vederlo nella sua imperfetta perfezione- ordinò l'uomo riservando alla madre un sorriso provocatorio.
La madre di Mia si agrappò all'ultimo tentativo di nscondere il vero sesso di suo figlio - ma signore siamo in inverno il mio bambino si ammalerà privo dei suoi vestiti, non possiamo per una volta celebrare il rito in modo diverso?- lo supplicò invano
L'uomo contrariato scosse la testa - sai benissimo le nostre usanze, la tradizione vuole che il neonato sia nudo nel momento in cui viene ufficilamente presentato agli Dei e così sarà anche questa volta-
La donna cominciò a spogliare la sua bambina vestita di azzurro come si faceva per i maschi, lunghe lacrime cominciarono a rigargli il volto.
Appena Mia fu spogliata, il capo del loro villaggio scoppiò a ridere - ditemi pensavate che non sarei riuscito a scoprire la verità? Pensavate davvero che spargendo una menzogna e vestendo vostra figlia di azzurro sareste riusciti a convincermi che vostra figlia fosse in realtà un maschio? Gli Dei mi avevano preannunciato la nascita della bambina e loro non sbagliano mai-
Il padre di Mia si inginocchiò privandosi di tutto l'orgoglio maschile che un uomo possa avere - la prego non porti via mia figlia, prenda me al suo posto. Farò qualsiasi cosa pur di salvare mia figlia dal suo destino- lo supplicò
Il capo del villaggio scosse la testa - non posso accettare, in quanto uomo e uno degli ultimi discendenti con il sangue ancora puro della nostra razza il tuo compito è quello di procreare e di ripopolare la nostra civiltà armai ridotta a pochi elementi.-
- allora prenda me, io sono una donna- si intromise la madre di Mia
Anche questa volta l'uomo scosse la testa, rifiutando lo scambio - anche se hai solo 35 anni non posso accettare, sei troppo vecchia per far parte del nostro progetto. Inoltre gli Dei hanno predetto la sua nascita e il loro volere è che lei sia la ragazza che porterà la nostra civiltà già di per suo molto avanzata verso il dominio su tutti gli altri popoli, che fino ad oggi hanno solo portato al degrado e alla disperazione del nostro pianeta. Inutile dissuadermi. Questa bambina vivrà con il vostro amore fino all'età di tredici anni, raggiuntà quell'età la tronerò a prendere e la condurrò verso il suo futuro. Non provate a nasconderla o a scappare non esiste nascondiglio ne luogo dove io non possa trovarla.- sentenziò l'uomo volgendo un'ultimo sguardo alla bambina prima di uscire dall'abitazione.
Appena la porta fu richiusa, i genitori della piccola Mia scoppiarono in lacrime, le parole dette dal loro capo corrispondevano alla durà verita, non esisteva posto abbastanza sicuro da poter nascondere la loro piccolina, dovevano solo arrendersi e accettare il fatto che a tredici anni la loro bambina sarebbe uscita dalla loro vita.
Piu'tardi quella notte, mentre i suoi genitori dormivano, il fretello maggiore di Mia, si recò accanto alla culla dove lei dormiva profondamente. Le accarezzò con gentilezza la guancia paffuta e con una voce appena udibile le sussurrò dolcememte - Mia io non ho ancora ben capito cosa ti succederà o dove ti porteranno, ma sappi che io ti ritroverò un giorno, dovessi metterci tutta la vita, riuscirò a ritrovarti-
Quella fu la promessa solenne di un fratello maggiore.....

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