Capitolo 2

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Sono qui seduta sulla spiaggia, l'acqua salata del mare mi bagna i piedi a seconda dell'alternarsi delle onde, le persone passeggiano avanti e indietro, chi a braccetto con il proprio amato, chi corsicchia con le cuffie nelle orecchie, il vento dirige il mare, come un maestro d'orchestra indica la melodia che devono seguire le onde, e io sono qui, che scrivo nel mio taccuino. Quando ho voglia di scrivere vengo qui, dato che vivo in un vicoletto tra il perenne fruscìo degli alberi e il sapore d'estate anche d'inverno. Questo è l'unico posto che mi da sempre ispirazione per i miei pensieri, oltre ad un utopico giardino infinito con margherite in fiore tra le quali sprofondare. Un giorno ci finirò dentro, ma per ora che ho la possibilità, resto qui. Mi piace troppo il mare. Non mi stanco mai di guardarlo, in tutte le sue sfumature: un po' nostalgico d'autunno, quando sa che le persone non vanno ad ammirarlo a causa della continua pioggia; un po' rassegnato d'inverno, quando gli unici suoi ospiti sono il freddo, la neve e quei pochi gabbiani che vagano in cerca di cibo; speranzoso in primavera, quando la brezza mite, i fiori colorati e qualche persona gli fa visita, come se fosse un eroe dopo aver superato la tempesta; e finalmente felice in estate, quando è colmo di complimenti, adorazioni, carezze dei bambini innocenti che danzano per la prima volta tra granchi e conchiglie.
Osservo. Osservo sempre chi mi sta intorno, in tutta la loro essenza. Talvolta mi annoio a vedere facce diverse, ma costruite allo stesso modo, come bambole da collezione. Altre volte no, ma sono davvero poche quelle in cui trovo qualcuno di saggio e osservatore come me. Comunque, parlavo del mare, di quanto è bello scoprire ogni singola sua sfumatura. Di quanto è bello come le onde hanno la forza di spingersi sempre avanti e mai indietro. Essendo dirette dal vento, ma andando sempre avanti e avanti, come se non finissero mai. Mi sono sempre chiesta dove cominci e dove finisca il mare. E non mi sono ancora trovata una risposta. Certo, ho 16 anni e una lunga vita ancora davanti. Ma certe cose, ad una certa età, si capiscono da soli, e per questo credo che non ci sia una vera e propria Risposta, a quelle domande che una ragazza come me si pone. Ah, il mare. Quando si parla di mare un po' ci si perde, ci si confonde con la vita. Credo che i due siano distinti, ma in qualche modo tutti e due sarebbero niente senza l'altro: niente vita senza mare, e niente mare senza vita. Non so di preciso come funziona la vita, ma voglio provare a raccontarla.

Io sono il mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora