𝐂𝐡𝐞𝐜𝐤𝐦𝐚𝐭𝐞. 🥂

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𝑨𝒆𝒔𝒕𝒉𝒆𝒕𝒊𝒄: 𝐵𝑙𝑜𝑜𝑑𝑦 𝑆𝑖𝑛 𝑜𝑓 𝐵𝑜𝑟𝑒𝑑𝑜𝑚
𝑭𝒐𝒓: sailor-viv
𝑨𝒆𝒔𝒕𝒉𝒆𝒕𝒊𝒄 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒔𝒕: Howlite
𝑵. 𝑻𝒉𝒆𝒎𝒆: Fifth Theme
𝑻𝒉𝒆𝒎𝒆: An original story
𝑶𝒕𝒉𝒆𝒓 𝑻𝑨𝑮𝒔: -fusillo ; -odissea ; -eneide ; aelizs_ ; peculiarpeeps ; Maybethatsenough ; TAMVMO

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Ahimè, la pigrizia è un gran peccato che ci accomuna tutti quanti – dai bambini fino agli anziani, non sappiamo quanto tempo ci è dato a disposizione e tanto meno come usarlo. Ne sanno qualcosa i nostri due giovani protagonisti.
Wendy ne è la prima a sperimentarlo: figlia unica in una solita casa fredda e da sola, ormai si è imparata a giocarsi bene le sue carte da sola al solitario... fortunatamente il suo amico d'infanzia, Simon – abile di testa e di mani – le fa passare qualche pomeriggio in compagnia giocando a dei giochi da tavola che si ritrova da ormai decenni (settima immagine), ma non le basta.
Lei ha bisogno di adrenalina. A lui non basta che dica una parola ed già smanetta sul suo computer in cerca di un po' di svago (terza immagine).
Se li si conoscono bene, allora, si sa che li accomuna un aspetto: vispi e furbi come una volpe quando lo vogliono, ciechi davanti al pericolo; infatti vedeteli quando trovano un sito insolito, ma tanto affascinante: era bastato addentrarsi un po' di più nel web ed eccoli ad accoglierli un bel Sole rosso sorridente, quasi facente parte di una carta del mazzo dei tarocchi (seconda immagine).
Stolti a rimanerne ammaliati, ancora più stolti a fare il primo passo su quel che sembrava un semplice giochetto, facendosi un account e iniziando ad entrare nel circolo con un giro di dadi... letteralmente (sempre settima foto). Un gioco quasi come quello d'azzardo che al primo tentativo vinsero, scoprendo l'oggetto della loro rovina – il guadagno in denaro (sesta foto).
Chi avrebbe potuto crederci? Magari erano semplicemente dei punti, magari era soltanto una truffa – questo era quello che pensarono finché i soldi non arrivarono veramente al conto dell'email del ragazzo.
Era in quel momento che caddero nella rete.
All'inizio era una visione paradisiaca – vittorie su vittorie, numerosi giochi da poter provare tra cui persino uno simile alle slot machine (ottava immagine), per non parlare del denaro fluiva a fiotti. Già la ragazza poteva immaginarsi i gioielli che avrebbe potuto comprarci (quarta immagine).
E perciò continuarono per tutta la notte a tirare, a puntare, a sperare, ad imprecare. Non importava più se stessero iniziando a sentirsi sempre più spenti, gli occhi che bruciavano ancora e ancora, la pelle infastidita e raggrinzita – loro erano come Icaro, volendo avvicinarsi a quel Sole scarlatto più di qualunque altra cosa.
Dovevano colpire col il mouse finché non avrebbero rotto il codice e vinto il più possibile (quinta immagine).
E ce la fecero... raggiunsero il Sole dal sorriso segnato di rosso, come le ustioni che trovarono i poliziotti sui loro corpi la mattina del giorno dopo quando i vicini di casa della giovane chiamarono per una forte puzza di carne bruciata.
Com'era successo? Questa è certamente una domanda legittima vedendo come fossero ridotti: ormai l'epidermide non sembrava neanche più cotta, ma persino sgretolata come terracotta che si staccava anche al minimo tocco (prima foto). Sembravano pezzi di cartapesta stropicciata e maleodorante, per non parlare degli occhi iniettati di sangue.
Ancora una volta: com'erano finiti in quello stato? Non vi erano tracce di agenti chimici o di irruzione, né di rissa o di difesa... l'unico aspetto insolito era lì, presente sullo schermo stranamente acceso.
Quel bel Sole più splendente e sorridente che mai, forse persino più rosso.

𝙈𝙖𝙢𝙖'𝙨 𝙈𝙤𝙤𝙙𝙗𝙤𝙖𝙧𝙙 || aesthetics 🌸Where stories live. Discover now