Good Boy - parte 2

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"Potresti almeno fingere di divertirti"

La voce di Liam, arrivò alle orecchie di Louis, leggermente ovattata.
La musica era alta e l'odore di alcol e sudore erano quasi asfissianti.
Le luci, inoltre, erano regolate nel peggiore dei modi e gli stavano provocando un gran mal di testa.
L'alcol scadente e i drink annacquati, erano stati solo la ciliegina sulla torta.

Quella serata era il perfetto cliché di una festa di universitari o poco più e Louis, che di anni ne aveva ormai ventotto, iniziava a non apprezzare più così tanto quella tipologia di svago.

"Oh, sono sicuro che qualcuno si stia divertendo alla grande"

Strinse il bicchiere - che sarebbe dovuto essere pieno di gin tonic, anche se il gin sembrava averlo a mala pena visto da lontano - tanto da rendere le sue nocche bianche.

Louis era innegabilmente più anziano della media del locale, ma di certo non era quello che rendeva la serata al limite della sopportabilità.

Quello che stava mettendo a dura prova i suoi nervi, era il suo fidanzato.
Harry, quella sera, aveva deciso di farlo impazzire.
Si muoveva sulla pista, gremita di ragazzi e ragazze ubriachi ed esaltati, evitando il suo sguardo e non disprezzando le attenzioni di qualsiasi uomo fosse disposto a offrirgliene.
Non si spingeva mai oltre, non lasciava mai che qualcuno si avvicinasse in maniera pericolosa, ma ciò non significava che il maggiore non si stesse trattenendo dal raggiungerlo e spaccare il naso a chiunque stesse nel raggio di un metro dal suo bambino.

Questo era il risultato di una furiosa lite, che andava avanti ormai da svariati, stressanti giorni.

Il motivo era semplice e capire chi avesse ragione lo era ancora di più.
Harry. Come quasi ogni volta.

Maledetto ragazzino!

Quello che voleva il minore era semplicemente ovvio: attenzioni.
Louis, nell'ultimo periodo, gliene aveva dedicate davvero poche.
Con l'apertura del suo studio di tatuaggi, il tempo a disposizione era diminuito in maniera drastica e Louis, che di natura era uno stacanovista invidiabile, ci aveva messo del suo per renderlo ancora più irrisorio, con lavoro extra e orari assurdi.
Harry era stato paziente e lo aveva sostenuto in ogni passo.
Era stato solo grazie a lui se Louis era riuscito a sopravvivere in quelle settimane.
Il riccio gli preparava i pasti, riordinava le sue cose, lavava i suoi vestiti e lo metteva a letto quando, dopo le giornate più stressanti, crollava sul divano subito dopo la cena.
Tutto questo, senza mai ricevere nulla in cambio, dato che la presenza di Louis in casa era simile a quella di un fantasma.
La maturità che il più piccolo aveva dimostrato, era motivo di grande invidia da parte del maggiore, che invece ricordava bene come, alla sua età, sarebbe andato fuori di testa per davvero molto meno.

Louis, dal canto suo, forte della pazienza dimostrata dal fidanzato, si era forse fatto prendere un po' la mano, ignorando il fatto che il minore fosse al limite massimo di sopportazione.
Inutile dire che, nonostante tutta la buona volontà, Harry si era sentito ferito.
Sapeva quanto il fidanzato ci tenesse al suo lavoro, ma il fatto che questo sembrasse più interessato ai tatuaggi che a lui, lo faceva impazzire.

Così, dopo l'ennesima sera in cui Louis rientrò a casa ben dopo le dieci, la furia del minore si scatenò.

A sua discolpa, tendeva a diventare particolarmente nervoso quando non veniva scopato con regolarità e il suo fidanzato non lo toccava da più di tre settimane.
Avere ventitrè anni, vivere sotto lo stesso tetto del proprio ragazzo e non farci sesso - nè nient'altro, a dire il vero -, è frustrante e Harry non riusciva più a tollerare quella situazione.

Col senno di poi, tutto si sarebbe potuto concludere con facilità.
Il più piccolo non era affatto bravo quando si trattava di litigare con Louis.
Per lo più, scoppiava a piangere dopo appena qualche minuto e odiava rimanere arrabbiato per troppo tempo.
Ma se, da una parte, il riccio era tanto disposto a risolvere, era necessario fare i conti anche con la famosa testardaggine di Louis Tomlinson.

GOOD BOY -Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora