Lebenslangerschicksalsalsschatz

68 7 6
                                    

C'è una parola in tedesco:
lebenslangerschicksalsschatz.
E la traduzione più vicina sarebbe:
il regalo del destino di una vita.
(How i met your mother)

***

Non ci si rende mai conto di quanto la vita sia imprevedibile fin quando, a fatto compiuto e tazza alla mano, i ricordi ripercorrono l'accaduto e ci si ritrova a boccheggiare, pensando a quanto essa sia strana alle volte.

Lily Evans era bloccata nel traffico sul ponte del Tamigi, i clacson interrompevano la quiete del mattino e quasi era in grado di ascoltare i borbottii dei vari automobilisti, che non vedevano l'ora di ripartire per raggiungere l'ufficio o accompagnare i propri figli a scuola.

La sua editoria reclamava l'apertura, ma Lily sapeva che, prima di mezz'ora, non avrebbe visto il portone rosso del palazzo nemmeno da lontano. Aveva un appuntamento importante con James Potter, autore emergente, che con il suo primo giallo era stato in grado di scalare le classifiche ed essere acclamato dalla critica come miglior autore di gialli nell'ultimo decennio.

Lei lo aveva letto ed era rimasta incollata alle pagine, mentre ansia e preoccupazione per i protagonisti si mischiavano tra loro, catapultandola in quel mondo che non sempre era stato in grado di attirarla.

Quando le era arrivata la mail da parte del suo manager - un certo Sirius Black - aveva letteralmente urlato, tanto che Mary - profondamente rilassata sul suo divano con una maschera per il viso - era saltata, chiedendole se si fosse bevuta il cervello.

Alice aveva poi contribuito al suo entusiasmo, ritenendo quanto quella fosse l'occasione perfetta, grazie a questa, infatti, la sua casa editrice sarebbe stata conosciuta dai più, e con buone probabilità anche altri scrittori e scrittrici si sarebbero rivolti a lei per la pubblicazione del loro romanzo.

Lily era saltata di gioia e aveva segnato con il pennarello rosso sull'agenda - come se poi avesse mai potuto dimenticarlo - il giorno designato. Si era svegliata allegra, solare e aveva preparato anche l'impasto dei pancake alle sue amiche, che avevano deciso di restare a casa sua per la notte.

Eppure il suo buonumore stava per essere minato dal traffico cittadino, che non le permetteva di sbrigarsi e arrivare puntuale in ufficio. Aveva curato ogni minimo dettaglio di quella mattina, sperando di apparire più professionale di quanto già non sembrasse e abbastanza disponibile da far sentire James Potter il benvenuto.

Finalmente le file di macchine cominciarono a muoversi e procedere lungo il ponte, permettendo a Lily di riuscire a districarsi dal traffico e accedere alla zona di traffico limitato.

Procedeva lenta nella speranza di trovare parcheggio e, quasi come scusa divina per averle fatto fare tardi, riuscì a trovare un posto libero. Accostò e, inserita la freccia, cominciò a fare retromarcia, contenta di aver trovato uno spazio non troppo lontano dall'ufficio per la sua auto.

Ma si sa che la concentrazione alla guida è fondamentale, e Lily, credendo di aver inserito la prima per sistemarsi meglio nel parcheggio, alzò il piede dal freno e la macchina andò indietro, finendo nell'auto alle sue spalle. Si passò le mani sul viso e si lasciò andare ad una colorita imprecazione.

Concluse il parcheggio, spense l'auto, alzò il freno a mano, e scese per controllare i danni arrecati.

Il faro sinistro si era crepato, il fanale sfondato e strisce grigiastre sbucavano chiare sulla carrozzeria rossa dell'altra.

«Cazzo.»

Si chinò in avanti e passò un dito sulle strisce, augurandosi che venissero via, ma fu tutto inutile. Lo sapeva che quella mattina qualcosa sarebbe andato per il verso storto, e una piccola parte di sé ringraziò che non fosse il lavoro con James Potter, quello - almeno per quel momento - era sano e salvo.

Venti RegaliDär berättelser lever. Upptäck nu