La ragazza correva. Correva, correva e correva. Non era mai stata brava in resistenza, ma il respiro e lo sforzo fisico non contavano in qual momento. Non riusciva a pensare bene. Guardava solo la strada, dritta davanti a sé. Aveva attraversato il parco, aggirato l'area cani, era passata vicino al cimitero, aveva attraversato, aveva corso lungo il cavalcavia, rischiando più volte di essere presa in pieno da una macchina. Non le importava. Correva. Aveva attraversato una rotonda, passato la farmacia, girato per la via della cartoleria, era arrivata al parco, quel parco. Se non ci fosse stato quel parco lei non sarebbe stata lì. Non sarebbe arrivata con il fiatone, le gambe a pezzi, gli occhi rossi di chi ha pianto, i segni delle lacrime sulle guance. Se non ci fosse stato quel parco non sarebbe arrivata in quel quartiere della piccola frazione del suo paese, non sarebbe andata di condominio in condominio leggendo nomi e cognomi di persone che avrebbe poi subito dimenticato. Non avrebbe trovato quel campanello, non si sarebbe seduta a terra guardando il suo cognome pensando a quanto fosse stata stupida a non muoversi. Non avrebbe solo voluto suonare quel campanello e urlare ti amo, urlare non me ne frega un cazzo, urlare qualunque cosa. Ma non avrebbe urlato niente. Non aveva fatto una mossa quando era in tempo. Era stupido farla quando era già troppo tardi.
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Questo non è successo lo giuro- comunque dai dovrei averla finita sta challenge ma sono a metà. Vediamo se domani recupero il resto HAHAH
