il Torneo tre maghi

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Quando Oikawa diceva che iwa-chan sarebbe potuto essere il campione di hogwarts nel torneo tre maghi, SCHERZAVA.
Non voleva che iwaizumi... il suo iwaizumi, rischiate la vita per quella stupida scommessa che avevano fatto all'inizio del loro ultimo anno.
Quel anno, dopo quasi un secolo che non venivano più praticate, il preside di Hogwarts, insieme ai presidi di Durmstrang e Beauxbatons e al Ministero della magia, aveva deciso di ospitare il famoso e tanto atteso torneo tre maghi, tornei in cui si sfidavano i cosiddetti campioni delle tre scuole (scelti da un giudice imparziale) ed avrebbero dovuto superare tre prove che avrebbero messo in esame i loro livelli magici, di cuore ecc.
Insomma queste cose qua.
Ovviamente Oikawa ed Iwaizumi, avendo i genitori che lavoravano al Ministero, lo sapevano da tutta l'estate e per tutta l'estate non avevano parlato d'altro.
Oikawa non ci aveva neanche minimamente pensato a partecipare, ci scherzava ogni tanto dicendo che sarebbe stato meglio di chiunque, ma alla fine non avrebbe mai fatto nulla, non se la sentiva di rischiare la sua vita per una cazzata del genere.
Iwaizumi, al contrario, ci avrebbe voluto provare seriamente, anche se pensava sempre fosse una cosa stupida e priva di senso, ma quando venne sfidato da Oikawa, Bhe finalmente si decise, solo per battergli poi in faccia la coppa tre maghi quando avrebbe vinto.
Ma la prima cosa da superare era il calice di fuoco, il giudice imparziale che avrebbe sclero i campioni per ogni scuola.
Quella notizia per Tooru fu un bene, tanto che probabilità c'era che Hajime sarebbe stato scelto tra tutti i ragazzi del sesto e settimo anno? A QUANTO PARE CE N'ERANO ANCHE TROPPE.

Era ufficiale i tre campioni di durmstrang, beauxbatons e Hogwarts erano rispettivamente Ushijima Wakatoshi (un tipo pomposo che continuava a dirgli che sarebbe dovuto andare nella sua scuola), Kiyoko Shizumi (una tipa taciturna e per questo attirava gli sguardi di molti ragazzi e non solo) e lui... il suo Iwaizumi Hajime, che aveva preso troppo seriamente le parole di sfida...
Quando aveva visto il suo nome uscire dal calice e finire nelle mani del professore nekomata sperava sul serio ci fosse un errore, ma vedendo il suo corpo robusto seduto di fianco a lui alzarsi ed entrare in una saletta adiacente alla sala grande... il respiro gli si fermò, così come il suo battito.
NONONONO, non poteva essere... ERA IL TORNEO PIÙ PERICOLOSO ESISTENTE e...  e..... no. Non voleva pensarci, avrebbe potuto pregarlo di non partecipare... no che cagata una volta che il campione veniva scelto non poteva più tirarsi indietro...
DIO ERA SOLO COLPA SUA.
Ora che avrebbe fatto? Doveva solo... restare a guardare mentre si faceva male? Non voleva ma... non esisteva altro... avrebbe provato, come poteva, a dargli una mano a risolvere gli enigmi.

La prima prova arrivò più in fretta di quello che si poteva immaginare, Iwaizumi era riuscito a scoprire che sarebbero stati presenti i draghi, animali di compagnia in pratica, solo grazie al guardiacaccia e che dire se non che Tooru ebbe una piccola crisi di paura per il ragazzo, che segretamente,  moooooolto segretamente, amava, potesse fare una brutta fine, a rimediare il tutto fu proprio quest'ultimo.

Oikawa non riusciva a far uscire una parola sensata, dalla sua bocca uscivano solo singhiozzi e sussurri, tra un lamento strozzato sul nascere e l'altro, uscivano "iwa-chan" soffocati nella maglietta del ragazzo in questione.
Da occhi esterni poteva sembrare stupido (ed anche lui lo trovò stupido dopo che iwaizumi riuscì a vincere con facilità la prova ed anche perché si dovette sopportare per giorni e giorni le prese in giro di makki e mattsun) ma per lui Hajime era tutto, l'unico che gli era rimasto sempre vicino, lo aveva salvato dagli abusi del padre, gli aveva dato la forza di continuare e gli aveva donato un cuore con cui amare.
Iwaizumi vedendo quella scena, del suo migliore amico sulle due gambe a soffocare i singhiozzi nel maglioncino verde della sua divisa, sentì come un'indagine gli fosse caduta sul cuore, schiacciandolo sotto il suo peso.
Anche se vedendo come si comportava solitamente con oikawa nessuno lo avrebbe mai detto, ci teneva a lui e non poco, e vederlo ridotto così, con la maschera di orgoglio totalmente crollata non potè non stringerlo tra le sue braccia ed accarezzargli i capelli con una delicatezza che quasi non sembrava appartenergli.
<<Tooru, non piangere, tornerò vivo.
Non solo da questa prova, ma anche dalla seconda, dalla terza e da tutto quello che mi metteranno contro, tornerò vincitore e la mia Vittoria sarà dedicata a te>> con gli occhi ancora velati dalle lacrime alzò lo guardo verso di lui per puntarlo nei suoi occhi,  per poi sussurrare sommessamente <<p-pro-promesso?>> e con un leggero sorriso che nasceva sul volto di entrambi stipularono quella promessa.

ℑ𝔩 𝔱𝔬𝔯𝔫𝔢𝔬 Յ 𝔪𝔞𝔤𝔥𝔦  -iwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora