Respiro pesantemente.

Per poi tirare un urlo.

Mi spiace cari vicini di stanza.

Mi alzo un po' stordita e mi fiondo in bagno.

Mi prendo il tempo necessario per fare una lunga doccia, lavo accuratamente sia i capelli che il corpo e una volta fuori mi prendo cura di me, cosa che non facevo da tempo.

Ma si sa : anno nuovo, vita nuova.

Metto la crema profumata su tutto il corpo perfettamente liscio e privo di peli.

Poi applico una maschera sul viso.

Mentre aspetto che passi il tempo di posa, vado in camera e indosso l'intimo in pizzo bianco.

Torno in bagno e comincio a prendermi cura dei capelli.

Cavolo.

Sono cresciuti così tanto.

Ora mi arrivano a più di metà schiena.

Li pettino con cura per poi asciugarli e infine faccio dei boccoli delicati.

Torno in stanza.

Sono le 15.10 e non ho ancora messo nulla in bocca.

Forse dovrei mangiare qualcosa.

Vabbè, mi farò portare dai due piloti in un bar per qualcosa di semplice.

Indosso un pantalone nero a zampa con un body bianco a maniche lunghe e sopra una giacca elegante nera.

Risvolto le maniche e quando sento il mio cellulare squillare, capisco che i ragazzi sono sotto all'hotel.

Prendo la borsa, indosso il cappotto, la sciarpina di lana e scendo di sotto.

"Ciao" sorrido ai due piloti salendo nei posti dietro dell'auto.

Mi salutano e poi tornano sulla loro conversazione.

"Ragazzi, possiamo fermarci a magiare qualcosa?" chiedo.

"Andiamo dopo va bene? volevo già portarvi a fare aperitivo" dice Pierre.

Annuisco.

La realtà dei fatti era che non avevo poi così tanta fame come dicevo, la mia intenzione era solo quella ritardare ciò che avrei dovuto fare anni fa.

Charles era riuscito a convincermi solo pochi giorni prima ad andare a fare visita al mio migliore amico e, no, non intendevo Gasly.

Il pilota dell'Alpha Tauri aveva provato così tante volte ad incitarmi, ma avevo sempre rifiutato, perché vedere la sua tomba avrebbe significato ammettere a me stessa che lui era morto, che non c'era più, mentre da ormai quasi tre anni nella mia mente lui era ancora vivo, da un'altra parte del mondo, ma ancora vivo.

Leclerc invece, solo in un paio di giorni, mi aveva fatta riflettere, sarà stato il fatto che ero maturata nel corso dei mesi o chissà cos'altro, in ogni caso avevo accettato senza troppe storie.

Il 2022 era il momento di fare ciò che non avevo mai avuto il coraggio di fare.

Lanciarsi da un aereo.

Fare le immersioni in acqua.

Andare a Gardaland, perché no, non c'ero mai stata.

Leggere nuovi libri.

Trovarmi un lavoro.

Ma per affrontare tutto avrei dovuto combattere la mia più grande paura : dire addio ad Anthoine.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now