1-Tempesta di Terrore.

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Villaggio di Nyaforth,
anno sconosciuto.

Le grida graffianti iniziarono a diffondersi nell'aria frantumando la tranquillità, che fino a pochi istanti prima, regnava sovrana all'interno del piccolo villaggio.
Un susseguirsi di pianti provenienti da bambini indifesi, lacrime amare che attraversavano i volti delle giovani madri, costrette ad osservare quello scenario raccapricciante.

Gli edifici di legno antico furono circondati da fiamme indomabili, le travi iniziarono a precipitare sul suolo intriso di sangue e dolore.

I Drafer avevano fatto irruzione nel villaggio di Nyaforth seminando morte e distruzione.
La loro identità era sconosciuta, si celava al di sotto di quei lunghi e tetri mantelli.

Alcuni uomini audaci si imposero sul cammino di quegli esseri spregevoli, ma tutti gli sforzi furono vani. Bastò un semplice gesto per spazzarli via con naturalezza, come foglie in balìa del poderoso vento.

Una madre in preda alla disperazione si avvicinò, cingeva tra le sue esili dita un lembo della stoffa nera pece «Ridatemi il mio bambino! Vi supplico!» queste erano le parole che rimbombavano in continuazione.

La giovane venne spinta ed allontanata con indifferenza, poco prima che il Drafer riprendesse il suo cammino. Giaceva a terra con la consapevolezza che non avrebbe mai più rivisto suo figlio, non avrebbe più avuto la possibilità di abbracciarlo.

Era così che agivano, con una freddezza disarmante e spregevole.

Leth correva con tutto il fiato che riservava in corpo, cingeva tra le braccia il suo piccolo con la speranza di potergli offrire un futuro migliore. Possedeva un'enorme tenacia e un coraggio, che suscitava invidia a qualsiasi individuo.

Non esitò nemmeno un singolo istante, non indietreggiò quando si trovò costretta ad affrontarli perché lei, come tutte le madri, avrebbe donato la sua vita per proteggere suo figlio.

«Non torcerete nemmeno un capello a Xavier!» urlò senza alcun timore, uno dei Drafer si posizionò di fronte a lei senza pronunciare parola.

Aprì il palmo della mano rivolgendolo verso la ragazza, dei minuscoli cristalli celesti iniziarono a prendere forma con velocità.

(*)Creò una spada affilata che trafisse il petto della giovane con una rapidità sovrumana, non ebbe il tempo per reagire o per realizzare ciò che stesse accadendo in quell'istante.
I suoi occhi si spalancarono, le sue labbra rimasero socchiuse mentre il sangue prese a sgorgare su di esse.

Gocciolò fino al raggiungimento della lama che si tinse di un rosso rubino, per poi cadere sul terreno sotto il chiarore della luna. (*)

Il piccolo continuò a singhiozzare mentre venne strappato brutalmente dalle braccia della madre, poco prima che lei esalasse il suo ultimo respiro.
Il corpo inerme di Leth giaceva a terra, a circondarlo era presente soltanto una pozza di sangue.

Il massacro proseguì per diverse ore, finché i Drafer non furono certi di aver preso tutti i bambini presenti nel villaggio.
Scomparvero nel bel mezzo della notte, con la stessa rapidità con la quale erano arrivati.

Ho pensato di segnalare le scene che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno (in qualsiasi modo), con degli asterischi in modo che siano più semplici da evitare.
(Uno segnerà l'inizio della descrizione e l'altro il termine)

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