Capitolo 1

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Can't be touched by no one
I'd like to see 'em try

(Non può essere toccato da nessuno,
mi piacerebbe vederli provare)

Pov's Derek:

Dopo il ritorno del vero Stiles abbiamo avuto in po di problemi con il branco, Scott era arrabbiato per la morte di Allison e triste per il fatto che Isaac era partito mentre Lydia era incavolata nera con Stiles per una frase stupida che aveva detto. Io cercavo di tenere tutti uniti ma era difficile perché ammettiamolo, il vero collante di questo strano branco è Stiles, il mio Stiles.

Tutti mi remavano contro perché avevo salvato quell'umano logorroico ma dopotutto cos'altro potevo fare se non salvarlo? È nella mia natura salvare le persone a cui tengo e anche se non lo ammettevo a nessuno, io a quel moro tenevo molto. Avevo affidato a ogni membro del branco un compito più o meno importante in modo che non pensassero alle morti avvenute da poco e il più importante lo aveva Peter, lo so non mi fido neanch'io di Peter ma devo alla fin fine è pur sempre mio zio e io ho da fare quindi non posso stare dietro al mio prezioso Stiles.

Tornai al loft per per l'ora di pranzo e mi feci aggiornare dai ragazzi su cos'era successo ma nessuno aveva notato nulla di strano solo Peter che per poco non si era fatto sgamare. <<Ma è possibile che non sai tenere d'occhio nemmeno un semplice umano?>> Chiesi infervorito insomma Peter era stato un alpha e si faceva scoprire facilmente da un semplice ragazzo? <<Provaci a stargli dietro senza che se ne accorga! Quel ragazzo è paranoico e logorroico è una noia mortale stargli dietro!>> Ringhiai e lo lanciai contro il muro. Nessuno, ripeto nessuno, poteva insultare il mio Stiles se non io.

Guardai male mio zio, divisi i miei impegni dandone due ad ogni membro del branco, e poi uscii dal loft andando a controllare personalmente il moro. Stiles era tornato a casa sua quindi per controllarlo dovetti salire su un albero ma appena lo feci chiusi gli occhi sentendo la mie guance andare a fuoco, avevo appena visto il ragazzo che mi piaceva nudo mentre andava in bagno a farsi una doccia. Per non correre altri rischi e invadere la sua privacy più del dovuto rimasi solo ad ascoltare mentre si faceva la doccia cantando.

Nonostante fosse stonato mi piaceva ascoltarlo, mi rilassai mentre immaginavo l'umano sotto la doccia. Aprì di scatto gli occhi maledicendo la mia mente per quei pensieri non adatti ad un alpha e ad un capo branco come il sottoscritto. Tornai a guardare la stanza di Stiles a distanza di sicurezza, per non essere visto da lui, mentre l'umano usciva dalla doccia con un asciugamano legato alla vita e uno tra le mani che faceva agitare sopra i capelli per asciugarli un po senza phone.

Restai sopra quell'albero per così tanto tempo che iniziavano a farmi male tutte le ossa, ma come faceva Stiles a stare tutto il giorno rinchiuso in camera a studiare, giocare o guardare la tv? Era una cosa impossibile per me, allora lui che era iperattivo come ci riusciva? Finalmente dopo cena, che mi era sembrata durare un eternità, oltre al fatto che era uno strazio sentire lo sceriffo cercare di far conversazione sulla scuola e Stiles che cambiava argomento più propense a parlare del lavoro del padre e soprattutto di morti o sparizioni, il moro uscì di casa e corse.

Aspe che? Stiles corre e da quando? Questa si che è una novità. Scesi dall'albero non facendo rumore, mi sgranchii le ossa e seguii l'umano nella sua corsa notturna a distanza di sicurezza. Stiles percorse sei kilometri e mezzo, con un andatura quasi regolare, si stancava facilmente e rallentava molto spesso, quando si fermò fui molto sorpreso di scoprire che la sua destinazione era il loft. A quell'ora casa mia era vuota o c'eravamo solo io e Peter ma non avevo mai sentito l'odore di Stiles sotto il loft, che fosse la prima volta che veniva?

No non lo era, Stiles si era fermato in un posto contro vento come se conoscesse il posto come le sue tasche, evidentemente non era la prima volta che arrivava qui correndo. Ma allora perché non aveva mai suonato? Forse pensava che ero arrabbiato con lui? O che il branco a quest'ora fosse ancora a casa mia? O semplicemente mi spiava come io spiavo lui? Non sapevo cosa pensare, per una volta ero in difficoltà, io Derek Hale, ero in difficoltà a vedere un semplice umano sotto casa mia.

<<So che mi segui. Non so chi sei e cosa vuoi da me ma so che non sono solo.>> Disse dopo un po Stiles girandosi verso la mia direzione e preso alla sprovvista non riuscii a nascondermi ma era buio e io ero lontano non avrebbe dovuto riconoscermi quindi stetti fermo finché il moro non parlò di nuovo. <<Derek perché mi segui?>> Arrossii, come aveva fatto a riconoscermi? Ma poi il tono della sua voce, sembrava stesse per ridere, si stava prendendo gioco di me? Scattai verso di lui e lo presi per la gola. <<Non si ride di un lupo mannaro alpha, non ti ho proprio insegnato nulla?>> Chiesi ringhiando ma lui non fece nulla per opporsi alla mia presa.

<<È da tanto tempo che non ho più paura di te Derek.>> Lo guardai negli occhi e in effetti non c'era segno di paura e soprattutto non odorava di terrore come all'inizio, quando mi aveva conosciuto. <<Potrei ucciderti in un batter d'occhio se volessi.>> Dissi lasciandolo andare ma lui mi prese la mano e se la puntò al cuore rispondendomi con calma. <<Fallo pure, non ho più paura neanche della morte, anzi mi faresti solo un favore, quindi avanti uccidimi ti prego.>> Lo guardai stupefatto, lui chiuse gli occhi pronto a morire per mano mia, poi senza accorgermi in tempo di quello che stavo facendo lo...

Sterek & Scisaac - InfinityWhere stories live. Discover now