James... per favore ritorna

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Anno: 1939
Destinazione: ospedale militare newgersy

-James....muoviti altrimenti arriverai in ritardo alla visita-, mi urlava mamma dalla cucina mentre io ero in camera a prepararmi, vestendomi con la divisa d'ordine che mi avevano dato la settimana scorsa. 
Scesi dalla camera, e trovai mio fratello sdraiato sul divano in salotto, e io mi avvicinai a lui e come sempre gli accarezzai la testa e lui mi spostò la mano -e dai James finiscila...-, mi disse ridendo. 
Mamma si avvicinò a me, e mi sistemò il colletto della camicia, poi mi abbracciò. 
andai verso la porta di casa e mamma mi seguì -James, sappi che anche se a volte sono cattiva con te è perché lo faccio per il tuo bene, non perché voglio metterti in punizione ogni volta, ma per farti capire ciò che è giusto o sbagliato della vita, sappi che mamma ti vorrà sempre bene-. 
Io sorrisi, tornai in dietro e le diedi un bacio sulla fronte, poi mi avviai per uscire di casa. 
Mi incamminai verso la strada e vidi arrivare il bus. Si fermò e io salii.
Era pieno. 
così decisi di salire nella parte posteriore del bus. C'era un posto libero, così, decisi di sedermi ma un ragazzo, poco più grande di me, si sedette prima di me. Mi guardò con aria burbera.
Vidi che aveva anche lui la divisa come la mia, e a quel punto capii da subito che soggetto era, quindi decisi di restare in piedi. 
il bus inchiodò...mi ritrovai sotto sopra. 
Non capivo più che cavolo era successo, ma girandomi vidi che c'era di fianco a me il ragazzo, che mi ha rubato il posto, bloccato tra due sedili che chiedeva aiuto con un filo di voce...io mi avvicinai, era tutto insanguinato. 
-ho la gamba bloccata- mi disse, cercando di liberarsi da solo, ma non riuscendoci, allora cercai di toccare dove era bloccato, cercai di spostare il pezzo di lamiera che c'era, ma sentii il rumore di un qualcosa che fuoriusciva zampillando da qualche parte, poi mi resi conto guardando la mia mano, che era sangue che usciva dalla sua gamba. Decisi quindi di intervenire mettendogli la mia cintura sulla gamba e stringergliela il più forte possibile alla gamba così da bloccare l'emorragia. 
Arrivarono i soccorsi. 
Io mi misi ad aiutarli per estrare più persone possibili, compreso il ragazzo. 
Una voce da fuori l'autobus chiese -chi ha fatto questa cosa?- Riferendosi al laccio emostatico improvvisato; io alzai lo sguardo, uscii dal bus e mi avvicinai al ragazzo quasi privo di sensi... - sono stato io signore-, lui rimase a bocca aperta -complimenti ragazzo, hai salvato una vita. Come ti chiami ragazzo?- io deglutii e risposi -James signore-. 
-James, sei pregato di andare in ambulanza all'ospedale militare, per essere sicuri che tu non abbia nulla di grave, dovuto all'incidente-, io senza esitare, mi incamminai verso l'ambulanza, ma persi i sensi. 
feci un sogno, dove cera una ragazza bellissima, capelli rossi, occhi azzurri con il viso cosparso di lentiggini, vestita con un abito bianco, che protese le braccia verso di me -James, per favore ritorna...- 


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⏰ Last updated: Jun 05, 2023 ⏰

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