Entrambi sapevano che prima o poi avrebbero dovuto scambiarsi due parole, ma sembrava che si ignorasssero perfettamente a vicenda; potevo capire il timore di Lando, Toto Wolff sapeva fare davvero paura.

Va in bagno e in 5 minuti è fuori con i capelli bagnati.

"Domani a che ora finisci?" chiedo posando il libro sul comodino.

"Alle 17 dovrei aver finito tutto" afferma mentre si asciuga i capelli con una salvietta.

"Ti porto fuori a cena, devi vestirti bene" gli sorrido.

"Sono sempre vestito bene" dice quasi offeso.

"Insomma, la tuta blu e arancione con cui entri nella tua monoposto non è proprio alla moda" rido.

"Ma come ti permetti?" dice per poi riflettere sulle mie parole "No ok forse hai ragione, ma tu non hai visto quella di Monaco, quella tuta era spaziale" continua.

Prende dei vestiti e li indossa, dopo qualche altro minuto passato a parlare con me, mi saluta e va a mangiare insieme ai ragazzi.

Aspetto poco tempo, prima di veder arrivare papà.

"Ciao Scricciolino" dice non appena gli apro la porta "Come stai?" chiede stringendomi in un abbraccio.

"Bene, devo aver preso un colpo di calore, non sono abituata a questo caldo, in Italia ora ci sono a dir tanto 2 gradi" dico.

Annuisce e mi porge un sacchetto "Questo è per Norris, per domani, speravo di trovarlo, ma a quanto vedo se l'è filata a gambe levate" ride guardando la stanza disordinata, con gli asciugamani che il mio ragazzo ha lasciato a terra.

"Già, scusa il disordine, Lando non conosce proprio la definizione di ordine" affermo raccogliendo i vestiti da terra.

"Non preoccuparti camera tua non era tanto migliore quando abitavamo in America" ride sedendosi sulla sedia della scrivania.

"Ho portato anche da mangiare" sorride indicando le buste che ha posato sul tavolo.

Vorrei dirgli che non ho per niente fame, ma si preoccuperebbe per niente e poi vogliamo parlare del fatto che è passato a prendere il sushi prima di venire qui?

-

Passiamo una serata tranquilla, non trascorrevo così tanto tempo con lui da davvero tantissimi anni.

Il mio cellulare inizia a squillare e sullo schermo appare il nome di Tommaso.

Tempismo perfetto devo dire.

Riposo il telefono con l'intento di ignorare la chiamata; So bene quanto a papà non vada a genio il nuovo compagno di mamma.

"Rispondi pure" afferma.

Lo guardo per qualche secondo poi accetto la videochiamata.

"Ciao amore mio" la voce di mamma mi arriva alle orecchie in modo troppo acuto "Stavate mangiando tu e Lando? Scusaci, ti richiamo dopo" continua.

"No mamma tranquilla, in realtà sono qui con papà" le sorrido inquadrando l'uomo al mio fianco che fa un leggero cenno con la mano.

"Oh ciao e Lando?" chiede.

"È uscito con gli altri, io non sono stata molto bene ieri, quindi ho preferito stare in Hotel" spiego.

"Tutto bene amore?" chiede.

"Si si, solo un colpo di caldo" alzo le spalle.

"Toto ti ho affidato nostra figlia e la fai ammalare? prenditi cura di lei" scherza mamma.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now