<< Perché? >>

Non aspettava altro << Perché sei stata tu a scegliere obbligo, e questo è quello che ho deciso io >>

Mi sento in gabbia. E sentirmi in gabbia è l'unica cosa che proprio non riesco a tollerare. Mi fa venire voglia di strapparmi i capelli, uno ad uno, e iniziare ad urlare. Faccio dei respiri profondi, cercando di stare calma e, magari, scendere a compromessi. Lo so bene, è una pazzia, ma non vedo altre vie d'uscita.

<< Due mesi >> affermo, con aria di sfida e rassegnazione

<< Tre >> dichiara lui, facendomi capire che non è più disposto a trattare la durata del mio 'incarico'.

<< Ho già iniziato il conto alla rovescia! >> esclamo, mentre allungo la mano per reclamare le chiavi che poco dopo mi consegna. Non riesco a credere di aver accettato questo stupido obbligo, che sicuramente non porterà nulla di buono.

Non appena apro la porta, un'ondata di caldo improvviso e alcol mi scuotono.

Delle spalle imponenti sono rivolte verso di me e l'inconfondibile mantello rosso mi permette subito di capire chi sia la persona appoggiata con gli avanbracci alla ringhiera.

Deve aver sentito le chiavi girare nella serratura, perché si gira immediatamente.

<< Nina, finalmente >> mi viene incontro

<< Evan, che ci fai qui? >>

Sorride imbarazzato << Beh, dopo che siete saliti il gioco si è praticamente fermato e visto che l'unica persona con cui parlo di più sei tu, ho pensato di... >>

Non termina la frase, dal momento che una voce sovrasta la sua.

<< È stato bello. Ci vediamo dopo, piccola >> delle labbra familiari mi posano un bacio sulla tempia, per poi intraprendere le scale e scomparire

Il biondo davanti a me resta pietrificato e i suoi occhi oceano si allargano dalla sorpresa.

<< Oh, io non sapevo che tu e Cole... >> lascia le sue parole in sospeso

Mi sento in dovere di dargli una spiegazione ma, allo stesso tempo, mi chiedo cosa mai potrei dirgli.

<< Si, beh, io e lui stiamo insieme da due minuti perché sai, mi ha praticamente obbligata >> oppure << Sono follemente innamorata, anche se per finta, del ragazzo che mi ha appena resa partecipe del fatto che sarò la sua fidanzata per i prossimi tre mesi >>

<< Diciamo che è una faccenda complicata >> mi sforzo di sorridergli e lui sussurra un 'capisco'.

Scendiamo al piano di sotto, che è decisamente diverso rispetto a come lo avevo lasciato. La folla di adolescenti con gli ormoni a palla ormai è ridotta e l'ambiente inizia ad assumere l'aspetto di una casa reduce di un urgano, che ha sparso bicchieri rossi di cartone, stelle filanti e tanto altro dappertutto. Mi chiedo chi mai avrà le forze di ripulire tutto quanto, viste le quantità di alcol che hanno ingerito. Certo, la casa è pur sempre di Cassie, ma non la lascerei mai da sola con una scopa in mano e un'enorme busta per la spazzatura.

Improvvisamente una mano mi percorre la schiena delicatamente, per poi passare al braccio.

Riconosco subito quel tocco.

<< Balli con me, Angel? >>

Senza aspettare la mia risposta, prende la mia mano e mi trascina in pista. Porta le mie braccia lungo il suo collo e mi stringe a sé, guardandomi dritta negli occhi, quegli occhi dal verde intenso che sembrano scavare nel profondo della mia anima. La musica continua a fare da sottofondo a quello che definirei un cullarsi sulle sue note, mentre tutto intorno a noi si ferma.

Letteralmente.

Il mio sguardo si posa alle sue spalle e alla mia destra, sugli altri invitati che ci stanno osservando, con facce pallide e bocca spalancata.

Tra le tante, risalta l'espressione corrucciata e imbestialita di Julie, che mi fa una smorfia e assottiglia gli occhi.

Due dita mi avvolgono il viso, costringendomi a guardare l'unica persona che ho di fronte e, nonostante i vari litigi, l'unica che in questo momento riesce a trasmettermi serenità.

<< Okay gente, ho una cosa da dirvi >> annuncia Cole all'improvviso.

<< Io e Nina stiamo insieme >>


<< Io e Nina stiamo insieme >>

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