new year's day

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Quella sera ci aveva impiegato così tanto tempo a prepararsi, che sua mamma pensava fosse svenuto da qualche parte in camera sua. Manuel aveva deciso di indossare una camicia nera, di sistemarsi i ricci invece di lasciarli alla loro natura selvaggia, di spruzzare il profumo una volta in più perché si. Perché voleva. Perché era la vigilia di capodanno e non avrebbe voluto presentarsi alla festa vestito male. Insomma era una festa. Doveva pur sembrare decente.

Sua madre gli aveva intimato di indossare qualcosa di diverso dalla sua solita felpa. L'unica camicia nel suo armadio fu una grande salvezza per Manuel che, con grande orgoglio e soddisfazione, l'aveva indossata sperando di fare colpo su qualcuno quella sera. Che poi lo sa benissimo che l'unico su cui vorrebbe fare colpo è Simone. Spera che Simone lo guardi. Spera che lo guardi con lo sguardo che Manuel tanto adora. Decide di non perdersi nei suoi pensieri e di darsi una mossa. È in ritardo come suo solito e si maledice quando vede troppa gente appena fuori l'ingresso del locale.

Manuel è fuori che aspetta di entrare e sente la musica già alta. Si fa strada nel lungo corridoio sperando di incrociare tra i tanti sguardi lo guardo che sta cercando. È accecato dalle luci, rimbalzano in ogni angolo della stanza e si sente soffocare in mezzo alla mischia di corpi sudati che ballano tutti appiccicati. Per sua grande delusione, non riesce a trovare nessun viso familiare, facendogli capire che per una volta il ritardatario non era lui. Così pensa bene di prendersi qualcosa da bere per impegnare il tempo e per sciogliersi un po'.  Aveva una serata impegnativa davanti e lo sapevano solo lui, il suo cervello e i suoi occhi che perlustravano la stanza alla ricerca incessante della sua figura.

Mentre sorseggia qualsiasi cosa alcolica sia presente nel bicchiere nella sua mano, si lascia travolgere dalla musica alta, canticchiando qualche parola muovendo la testa a ritmo. Perde la cognizione del tempo e decide di farsi un altro giro nel locale, sperando che questa sia la volta buona in cui incrocia quegli occhi.

Si sente travolto dalle luci del locale quando sente un profumo fin troppo familiare alle sue spalle. E lui sa benissimo a chi appartiene quel profumo. Si gira lentamente per guardarlo regalandogli il migliore dei sorrisi, che l'altro ricambia di riflesso. Si guardano e Manuel non può far a meno di notare quanto Simone sia bello con quella camicia chiara, aderente al punto giusto, le bretelle scure e il trucco scuro sugli occhi che tanto ama. Si sente stregato e rimane a bocca aperta mentre squadra il ragazzo dalla testa ai piedi. È bellissimo, si dice nella sua testa Manuel. Resta impalato lì perché è rimasto senza parole. Manuel sei senza parole? Sei uno scemo, si maledice il riccio mentre le parole gli muoiono in gola. Simone continua a guardarlo e lui non sa che dire. Così è Simone a dire qualcosa. "Non avrei mai pensato di vederti con una camicia, lo sai? – afferma Simone – nella mia immaginazione eri bello, ma non così tanto."

Manuel sta per svenire. Sente il cuore uscirgli dal petto mentre resta ancora lì in silenzio. Si risveglia dal suo stato di trance totale e abbassa lo sguardo sorridendo. Certo che Simone lo avrebbe fatto fuori molto prima della mezzanotte.

"Adularmi non ti porterà da nessuna parte, caro il mio Simone – trova il coraggio di dire Manuel – neanche tu sei tanto male con questa camicia, ma preferirei vederti senza." Manuel decide di buttare la bomba e di continuare a bere, andando al bar a procurarsi un bicchiere anche per Simone. Decide di prendere qualcosa di più forte perché vedere Simone così bello, sicuro di sé e deciso a dargli del filo da torcere per tutta la serata non lo farà resistere fino a mezzanotte. Deve fare tutto come programmato nella sua testa. O almeno spera. Simone sta ballando mentre prende il bicchiere dalla mano di Manuel e sente una scossa elettrica che percorre i loro corpi. Simone è convinto di non essere stato l'unico a sentirla. Ma Manuel decide di ignorarla e di avvicinare il suo corpo a quello di Simone, ballando a ritmo di chissà quale canzone rimbombava nel locale. I loro sguardi non si abbandonano mai. Si cercano, si inseguono, si scrutano. Simone sorride strafottente mentre nota che lo sguardo di Manuel è fisso sulle sue labbra da un bel po'. Manuel si rende conto di quello che sta facendo e sa che Simone ne è troppo compiaciuto. Per questo alza lo sguardo negli occhi di Simone, e con una lentezza estrema, Manuel poggia la sua mano sulla guancia in fiamme dell'altro, scendendo piano ad accarezzare il collo e il tessuto della camicia, scendendo piano verso le bretelle, giocandoci svogliatamente. Simone, al contatto, serra gli occhi e abbandona leggermente la testa all'indietro. La mano di Manuel che lo accarezza con così tanta lentezza e lo guarda con così tanta adorazione gli fa saltare qualche battito. Ma Manuel non vuole fermarsi, anzi. Ha intenzione di continuare, alzando l'altra mano, poggiandola alla base della sua nuca e tenendola ferma lì, mentre si concentra sulla bretella con cui sta giocando. Sente Simone tremare sotto il suo tocco e sorride perché vedere l'effetto che faceva all'altro era una sensazione che voleva provare per sempre. La tortura a cui Manuel lo sta sottoponendo è così straziante che ne vuole sempre di più, pensa Simone. Ancora con gli occhi chiusi, Simone ritorna alla realtà quando sente freddo. Il tocco bollente di Manuel aveva lasciato il suo corpo e ora Manuel lo stava fissando soddisfatto del casino che aveva combinato nella testa di Simone.

New Year's Day - Simuel's VersionWhere stories live. Discover now