Fortunatamente la McLaren arancione del ragazzo è già sfrecciata via e Dio per la prima volta nella sua esistenza ha deciso di risparmiarmi una figura di merda.

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Sono le 21.12 e non sono per niente in ritardo.

Solo di 12 minuti dai.

Ho indossato il vestito più scollato e provocante che ho trovato nell'armadio, abbinato a dei tacchi alti che mi donano quei 13 centrimenti che mi separano da quasi tutte le persone che conosco; infine ho sistemato i miei capelli con dei boccoli leggeri.

Reb invece ha scelto un semplice vestitino lilla con dei fiori e delle ballerine nere, perché la sua altezza, a detta sua, la mette già troppo a disagio con delle scarpe basse; in realtà non è così alta come crede di essere, certo non può essere definita un nano, ma credo sia giusta per la nostra età.

Sto scendendo i gradini che mi portano al cancello dove riconosco i due ragazzi in smoking.

Uno è Daniel, lo riconosco per la sua spropositata altezza, mentre l'altro è il ragazzo che ho lasciato un oretta fa.

Apro il cancello ed esco seguita da Reb.

Lotto più volte con il mio vestito che continua a salire, ma quando l'attenzione dei due ragazzi si rivolge a me e Rebecca, il vestito diventa l'ultimo dei miei problemi.

I miei occhi vanno naturalmente a cercare quelli di Lando che fissa senza sosta le mie gambe, le quali grazie ai tacchi sembrano più lunghe di quel che sono in realtà.

Mi dimentico come si respira quando noto i suoi occhi percorrere tutto il mio corpo e fermarsi sulla profonda scollatura che mi arriva a metà stomaco, poi salgono di nuovo e si ancorano ai miei occhi.

Prima però che possa notare il mio sguardo delicato nel suo, distolgo l'attenzione dalla sua figura e la dedico a Daniel che mi sta ammirando con occhi pieni di fierezza.

"Rebecca viene con me" esclama Lando.

La ragazza sussulta al mio fianco, cosa plausibile dato che non li ho nemmeno mai presentati.

"No dai davvero? che novità, non me lo sarei mai aspettata" ridacchio amaramente mentre salgo sull'auto dell'Australiano che ride di gusto per qualche assurdo motivo.

Vorrei prenderlo a sberle perché credetemi c'è solo da piangere qui, ma alla fine è Daniel e sono consapevole che se non ridesse ci sarebbero problemi seri.

Una volta salito in auto anche lui non mi resta altro che aspettare di arrivare per mettere in atto il mio piano.

"Oggi non ho chiesto spiegazioni su te e Lando solo perché c'era la tua amica e non sapevo se lei sapesse o meno, ma in ogni caso ora siamo solo noi due e puoi finalmente dirmi cosa c'è tra te è il ragazzetto che sta provando in tutti i modi a farti ingelosire" chiede.

"Non c'è nulla ed è questo che mi fa incazzare" dico con i nervi a fior di pelle.

"Oppure c'è qualcosa, solo che lui è troppo stupido per capirlo e questo ti fa arrabbiare" constata "ma davvero, cosa c'è o cosa c'è stato tra di voi?" domanda di nuovo.

"Potremmo aver fatto sesso" dico in un sussurro.

"Potreste aver fatto o lo avete fatto?" chiede.

Evito di dargli una risposta che sono sicura conosca già e guardo dritto davanti a me, pronta ad aspettarmi qualche sfuriata sul perché non si debba fare sesso con il primo ragazzo che capita.

"Quante volte?" fa l'ennesima domanda con un tono un po' contrariato.

"3? o 4? forse 5, non lo so Daniel, ma che ti interessa" sbotto improvvisamente riconoscendo il viale che porta alla Reggia di Monza.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now