Capitolo 1

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Martedì 11 novembre 2018
Barcelona, Spagna

Girai la chiave in fretta nella porta di casa
mentre stavo premendo il pulsante per chiamare
l'ascensore, ero in ritardo come sempre. Entrai
velocemente e premetti per il piano terra.
Ero quasi sicuro che Francisco fosse già sotto
casa ad aspettarmi. Gli voglio veramente bene,
era il mio migliore amico, però aveva il difetto di
farmi la morale per tutto, era lui che la mattina
mi obbligava ad andare con lui a scuola, ma
incoerente com'era, si azzardava pure a
lamentarsi della mia lentezza.
Appena le porte si aprirono me lo ritrovai davanti
che mi aspettava nell'atrio, aveva il suo solito
squardo da serial killer delle 7 del mattino "Ma
quanto ci metti?" mi disse quasi urlando
rimanendo con la mandibola aperta dopo
avermelo detto.
"Calmati che non è così tardi!"
esclamai uscendo dall'ascensore tirando una spallata a Francisco.
Iniziammo a camminare a passo spedito verso
la metro, parlammo del più e del meno. "Ma tu
hai sentito che oggi arrivano i tizi dello
scambio?" mi chiese col suo fiatone da
asmatico.
"Credi che me ne importi qualcosa!?" lo guardai
con una faccia seccata iniziando a scendere le
scale.
Come ogni mattina la metro era piena e
Francisco era abituato a lasciarmi indietro tra
tutte quelle persone, oltretutto c'era sempre
puzza di fumo, sudore e non so altro. Mi arresi
all'idea che mi stesse aspettando, sicuramente
non si era neanche accorto del fatto che io ero
rimasto bloccato in quel traffico di persone, quel
ragazzo mi faceva ribollire il sangue.
La metro stava arrivando, ero già rassegnato al
fatto che Francisco quella mattina non l'avrei
rivisto più, manco a dirlo il posto non c'era, Mi misi in piedi vicino ad un gruppetto di ragazzi
troppo allegri alle 7 del mattino per i miei gusti,
non parlavano spagnolo, mi infastidiva molto il
fatto che non capivo ciò che stessero dicendo
però non me ne importava abbastanza per
farmene un problema.
Parti l'annuncio per la fermata "Rocafort" andai
spedito all'uscita e dal vetro vidi già quel
coglione di Francisco che mi aspettava, appena
si aprirono le porte uscii fuori
"Domani ti metto il
guinzaglio" dissi guardandolo dritto negli occhi,
afferrandolo per il giubbotto e trascinandolo
all'uscita della metro.
Salii le scale per raggiungere la mia classe al
terzo piano già col fiatone per la corsa per
entrare prima della chiusura dei cancelli.
Ovviamente alla prima ora di lunedì avevo il
"fascista"
" era così che veniva chiamato da tutti
Cifuentes, il prof di spagnolo. Non gli stava
simpatico nessuno, solo Francisco, chissà perchè...
Non riuscii neanche a oltrepassare la porta che
mi urlò in faccia con tono scocciato:
"Si sieda
Millàn".
Con passo svelto andai al mio banco in ultima
fila, ero incazzato pure io, prima Francisco e ora
sto fascista del cazzo.
Mi girai e subito notai delle facce che non erano
del tutto sconosciute, C'erano i tizi che erano in
metro con me, come avevano fatto ad arrivare in
orario sti bastardi?
"Già sapete che oggi inizia il progetto di
scambio, come vedete ci sono delle facce nuove
qui. Siccome non conoscono la scuola e come
funziona, ad ognuno di loro verrà assegnato uno
studente che gli farà da guida" disse quel
despota di Cifuentes.
Ecco ci mancava solo questa, pensai, dovermi
portare dietro un qualche strambo straniero che
probabilmente capiva la metà di quello che veniva detto. Sbattei la testa contro il banco per
la disperazione, purtroppo non avevo calcolato il
botto della mia testa sul banco, perché il prof mi
guardò male e, ovviamente, iniziò a blaterare
qualche insulto sui giovani d'oggi.
"Dunque, abbiamo qualche volontario tra voi
baldi giovani?"
" provai a nascondermi il più
possibile dallo sguardo di quel dittatore. L'unica
che alzò la mano fù quella secchiona di Marga,
che sopresa guarda!
"Bene, Marga... non ci sono altri volontari?"
vedevo che stava spostando il suo gelido
squardo sul mio povero amico "per esempio il
signor Lancaster, sarebbe perfetto per questo
ruolo", Francisco si girò per guardarmi con una
faccia da cane bastonato, io scossi la testa
dispiaciuto
"vedo, signor Lancaster che è
entusiasta di questo compito, vedrà che si
divertirà... a proposito, mi sono dimenticato di
dirvi che chi parteciperà avrà una valutazione
positiva nella mia materia". Qualche altro disgraziato alzò la mano non
appena senti pronunciare queste parole, ma il
resto della classe continuò a rimanere
indifferente e disinteressato.
"Beh ragazzi, qui manca un altro volontario...
Millàn...
." sentii il sangue gelarsi nelle vene e
spostai lo sguardo sul volto duro del mio
professore (o per meglio dire, dittatore)
"non le
andrebbe di provare una nuova esperienza?"
"Non particolarmente, no" risposi anche
abbastanza scocciato dal fatto che mi scomodò
ponendomi questa domanda.
"Io invece credo che non le farebbe per niente
male socializzare un po' una volta ogni tanto,
inoltre, una valutazione positiva nella mia
materia, sicuramente la aiuterebbe non poco,
che dice?"
"Come le pare, non mi cambia la vita"
"Perfetto allora, alla fine della lezione assegnerò ad ognuno di voi uno studente che aiuterete in
tutto ciò che riguarda la scuola e l'orientamento
in essa. Detto questo cominciamo con la
lezione".

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⏰ Last updated: Feb 28, 2023 ⏰

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