Non c'è bisogno che io apra bocca, non è necessario che io muova un muscolo o faccia un'espressione diversa dalla solita, lui capisce ogni mio pensiero.

Questo intendo con il dire che siamo una persona sola, in corpi diversi.

"Lui è qui con noi sai? Riesci a immaginartelo? Ti avrebbe guardata e avrebbe riso perché ancora una volta sei riuscita a far ingelosire una delle mie ragazze" dice ridacchiando.

Lo seguo a ruota.

"Poi avrebbe preso il caffè e ne avrebbe bevuto un sorso per poi sputarlo e lamentarsi dell'amarezza del liquido" continua.

"Infine qualcuno sarebbe venuto a chiamarlo e lui sarebbe corso via dopo aver dato una pacca sulla spalla a te e un bacio sulla fronte a me, perché come al solito era in ritardo" concludo il suo discorso.

"Lui è qui, devi solo crederci" sorride.

Punto i miei occhi nei suoi e mi convinco che abbiano sofferto almeno quanto i miei.

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Le qualifiche sono finite da qualche ora, Max è in pole dietro a lui Lewis e Valtteri mentre Lando si trova in quinta posizione dietro a Perez e davanti a Carlos.

I ragazzi mi hanno chiesto di andare a festeggiare con loro, ma ero troppo stanca e Max si è offerto di accompagnarmi in hotel sotto lo sguardo attento di tutti i piloti, compreso Lando che non ha tolto il suo sguardo dal mio corpo nemmeno un secondo; ciò non ha fatto altro che rendere difficile la mia scelta di andare con l'olandese.

Gli occhi di Norris bruciavano su ogni cellula del mio corpo, mentre nella mia testa rivivevo le immagini dei due giorni precedenti.

"Una volta al giorno toglie il medico di torno, no?"

Questa era l'ultima cosa che Lando mi aveva detto prima di scappare via per il debriefing finale del venerdì, ma oggi era sabato ed ero così felice di non aver fatto sesso con lui.

La mia coscienza era pulita nonostante la mia mente rimpiangesse lo sguardo che mi aveva lanciato prima che salissi sull'auto scura di Verstappen.

Mi sembrava la cosa più giusta da fare, salire su quest'auto, eppure ora mi sembrava di aver fatto la cosa opposta rispetto a quella che avrei davvero voluto fare.

"Senti Grace" mi richiama Max "Mi domandavo se domani sera, dopo la gara volessi uscire a cena con me, si beh nel senso, non so quando ci rivedremo, quindi mi piacerebbe uscire con te e sai magari riusciremo a festeggiare una vittoria" dice sorridendo.

E in questo preciso instante mi rendo conto della cazzata che ho fatto poche ore fa.

Perché diamine gli ho chiesto di farsi avanti? Insomma sapevo si trattasse di me, perché non sono scappata a gambe levate?

Lo guardo negli occhi e mi sento terribilmente in colpa.

Sono davvero una persona di merda.

Max mi piace è carino, simpatico, ma l'attrazione fisica e il sentimento che provo per Lando sono di un altro livello.

"Si volentieri" accetto sorridente per non sembrare antipatica; ma sto facendo la cosa giusta?

Finalmente parcheggia davanti all'hotel e apro la portiera in cerca di aria fresca da respirare.

"Ci vediamo domani ai paddock allora, o hai bisogno di un passaggio?" domanda.

"No tranquillo, mi accompagnerà papà o prenderò un taxi" sorrido.

Capite perché mi sento costantemente in colpa? Voglio dire, lui è così carino, dolce e non si merita ciò che gli sto facendo anche perché tutti sappiamo come andrà a finire.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now