"Lando è un ragazzo per bene e da quello che ho sentito dire va forte in pista, no?" rido per l'ultima affermazione.

"Ma grazie Grace" sorride l'inglese che ormai ci ha raggiunti, intromettendosi nella nostra conversazione.

I miei occhi si incastrano nei suoi senza farlo apposta ed è come se il mio corpo volesse spingersi verso di lui.

Mi attrae come una calamita e devo lottare con tutte le forze possibili e immaginabili per ancorare i miei piedi al pavimento.

"Sono felice che andiate d'accordo" dice Max sorridendo.

Norris mi continua a guardare mentre io sono obbligata a spostare lo sguardo altrove per non destare troppi sospetti all'olandese.

"Grace vieni a pranzo con me?" mi chiede Max.

Vorrei dirgli di no, ma sembrerei solo una stronza patentata, dopo che lui si è presentato alla festa di ieri mentre io e Lando eravamo in una stanza a fare sesso.

"Si, certo" dico sorridendo "Ora vado, devo condividere con mio papà una cosa prima che vada sui social e la scopra tramite questi" sorrido allontanandomi dai due ragazzi e tornando a respirare.

Percorro la pit lane mentre sento gli sguardi dei due ragazzi sul mio corpo.

Un brivido attraversa la mia spina dorsale e si propaga per tutto il mio corpo al pensiero che stiano parlando di me.

Combatto ad ogni passo e fortunatamente raggiungo il garage Mercedes prima di cedere alla voglia di voltarmi e perdermi di nuovo in quegli occhi di un colore che non sono riuscita ancora ad inquadrare.

"Papo, Papo, Papo" grido correndo dentro i box senza trovarlo.

"Hai visto mio padre?" chiedo sorridente a un meccanico che sta sistemando l'auto numero 77 di Valtteri.

"È nel suo ufficio con i piloti" dice sorridendo probabilmente contagiato dalla mia euforia.

Corro verso l'ufficio e apro la porta senza bussare.

"Non hai idea di cosa ho fatto" urlo entrando.

Gli occhi dei tre uomini si posano su di me velocemente.

"Intendi oltre scopare Lando?" chiede sottovoce Lewis prendendosi una gomitata da Valtteri.

"Scopare chi?" dice mio padre che, sfortuna vuole, lo ha sentito.

"Non ho scopato nessuno, smettila" dico uccidendo Hamilton con lo sguardo.

"Io e te dopo parliamo" ribatte Lewis ricambiando l'occhiata.

36 anni e non avere la maturità di stare zitto e saper affrontare le situazioni senza polemizzare, ecco il peggior difetto del 7 volte campione mondiale.

"Papo, ci sono riuscita, gli ho portato i fiori" dico saltandogli in braccio mentre lui mi accoglie calorosamente.

"Lo sapevo!" grida girando su se stesso.

"Sei fortissima, scricciolo" mi dice ridendo.

Scendo dalle sue braccia e mi prende il viso tra le mani.

"Pierre?" chiede.

Annuisco.

Lui lo sa.

È consapevole che Pierre, ora, è la mia unica ragione di vita, la mia luce infondo al tunnel, colui che porta il sole nelle giornate nuvolose e colui che riesce a farmi fare l'impossibile.

Toto Wolff è consapevole di tutto questo.

~

"Non dire che non avete scopato perché le vostre facce dicevano tutt'altro" dice Lewis mentre camminiamo nei paddock.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now