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Oramai la notte era calata silenziosa e il blu del mare venne dipinto dal suo malinconico colore. Si sparse e osservò le onde furiose che si investivano tra di loro.

<<cosa ti ha portato qui ?>> Kaliste riconobbe all'istante la serietà della sua voce.. Osservò Il suo viso asciutto riportava un espressione seria e misteriosa; Minho gli era incollata una scia di eleganza. Indossava  una giacca nera dal taglio netto, le spalle larghe e al di sotto una futile camicia bianca. I suoi tratti asiatici erano ben delineati e i suoi capelli da un colore nero devastante, erano sempre al loro posto.

<<Il vento>> rise amaramente.
<<Corpo di mille balene, andiamo a scolarci una bottiglia di rum>> mosse all'insù le braccia e dipinse il viso con un espressione di finta euforia.

Andiamo a buttarci nell'alcol, pesce lesso
Pensò in seguito

<< Certo compagna, rechiamoci nella strada della perdizione.>> esordì poeticamente, porgendole il braccio. Attraversarono il ponte lentamente facendolo scricchiolare ad ogni passo, un crack meno assordante e un altro in seguito più rumoroso del precedente. Preso tutto il rum ritornarono sul ponte a rialzare quel assordante scricchiolio.
Si sedettero per terra, erano rimasti solo loro due, tutti erano a dormire in coperta: il silenzio era spezzato solo dal fruscio insistente delle onde.

Kaliste impaziente prese la bottiglia dalle mani di Minho e la portò alle labbra. Al primo contato con la miscela, sentì pizzicare lungo le pareti della gola e in seguito si propagò lungo di essa, un calore dolce e saporito. Fece scendere altri sorsi ed esso continuava ad infatuarsi e a diffondersi  totalmente nel suo corpo.

La fanciulla incominciò a ridere all'improvviso travolgendo quell'atmosfera calma cullata dal profumo di salsedine. Non riusciva a trattenersi, continuava a propagare la sua risata in tutta la nave. Il ragazzo cominciò a farle uno sguardo di avvertimento.

<<Non incominciare!>> disse fermamente, confermando con il suo sguardo severo.

<<per la banda di tutti i bucanieri, prendi quel rum e spicca qualche parola>> la sua voce sapeva di amaro misto a un allegria incontrollata. Incorniciò nel suo volto un grande sorriso che fece leggermente sciogliere il giovane, che subito prese un altra bottiglia e titubante se la bevette in un sorso.

<<Bravo ! >> urlò alzandosi barcollando, picchiettò allegramente nella testa dell'uomo con il fascino raffinato.

Non erano lì per parlare, solo per divertirsi.

La ragazza incominciò a piroettare lungo il ponte, inalzando un baccano tra scricchiolii e il suono delle sillabate parole, fuoriuscite dalle sue labbra carnose. Le muoveva delicatamente per dare vita a una melodia giocosa. Erano leggermente screpolate a causa della sua abitudine di premere i denti su di esse e sfilarne la pelle in superficie. Alle volte faceva fluire qualche minuscola goccia di sangue e ne assaporava il sapore metallico.

<<Forse dovremo andare>> sussurrò il ragazzo immerso nel buio.

<<Io resto >> borbottò un po' su di giri, una volta sola si mise ad arrampicarsi un po' traballante ad una corda mal messa, in seguito a svariati minuti giunse in cima. Interdetta salì nel posto di vedetta, e ci si sedette sopra. Il sole stava per abbagliare di luce le torbide acque scure. Un varco di luce incominciò a inalzarsi lungo la distesa impetuosa di onde.
Kaliste lo fissava con un indiscreta curiosità, puntava i suoi occhi scuri lungo l'ambiente circostante: ne era ammaliata.

Era come il mare calma all'apparenza, ma con una nota di oscurità.  Un oscurità spregevole, fredda e sola. Si sentiva come lui... sempre in tempesta dentro di ella, pioggia e vento. Un onda di malignità la perseguitava e si ritraeva come essa. Si sentiva in quel momento il mare stesso...incompreso e amato solo quando è calmo e spensierato.

1785 porto di Marsiglia-
Grida, mormorii, stramazzi si elevarono lungo il ponte della Keyblicked. La fanciulla rannicchiata su se stessa, percepì il baccano, e si smosse dal profondo  sonno. Le sue membra si apprirono confuse da quel calore che le cuoceva la pelle olivastra.

Per mille balene

Guardò con occhi guardinghi da lassù e vide la ciurma in totale fermento, tutti erano occupati nelle loro mansioni.

Che baccano ! Sono una banda di pesci lessi !

Divertita dalla sua stessa affermazione scoppio in una breve risata. Prese per mettersi in piedi e afferrò la fune e scese appoggiando con fermezza le gambe nell'albero maestro. Si calò velocemente e atterrò provocando uno stupore improvviso ai presenti.

<<Rabbrividisco come il legno! >> urlò un signore nel vederla. Kaliste scoppiò nuovamente in una risata, l'espressione del pirata era un misto tra terrore e sorpresa, continuando a guardarlo non fece altro che ridere.

Una buona parte della ciurma scese al porto e l'atra rimase per controllare l'immensa nave.

<<State attenti e prendete provviste>> sussurrò il capitano a suoi compagni. Ognuno prese una strada diversa tranne Minho e Kaliste che si diressero in delle barcherelle vicine.

<<Perché ti sei portata quel aggeggio maledetto ?>> chiese Minho osservando la spada agganciata alla sua cintura di camoscio.

<< Precauzione >> mormorò con un sorriso da finta innocente, il ragazzo subito capì dove voleva andare a parare, e le lanciò uno dei suoi sguardi di rimprovero.

La fanciulla si avvicinò ad una bancarella e rubò con la sua lunga  mano una fragola. All'istante Minho gli tirò un colpetto sulla mano, e la fragola cadde giù.

Per bacco !
Pensò freneticamente lanciandogli uno sguardo.

<<Non siamo qui per saccheggiare>> disse alzando una voce dirompente.

<<Lo dici tu>> un espressione di divertimento le baleneo sul viso.

<<Kaliste non oggi !>> la riprese infondando il suo sguardo minaccioso.

<<Lo vedremo, pesce lesso>> continuò con un espressione divertita, nel mentre il ragazzo la fulminava con tutte le forze che gli avevano donato.

<<Dobbiamo passare inosservati>>

<<Per la banda di tutti i buccanieri, ma mi hai vista ?>> fece teatralmente girando su se stessa. I capelli si spostarono ribelli nell'aria provocando una leggera sfilza d'aria sul viso del giovane.

<<Appunto>> disse rassegnato portandosi le mani alle tempie fingendo un mal di testa.

Appunto ! Non capisco come possiamo essere amici
Farfugliò Minho nella sua testa.

<<Vecchi topi di sentina, tutte le cose che avete preso portatele alla stiva>> gridò il capitano osservando la ciurma sparsa lungo la nave.

Richard cercava con lo sguardo la sua piccola donna, scrutava il territorio circostante e individuò un giovane. Aveva uno sguardo leggermente perso, la sua chioma castana era smossa dal venticello caldo della mattina.

Per la benda di barbanera ! Chi è quel furfante ?

Richard prese a camminare verso il ragazzo dal camiciola a fronzoli, con delle bretelle marroni incastonate alle spalle.
Alzò la testa sicuro di se, e il suo sguardo fermo all'uomo difronte a lui.

<<Chi siete giovanotto ?>> il ragazzo cadde in un silenzio tombale, eppure sostenne con fervore lo sguardo del capitano. Non lasciò che nulla lo distogliesse, nemmeno una sfuriata di vento poté rompere la tensione tra i due.

<<Non ripeterò la domanda due volte buco di tappo>> nuovamente rimase in silenzio sostenendo il suo sguardo. Nel frattempo l'aria calda sopraggiungeva al di sopra di loro con più ardore.

<<Portate via questo zoticone dei miei stivali !>>

<< Ti ritroverai a marcire>> sussurrò flebilmente all'orecchio del giovanotto.

Fatemi sapere tutti i vostri pareri qui sotto. Chi è per ora il vostro personaggio preferito ? Come state ? Vi è piaciuto ?

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