Questo era sicuramente il momento di far vedere alla vita che avevo imparato la lezione.

"Io crederò in te" sorrido.

Lo farò fino alla fine.

"Non mi hai mai visto correre" ride.

Annuisco.

"Ma conosco Lewis da una vita e non l'ho mai visto così sotto pressione per un mondiale, gli stai dando del filo da torcere".

Il ragazzo sta in silenzio.

Dopo circa 5 minuti parcheggiamo davanti a una villa.

"Grazie" dice quasi spaventato della mia possibile risposta.

Ma quella risposta non arriverà mai dato che il mio viso e la mia espressione dicono tutto.

Scendiamo dall'auto e lo stesso ricciolino con cui Max stava parlando prima del viaggio è qui davanti a noi.

"Norris, non ti hanno insegnato i limiti di velocità? Com'è possibile che tu sia arrivato qui prima di noi se sei partito dopo?" lo prende in giro Max che dopo qualche secondo riceve una chiamata e non gli lascia il tempo di replicare.

Si allontana di qualche passo e il ricciolino ne approfitta per farsi avanti.

"Max ti ha portato qui per farti soffrire?" chiede ridendo.

"Davvero non capisco come possiate odiare così tanto una cosa così carina, insomma deve essere bello cenare con chi condivide la vostra stessa passione" dico sorridendo.

"Bambini che urlano e piloti ubriachi, combo perfetta direi, no?" ride facendomi intuire che forse non sarà poi una serata così tranquilla come mi aspettavo.

Max torna da noi con disappunto.

"Lando, puoi stare con lei finché non torno? Mi hanno chiamato i miei ingegneri, ci sono dei problemi ai box, devo andare lì, credo di riuscire a risolvere in mezz'oretta e tornare presto" dice lasciandomi una carezza sul viso.

Questo gesto mi scalda l'anima.

"Grace scusami davvero, torno prestissimo vedrai" dice per poi rivolgersi a Lando.

"Norris, tienila d'occhio e di a tutti di tenere giù le mani da lei" ride battendogli il pugno.

Poi Verstappen torna sull'auto e sfreccia via.

"Menomale che quello che doveva rispettare i limiti di velocità ero io" dice il ragazzo al mio fianco ridendo.

Questa serata sarà lunga, molto lunga.

~

Siamo seduti ad un tavolo da circa 2 ore e Max non è ancora tornato, vorrei scrivergli, chiamarlo e insultarlo pesantemente, per avermi lasciata qui ad una cena a cui doveva partecipare solo lui e a cui non voleva nemmeno portarmi.

L'unico lato positivo è che ho conosciuto le ragazze di tutti.

Lando è stato molto carino con me, non mi mai lasciata sola per non farmi sentire esclusa, abbiamo parlato e bevuto e ora siamo su dei divanetti.

"Qualcuno ha il numero di Max?" chiedo anche se la risposta è abbastanza scontata.

Sfortunatamente nessuno mi sta ascoltando.

Guardo Charles ridere per qualcosa e la sua ragazza lo segue a ruota.

Quei due sono la definizione perfetta di amore, li conosco da malapena un'ora e vi posso giurare che se si dovessero lasciare, le probabilità che io continui a credere nell'amore, scenderebbero in picchiata.

LOVE ON THE RUNOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz