Non ero molto a mio agio, ma la sorpresa che avevo preparato per Kali non poteva essere buttata via in questo modo.
Mi diressi al luogo d'incontro e lei era già lì...
Aveva dei jeans chiari e una maglietta aderente che le calzava a pennello.

"Wow, io non pensavo che ti presentassi veramente così..." Disse squadrandomi dolcemente dal basso verso l'alto.

"Attenta, ti si vedono gli occhi a cuore, non vorrai farti beccare così" Dissi io scherzando.

Lei rise e io le porsi il braccio piegato.

"Che ti prende oggi?" Chiese lei ridendo.
E poi con un mano prese il mio braccio e si avvicinò a me iniziando a camminare.

Kali's pov
Chishiya e io stavamo camminando nei corridoi quando arrivò davanti ad una stanza e mi lasciò sola per qualche minuto prima di tornare con una, bandana?
Che ci faceva con una bandana?

"Perché hai preso quella?" Chiesi confusa.

"Ti porto in un posto ed è una sorpresa" Disse lui avvicinandosi e coprendomi gli occhi con essa.

"Ma ora come faccio a camminare senza morire?" Chiesi ridendo.

"Le opzioni sono due, o ti fidi oppure ti fidi. A te la scelta madame" Disse prendendomi la mano.

"Due scelte molto diverse, sai che non so proprio quale scegliere...mh" Continuai stando al gioco.

"Lo so lo so, troppo difficile" Disse lui "Ora andiamo forza, piano piano"

Camminammo e camminammo, giù per le scale e poi evitando piccoli gradini dove avrei potuto facilmente sbattete il naso a terra, muri in faccia ma alla fine mi fece sedere...ero all'interno di un auto, credo.

La mia ipotesi alla fine era corretta, sentii il motore avviarsi.

"Seriamente, odio le sorprese, dove stiamo andando?" Chiesi parecchio curiosa.

"Sii paziente, qualche minuto e siamo arrivati" Mi tranquillizzò lui.

Non fiatai più per tutto il viaggio, che fu abbastanza breve infatti dopo neanche 2 minuti arrivammo a destinazione.

Chishiya mi aiutò a scendere dall'auto e camminare finché non si fermò nuovamente.
Sentii uno scricchiolio e finalmente il silenzio si ruppe.

"Eccoci" Disse abbassandomi la benda.

Eravamo appena fuori dalla porta aperta di casa mia...
All'interno dell'abitazione, a terra, c'erano dei petali rossi e delle candele accese che formavano una stradina fino al tavolo della cucina.

"Come fai ad avere la chiave di casa mia?" Chiesi stupita e incantata da cosa aveva creato.

"La collana di tuo padre, non l'hai più al collo da un bel po' sai..." Mi spiegò lui.

"Cosa?" Dissi affrettandomi a toccare il collo alla ricerca della collana con il ciondolo.

"Cosa?" Dissi affrettandomi a toccare il collo alla ricerca della collana con il ciondolo

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(Per chi non se la ricordasse<3)

"Quando vuoi" Continuò lui ridendo e facendomi cenno di entrare.

Varcai la soglia e un miscuglio di emozioni negative mi assalirono del tutto.
Mi sentivo strana poiché la sera nella quale siamo venuti tutti a fare un festino qui, non era successo.

Chiusi la porta e mi soffermai sul proiettile che avevo schivato ed era finito sulla porta quella sera, quando mio padre e mia madre morirono e quando quest'ultima cercò di tirarmi nell'abisso con loro.
Con la mano sfiorai quella piccola ammaccatura che avrebbe dovuto uccidermi.

"È dura voltare pagina?" Mi chiese serio Chishiya.

"A volte ti assalgono delle emozioni che non pensavi di avere in luoghi nella quale non pensavi di poterne provare" Risposi io.
"Avrei dovuto morire qui" continuai mettendomi nell'esatto punto in cui mi trovavo quella sera.

"Ma talvolta evitare i sentimenti ti porta a vivere fregandotene di tutto e tutti, si vive meglio" Mi consiglió lui.

"Potrebbe essere vero, ma provarle ed evitarle porta anche a vivere infelici" Continuai "Ma questo posto non è casa mia, 'casa' è un posto in cui tornare e togliersi tutto il peso che hai portato stando nel mondo esterno. Io qui ci tornavo per non dormire per strada come un senzatetto ed essere presa dai servizi sociali per essere portata in una famiglia lontana dal passato da cui io ero ossessionata" Conclusi.

"Ossessionata dal passato?" Si chiese lui tra sé e sé.

"Non l'ho mai superato, ho continuato a pensare a vendette, una per una, e una dopo l'altra. Non mi sono mai fermata. Pure quella sera, appena entrai in casa per prendere una fottuta mazza da baseball. Non mi sono fermata neache vedendo i corpi privi di vita sul mio pavimento, ho scavalcato quei problemi come fa una qualsiasi persona quando sta camminando e trova un ostacolo che non può raggirare. Ma ormai è passato, sono andata avanti" Conclusi andando verso il tavolo.

Esso era apparecchiato elegantemente per due persone e su uno dei due piatti si posava una rosa rossa.

Chishiya mi seguì in silenzio dopo aver ascoltato attentamente tutto ciò che avevo detto.

Chishiya mi seguì in silenzio dopo aver ascoltato attentamente tutto ciò che avevo detto

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"Prego" Disse spostando indietro la sedia aspettando che io mi sedessi.

"Che gentiluomo" Dissi ridendo per poi sedermi.
"Come fai a sapere che questo è il mio posto a tavola?" Chiesi infine.

"Oh questo non lo sapevo, ho tirato ad indovinare" Disse sorridendo.

Risi pure io.

"E un'altra domanda...come facevi ad essere così sicuro che sarei venuta?"

Lui alzò le spalle ridendo.
Che aveva intenzione di fare stasera?

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Spazio autrice♣️✨
Oiii, come state? Spero bene ❤️
Scusate se ho tardato con questo capitolo ma sono MOLTO indaffarata con la scuola, lo sport e problemi personali quindi perdonatemi perfavore 💀
So che il capitolo non è un granché ma per il prossimo ho grandi aspettative.

Che vorrà fare Chishiya con questa cena elegante? Ve lo sareste aspettati da lui?

Un bacione❤️

-Kali♣️-

Perchè così serio? |♣️♦️Alice In Borderland♥️♠️|Kde žijí příběhy. Začni objevovat