"Oh invece si che l'hai detta, eccome se l'hai detta" ride seguito da me.

Entriamo nel box della Red Bull e ammetto che mi fa particolarmente effetto essere qui dopo anni.

Le cose intorno sono cambiate, hanno un non so che di migliore.

Dovrei passare a salutare zio Horner uno di questi giorni.

Guardo il muretto dove mi trovavo quel giorno e ripenso al fatto che Pierre aveva capito prima di me ciò che era successo al nostro migliore amico, però non aveva aperto bocca, forse perché non voleva crederci nemmeno lui, e come biasimarlo.

"Grace" mi richiama il ragazzo "Vuoi provare ad entrare?" chiede.

I miei occhi si illuminano.

Lewis non mi ha mai fatto entrare nel suo gioiellino e nemmeno Pierre se è per questo.

Mi avvicino a Max come una bambina si avvicina a un sacchetto di caramelle.

"Sei sicuro non sia illegale?" chiedo sottovoce.

"È la cosa più illegale di questo mondo, quindi fai in fretta che se arriva Micheal Masi mi squalifica" dice sottovoce scherzando per poi scoppiare a ridere.

Alzo gli occhi al cielo e lo spingo un po' con la spalla.

"Non hanno ancora montato la power unit, quindi non dovresti fare danni, ma nel caso smontassi la mia auto ti toccherà fare il turno al posto dei meccanici questa notte" afferma.

"Sicuramente rispetto a te, io sono più brava come meccanico " sorrido vantandomi di un qualcosa che non so proprio fare.

Il ragazzo ride e annuisce stupito sussurrando un "Davvero interessante".

"Dai guarda, metti un piede qui e poi ti infili, ti aggrappi all'halo e scivoli dentro con le gambe" mi spiega.

"Si signor capitano" rido mettendomi una mano alla fronte come un soldatino.

Seguo ogni passaggio spiegatomi prima, finché non mi trovo dentro la monoposto.

"È così scomoda" faccio una smorfia muovendomi.

"Ci si abitua, praticamente sto seduto più tempo dentro lì che a casa mia sul divano"

Il ragazzo prende il volante e lo sistema al posto corretto.

Mentre è piegato su di me per sistemare lo strumento, mi inebrio del suo profumo.

Ah beh, il classico One Million per Max Verstappen.

Appena sistema il volante ci metto le mani sopra e cerco di capire a cosa servano tutti questi bottoni.

Uno per la radio, uno per il DRS, uno per bere.... Ok basta mi sono già stancata.

"È tutto troppo complicato" dico.

Cerco con i piedi di raggiungere i pedali, troppo lontani.

"Non arrivo ai pedali" ammetto frignando.

"Ci credo sei 25 centimetri più bassa di me" ammette Max fiero della sua altezza.

Lo fulmino con lo sguardo e mi tiro su meglio, dato che mi ero sdraiata per toccare i pedali con la punta del piede.

Mo come esco di qui?

Max intuisce i miei pensieri e ridacchia.

"Tu stai ridendo di me mentre io sto cercando si uscire da questa scatoletta di tonno" dico muovendomi.

"Va bene, ti do un consiglio, togli il volante che costa più di te e della tua casa messe assieme e poi prova ad uscire come sei entrata, grazie alle tue braccia" dice semplicemente.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now