Bene ora dovrò trovare un altro bar e chiedere altre 25 brioche perché chiederne 50 in uno solo, mi sembrava esagerato e poi devo anche cercare un fiorista.

Consumo velocemente la mia colazione.

Sono già le 9.56 e dato che non ho intenzione di arrivare per ora di pranzo al circuito decido di sbrigarmi.

Vado alla cassa e ritiro il sacchetto con le brioche.

"Scusa potrei chiederti un ultima cosa, nei dintorni c'è un fiorista per caso?" le chiedo cercando di sembrare il meno pazza possibile.

La ragazza sempre gentile mi indica la strada e sono felice combaci in parte con il mio percorso.

Ringrazio la cameriera e cammino a passo svelto, penso di star per morire.

"Questo piccolo koala vuole un passaggio per caso?" la voce di Daniel arriva dritta alle mie orecchie.

Mi volto e lo vedo al posto del passeggero di un'auto scura.

"Vorrei, ma devo svolgere ancora un sacco di commissioni prima di andare al circuito" dico dispiaciuta.

Avrei davvero voluto accettare quel passaggio su quell'auto dai sedili apparentemente così comodi.

"Ti accompagniamo noi, tanto sono in anticipo" dice guardando l'orario sul telefono.

"Preferisco fare da sola, però se insisti puoi accompagnarmi fino alla fine della strada" contratto.

"D'accordo, affare fatto, sali su dai" dice aprendo con un bottone le portiere.

Mi accomodo nei sedili dietro e lascio un respiro di sollievo.

"Che commissioni devi fare koa?" chiede.

"Cose strane, meglio non sapere" dico cercando di evitare il discorso Anthoine.

"Mmmh un koala misterioso" dice.

"Smettila di chiamarmi così, sono cresciuta" ammetto ridendo.

Ed è la verità. Il soprannome koala derivava dal fatto che da piccola amavo gli abbracci, amavo il contatto fisico, ero una di quelle bambine che dimostrava affetto in ogni luogo, ad ogni ora e in ogni momento se era possibile; amavo stare con la gente, mi piaceva consolare le persone che stavano male e volevo sempre ricevere affetto..

Poi sono cresciuta.

Sono cresciuta e cambiata, odio quando le persone mi toccano, mi da fastidio essere abbracciata, soprattutto se non ne trovo un senso logico, non so consolare le persone e non mi piace essere consolata, preferisco fare da sola, non amo le dimostrazioni di affetto e preferisco stare per conto mio che con persone che non valgono niente per me. Sono indifferente a qualsiasi cosa riguardi amore e affetto.

"Credimi, ho notato che sei cresciuta e cambiata di molto, ma ciò non significa che tu non possa rimanere il mio piccolo koala indifeso" dice.

L'auto si ferma e grazie a Dio ci troviamo alla fine della strada.

"Ti lascio parlare così di me, solo perché sei tu" dico sorridendo.

Ringrazio Daniel e il suo autista per il passaggio, gli offro una brioche e poi scendo dalla macchina.

~

Ho preso tutto; i fiori e le restanti 25 brioche, che sono poi diventate 40 quando ho visto quelle al pistacchio e cioccolato bianco, in ogni caso alla carta di credito di papà Wolff, non importa più di tanto.

Sono a qualche metro dal circuito e uno stato di ansia si insinua nel mio stomaco.

Che diavolo sto facendo?

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now