I. I don't know anything, but I know I miss you

Start from the beginning
                                    

La fuga procedette spedita, senza intoppi né tantomeno ripensamenti: anche ne avesse avuti, in fondo, sarebbe stato ormai tardi.

Quando il Sole era nel punto più alto del cielo ed Emilien si trovava nei pressi del Bosco delle piogge, però, il suo cavallo iniziò a mostrarsi un po' stanco. "Sarà meglio fermarmi qui per un po'. Posso approfittarne anche per mettere qualcosa nello stomaco." pensò.

«C'è qualcuno? Chi siete?» sussurrò una voce soffice e cristallina, che sembrava provenire dagli alberi.

«Sono un fuggiasco, cerco riparo. Chi siete voi?» rispose, nascondendo una parte della verità.

«Scappo anche io, dai miei doveri.» si sentì dire, mentre la ragazza a cui apparteneva quella voce si faceva avanti: aveva i capelli chiari come la neve, gli occhi grandi e celesti come due pozze d'acqua limpida, i lineamenti e la corporatura delicata e la pelle che riportava i segni che le aveva lasciato la fuga, evidentemente ben più brusca e priva di mezzi della sua. «Mi chiamo Claire.»

«Emilien.»

Quel nome le suonava familiare, ma non ricordava dove lo aveva già sentito. Di una cosa era però certa: era un nobile. Impossibile non accorgersene, per il cavallo curato e docile, i vestiti raffinati, il portamentento sicuro e l'aspetto tutt'altro che trasandato. Gli occhi e i capelli color ambra, la carnagione abbronzata e l'odore inconfondibile del mare dell'animale le suggerivano anche che venisse dal Regno d'Estate.

«Seguitemi.» gli propose, facendogli strada in mezzo ai rami, conducendolo in un piccolo riparo nel quale si era rifugiata la notte prima, stremata dalla corsa che l'aveva portata tanto lontana da casa, ma tanto vicina alla libertà.

«Diamoci del tu, è più semplice.»

«Come preferisci.»

Arrivarono nel mezzo del bosco, davanti ad un laghetto ghiacciato circondato da alberi spogli e colmi di neve: sotto alcuni di questi, bruciava un fuoco che li avrebbe tenuti al caldo. «È il meglio che ho potuto fare.» disse Claire, sfregandosi le mani accanto alle fiamme.

Nessuno dei due aveva pensato di portare con se viveri di alcun tipo, per cui si arrangiarono per quel giorno con ciò che trovarono nei dintorni. «Non possiamo andare avanti così per molto.» osservò lei.

«Molto? Quanto pensi di rimanere qui tu, scusa?» le chiese, sorpreso.

«Visto il motivo per cui scappo, non so se mai tornerò indietro. Ma certo, non resterò qui quando avrò un posto migliore dove andare.»

A quelle parole, Emilien ebbe un'idea.

«Non molto lontano dalla mia vecchia casa, c'è una casupola abbandonata, ma ancora in buone condizioni. È vicina al castello reale, quel posto è pieno di buon cibo e rubarne un po' non sarà difficile.» propose il principe.

Claire accettò senza nemmeno pensarci e subito dopo erano entrambi in viaggio sul dorso del cavallo straordinariamente in forze, ma questa volta con una meta precisa. Rischiarono di sbilanciarsi più di una volta, nella frenesia della corsa del destriero, e la ragazza strinse le sue braccia pallide e gracili al torace dell'altro, in cerca di protezione, appoggiandosi completamente a lui.

Emilien venne colto alla sprovvista da quel gesto di fiducia, ma anche di affetto, e sorrise, voltandosi velocemente a guardarla, per poi tornare a concentrarsi sul percorso, con una strana sensazione da cui non riusciva a liberarsi.

•°•°•

Passarono nella dimora quasi un intero mese, vivendo in segreto, uscendo solo quando non sarebbero stati riconosciuti e procurandosi il necessario con piccoli furti nelle dispense del castello reale.

•𝐖𝐢𝐥𝐝𝐞𝐬𝐭 𝐃𝐫𝐞𝐚𝐦𝐬||ᴏs•Where stories live. Discover now