Lupin the third: The necklace of Lupin III's maman/an italian Lupin fanfiction

1.Il furto

Il caldo ristorante viene illuminato da piccole candele bianche e rosse, il cielo scuro appare dalla finestra inghiottendo la luce calda del fuoco mentre il tavolo appartato e sicuro accoglie dolcemente i due amanti, la panca solida e morbida sostiene il peso senza cigolare mentre L'uomo brillo si slancia verso la donna che, con la mano fine sospesa in aria e le unghie perfette, tiene una sigaretta fumante tra le dita mentre guarda poco interessata l'amante. Quell'uomo è Lupin III e lei ovviamente è Fujiko, che stanno passando una serata insieme come amanti, niente colpi o strani giochetti, questo è un appuntamento a tutti gli effetti, perciò Lupin ha comprato il più costoso spumante francese, ha fatto preparare un tavolo appartato, le candele ed una cena spettacolare, infine si sono spinti un po' oltre con il rum o meglio, Lupin ne ha approfittato. Fujiko scuote la sigaretta scrollando un po' di cenere accumulata mentre osserva il viso rosso dell'amante brillo, può sentire sul collo il respiro caldo e superficiale dell'uomo, così dice in un sussurro dolce: -sei accaldato...Aspetta- la rossa appoggia dolcemente la sigaretta nelle labbra socchiuse dell'amante assicurandosi che l'abbia afferrata, con mani ferme e leste allenta delicatamente la cravatta dal collo di Lupin, poi sbottona la camicia mettendo in mostra il petto muscoloso dell'uomo su cui pende una gemma bianca dai riflessi celesti e magenta, rilegata in un'anonima collana in pelle nera. Fujiko passa un dito sulla pelle calda e liscia scontrandosi con la piccola gemma scintillante, mentre si avvicina all'orecchio dell'uomo dice: -sei stato perfetto- Lupin succhia un po' di fumo dalla sigaretta mentre il petto si gonfia, gli occhi adoranti si posano su quelli luccicanti della donna che affonda di più la mano nel petto scottante dell'amante, Lupin viene cullato dal fumo e, vagando tra realtà e sogno, non riesce a sentire la mano di Fujiko stringersi sulla collana né sente sfilarla delicatamente dal suo collo. La rossa strappa la sigaretta dalle labbra dell'uomo per poi lasciare un veloce e casto bacio dove prima il fumo aleggiava, poi spegne la sigaretta mentre si alza e saluta con voce suadente: -è tardi, al secondo appuntamento...Grazie per il regalo, Lupin- la mano esile fa oscillare la gemma luccicante in aria attirando l'attenzione dell'uomo, gli occhi si scuriscono mentre il velo di ubriachezza si dissipa riportando Lupin alla realtà, le labbra diventano una linea sottile mentre realizza che questo non è altro che l'ennesimo tradimento, un'altra messa in scena, un'altra delusione. Lupin lascia che la figura slanciata sparisca dalla sua vista mentre stringe le mani tremanti, gli occhi fissi nel vuoto si inaspriscono. Fujiko gli ha sempre rubato tutto ciò che aveva tra le mani, ma questo è diverso, gli ha fatto credere che finalmente ricambiasse i suoi sentimenti, gli ha fatto abbassare la guardia per poi portargli via l'unica cosa che non avrebbe mai dovuto rubare, la sua collana; non è un oggetto qualunque, è la prima gemma che suo padre ha rubato e poi regalato a quella che poi diventò la madre di Lupin. La gemma era stata trasformata in un anello di fidanzamento ed in seguito in una collana, in qualunque forma restasse era comunque un gioiello fin troppo luccicante per Fujiko. Lupin si alza di scatto, con passi frettolosi esce dal ristorante, riesce a sentire un motore partire mentre nel buio cerca la rossa, poi il vento lo travolge facendo filtrare il freddo sotto i vestiti, la moto lo sorpassa rombando, con voce strozzata e dura Lupin urla: -Fujiko, torna subito qui!- Il ladro comincia a correre inseguendo la moto, le scarpe strusciano sull'asfalto mentre il cuore accelera, corre a ruota libera nell'oscurità senza sapere se i piedi troveranno il terreno, ad ogni passo si sente sempre più instabile, le ginocchia tremano e ballano, i polmoni bruciano al contatto con l'aria fredda e umida costringendo Lupin a fermarsi mentre la moto sgomma e sparisce nella notte.