!¡𝑻𝒉𝒆 𝟏𝟗𝟔𝟎'𝒔 𝑽𝒂𝒎𝒑𝒊𝒓𝒆!¡

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"Ehi Jimin" lo saluta amichevolmente tenendo lo sguardo fisso sulla strada che deve ancora percorrere.

"Taehyung dove cazzo sei?! È la quarta volta solo questa settimana che sei in ritardo, ti ricordo che oggi è giovedì e alla prima ora c'è quella di matematica" gli sussurra dall'altra parte del telefono, Taehyung sente la voce della professoressa di sottofondo che sta facendo l'appello e questo gli fa capire che forse è meglio se si sbriga ad arrivare.

"Accidenti mi ero completamente scordato, adesso se arrivo in ritardo quella mi lascerà di nuovo fuori dalla porta per tutta la sua ora" afferma Taehyung tirando un sospiro scocciato.

"No Taehyung, farà di peggio, è la terza volta che fai ritardo alla sua ora, questa volta ti aspetta un'altra visita dal preside, faresti meglio a correre più veloce o a prepararti per tornare a parlare con quel vecchio" gli consiglia Jimin mettendogli più agitazione di quanta già ne avesse.

"Merda" impreca Taehyung a bassa voce.

Allontana il telefono dal suo orecchio e irritato chiude la telefonata, continua a correre cercando di aumentare il passo, arriva finalmente davanti alla porta d'ingresso della scuola, alza il braccio e guarda nervoso l'orario dall'orologio che tiene legato al polso.

Rimane deluso quando si rende conto di non avercela fatta neanche oggi, è di nuovo in pieno ritardo, si affaccia al vetro della porta e all'interno vede il suo bidello preferito, sbatte con forza la mano contro il vetro cercando di attirare la sua attenzione, lo sguardo del bidello dopo pochi minuti si poggia su Taehyung che inizia a mimare con le mani di avvicinarsi e di aprire la porta per farlo entrare, il bidello si alza in modo pigro dalla sedia dove rimane seduto per tutta la durata delle sei ore scolastiche, si avvicina alla porta e con lentezza la apre.

"Di nuovo?" chiede il bidello squadrando la figura di Taehyung da capo a piede con sguardo di disapprovazione.

"Si" risponde subito Taehyung e velocemente gli passa accanto entrando e ricomincia a correre nel corridoio per arrivare alla sua classe il prima possibile.

Taehyung tira un sospiro di arresa appena riguarda l'orario, arriva davanti alla sua classe e nota la porta chiusa, bussa finché non sente un "Avanti" provenire dall'altra parte della porta e subito entra, appena mette piede in classe però viene fermato dalla stridula voce della professoressa di matematica.

"Kim non fare un'altro passo, è la terza volta che sei in ritardo, le altre due te le ho fatte passare concedendoti anche il mio perdono ma questa volta non posso proprio più chiudere un occhio, è il regolamento dovresti averlo letto, vai subito dal preside, scommetto che la strada la conosci molto bene" gli dice con un dito alzato che punta proprio verso la direzione in cui si trova l'ufficio del preside.

"Seriamente?" chiede incredulo Taehyung, la guarda negli occhi cercando disperatamente di farle cambiare idea, ma fallisce.

"Si Kim, sono molto seria, a differenza di te vedo, ora muoviti invece di continuare a distrarre i tuoi compagni con la tua ridicola entrata" lo sguardo di Taehyung passa velocemente sui suoi compagni di classe in cerca dello sguardo di Jimin, lo trova, Jimin gli sorride dandogli sostegno con un piccolo sorriso e il pugno alzato.

"Kim, vai" gli ripete la professoressa, così il suo sguardo ripassa sulla figura della donna e con un sospiro di arresa le obbedisce, fa un passo indietro uscendo dalla classe e silenziosamente richiude la porta.

Taehyung inizia a camminare tranquillamente nel corridoio per raggiungere l'ufficio del preside, consapevole che appena arriverà da lui si dovrà aspetterare una lunga e frustrante ramanzina.

Arriva davanti alla porta del preside e bussa, appena dall'interno il preside gli dà il permesso di entrare la apre e subito la figura anziana del suo preside gli si presenta davanti, è un uomo di circa sessant'anni, gli ultimi capelli che gli sono rimasti in testa sono quasi tutti grigi e i suoi occhi sono spenti ma ha sempre uno sguardo comprensivo sul volto, lo trova, come al solito, seduto alla sua scrivania a scrivere per riempire fogli bianchi, Taehyung rimane in piedi sulla soglia della porta, lo guarda e aspetta solo l'imminente momento in cui alzerà lo sguardo e lo vedrà, quel momento infatti non si fa attendere.