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"Come avete fatto a perdere mia figlia?" urlo all'infermiere di turno. Sono andato in bagno, Olivia dormiva. Quando sono tornato non c'era più.
"Stia tranquillo signor Milston. Abbiamo già fatto scattare l'allarme. Le porte sono bloccate". Come faccio a stare calmo. Ha avuto gl'incubi per tutta la notte e quando sono riuscito ad addormentarla è scappata dopo poco.
Cammino avanti e indietro per il corridoio quando sento chiamarmi
"È sua questa signorina?" un'infermiera viene verso di me spingendo una carrozzina. Olly piange disperata. Le corro in contro, vorrei abbracciarla ma la vedo molto impaurita.
"Amore di papà, non farlo mai più" le accarezzo i capelli e aiuto l'infermiera a rimetterla a letto.
"Sssh basta piangere" si indica la testa e la caviglia, devono farle male.
"Lo so piccolina. Adesso vediamo di far passare il dolore", suono il pulsante per le chiamate
" È tornata la nostra fuggitiva"  entra un infermiere e mette qualche cosa nella flebo
"le sto dando un po' di antidolorifico" mi informa. Stavo per chiederglielo ma anche qui sono più bravi di me a curare la mia bambina 
"Scusami se ti ho urlato contro"
"figurati, avrei fatto lostesso" accenno un sorriso e Olly sembra calmarsi. Respira piano per le costole, le sarà costato molto camminare.
"Amore mio, Adam non vede l'ora di vederti" le racconto per distrarla
"posso tornare a casa?" chiede con la lingua dei segni. Cerco di mascherare la mia delusione, preferirei sentire la sua voce ma mi accontento. A lavoro abbiamo uno stagista sordo quindi ci ha dato qualche ripetizione per poterlo capire meglio e devo ammettere che queste lezioni mi torneranno utili.
"Si tesoro, puoi tornare a casa" si mette a piangere e io vorrei tanto piangere con lei.
"Ssh topolina, anche Spettro non vede l'ora di vederti". Per adesso i miei genitori se ne stanno occupando, è un gran giocherellone ma combina un sacco di guai in giardino e non so quanto mia madre possa ancora sopportare.
"Eccoci qui" il medico entra e Olivia scoppia a piangere
"Ma no piccola non ti faccio niente stai tranquilla" si calma un po' e il dottore si siede sul letto.
"Lo sai che io ho una figlia che ha la tua stessa età? Si chiama Page ed è molto birichina. Tu sei brava?" Olly annuisce e io sorrido. Poi la vedo pensierosa ma subito racconto aun aneddoto che mi fa sorridere. Voglio poter tornare a quei giorni.
"Una volta ho rotto lo specchio con il pallone" dice con i segni e io traduco per lei
"Ah si? Beh allora ogni tanto sei birichina anche te" dice ridacchiando
"Con mia figlia faccio sempre un gioco, lo vuoi vedere?" Olivia è una bambina molto curiosa quindi annuisce subito
"Allora io la tocco qui e lei mi deve dire se sente dolore o no. Io devo indovinare se dice la verità" con questo escamotage riesce a visitarla
"Vuoi provare lo stetoscopio?" annuisce e lo indossa. Mi indica e mi avvicino. Il dottore me lo posiziona sul cuore e Olivia rimane meravigliata
"Quello che senti è il cuoricino del tuo papà che sicuramente batte forte forte" Olly annuisce e poi si ristende piano piano
"Sei stanca vero?" respira male e inizio a preoccuparmi
"Che succede?" dico alzandomi
"Niente Thomas, stia tranquillo. Si è un po'affaticata ma adesso le do un po' di ossigeno e subito passa tutto" Olly cerca di togliersi la mascherina ma il dottore è più veloce
"No Olivia non toglierla, non succede niente, è solo un po' di aria che ti aiuta a respirare" le accarezzo i capelli e piano piano si addormenta
"Allora dottore?"
" È normale che soffra. Le costole sono noiose e poi c'è da aggiungerci il danno psicologico"
"è già venuto lo psichiatra e non ha riscontrato gravi danni"
"Si ho saputo. È solo sotto choc ma sicuramente si riprenderà. Non ti preoccupare. Se tutto va bene tra poco la mando a casa" lo ringrazio e chiamo mia madre
"Ehi tesoro"
"Ciao mamma"
"Come sta Olivia?"
"è tornata a parlare con i segni"
"Vedrai che sarà solo per poco, il tempo di riabituarsi e poi tornerà ad essere la solita chiacchierona"
"Spettro?"
"Oggi ha mangiato le rose di tuo padre"
"quelle che cura con tanta dedizione?" chiedo sperando non siano quelle
"Si, proprio quelle"
"Mi dispiace mamma"
"Oh Thomas sono solo delle rose. Tuo padre si è fatto una grossa risata, stai tranquillo" saluto mia madre e torno da Olly.
"Si può?" Rose entra insieme a Adam che si siede sul letto. Olivia si sveglia e quando lo vede sorride.
"Ciao Olly Polly" I bambini si abbracciano e poi li lasciamo a giocare
"Adam fai piano che Olly è un po' dolorante" annuisce e noi ci spostiamo alla finestra.
"È scappata"
"Come scappata"
"Si ma è andata poco lontano"
"Perche ha l'ossigeno?"
"Fa fatica a respirare per le costole" Rose si asciuga una lacrima e le faccio una carezza
"Ma il dottore ha detto che tra poco possiamo tornare a casa"
"Davvero?" annuisco sorridendo
"Sarà molto difficile ma ce la faremo" quando è l'ora di separarli entrambi fanno un sacco di capricci. Rose saluta Olivia e porta via un Adam piangente.
"Su tesoro basta piangere"
"Ma io voglio stare con lui"
"Quando torneremo a casa potrete stare molto tempo insieme" si rabbuia e non capisco perché
"Non vuoi tornare a casa?" scuote la testa
"Poi mi portano via" dice iniziando a piangere. È inevitabile che abbia paura, avrei dovuto proteggerla e invece non ho potuto fare niente mentre la portavano via.
"Amore mio mi dispiace per quello che è successo"
"Tu mi hai mandato via" dice incrociando le braccia. Mi aspettavo questa accusa prima o poi.
"Non è vero piccolina. Se solo avessi potuto lo avrei evitato" non mi guarda più. Sospiro ed esco un attimo. Mi accascio per terra e mi permetto di versare qualche lacrima.
"Thomas che succede?" lo psichiatra che ha visitato Olivia si siede vicino a me
"pensa che sia io ad averla mandata via"
"Beh è inevitabile che se la prenda con te. Sei la prima persona di cui si è fidata e pensa che tu l'abbia tradita. Ho letto la sua storia ed è veramente una brutta storia per una bambina così piccola"
"Che cosa devo fare?"
"Devi prendere la sua arrabbiatura. Si sfogherà con te e con la tua fidanzata. Quando finalmente si sarà sfogata tutto tornerà come prima. Non vi ritiene realmente responsabili" lo ringrazio e poi rientro dalla mia piccola. Le leggo la sua storia preferita e finalmente riesce a calmarsi.
"Sono qui per te tesoro mio, stai tranquilla" mi stringe la mano e piano piano si addormenta.
"Sssh Olivia calmati" stava dormendo quando ha avuto un incubo. È terrorizzata e il respiro affannoso le fa avere dolore alle costole rotte. Si tocca il petto e piange disperata. Mi avvicino ma si scansa.
"sono io piccola, non avere paura" mi guarda e finalmente si lascia toccare. Il medico si avvicina e le fa un puntura. Non dorme ma almeno ha smesso di piangere. Le tengo la mano e le accarezzo i capelli, le piace tanto.
"Tu sei la piccolina di papà. Ci penso io a te pesciolino mio"

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