꧁ 3 】𝐃𝐞𝐦𝐨𝐧𝐢 ꧂

Start from the beginning
                                    

Osservò con minuzia il corpo mentre i suoi occhi si riempirono di una nuova luce, si leccò le labbra -scoprendo con felicità che su di esse fosse rimasta qualche goccia di quel liquido proibito- per poi mordersele mentre le mani presero ad armeggiare con la cintura dei suoi pantaloni.

Un urlo squarciò il silenzio della notte.

Uno sfrusciare frenetico lo seguì.

Arrivarono poi i respiri affannati e il battito di un cuore che pareva avere la tachicardia da quanto velocemente correva.

Delle lacrime conclusero il quadro.

Jungkook stava piangendo disperato rannicchiato contro la testiera del letto, le gambe strette contro al petto e le braccia avvolte intorno ad esse mentre le coperte erano state spostate malamente dalla parte opposta. Scottava, il suo intero corpo era talmente caldo al tatto che pareva avesse la febbre, innumerevoli brividi continuavano a percorrergli il corpo già attraversato da spasmi.

Erano tornati.

I suoi demoni erano appena tornati e sembravano intenzionati a vendicarsi dei mesi in cui erano stati costretti ad assopirsi, obbligati in un lungo e profondo sonno.

« V-vi prego l-lasciatemi s-stare vi-vi prego. » implorò tra le lacrime accasciandosi di lato, i palmi delle mani fortemente premuti contro le tempie. Afferrò l'altro cuscino che aveva sul letto stringendolo forte e inondandolo per l'ennesima volta di lacrime, inconsciamente andò a ricercare su di esso l'odore di Taehyung.

Si affrettò a tirarsi su le coperte come se esse fossero una barriera in grado di difenderlo dal mondo esterno e con il cuscino ancora imprigionato tra le sue braccia grazie a una stretta morsa cercò di addormentarsi.

⪼ ☽ ☾ ⪻

Le ore passarono lente ed indifferenti così come la notte che gradualmente lasciò il posto al giorno, milioni di sveglie erano pronte a farsi sentire rilasciando melodie più o meno gradevoli nell'aria al fine di svegliare i proprietari, lo stesso succedette anche a Jungkook la cui sveglia prese a trillare con foga ricevendo in cambio un mugugno infastidito, una serie di trattenute imprecazioni e una violenta botta data al fine di spegnerla.

Con malavoglia sgusciò fuori dalle coperte scontrandosi con la fredda aria mattutina e barcollando leggermente raggiunse il bagno.

Si sentiva uno straccio, dopo l'incubo aveva faticato ad addormentarsi -ancora troppo scosso da ciò che aveva visto- riuscendo a farlo soltanto per poco più di un'ora, sommariamente quella notte aveva dormito per circa tre ore.

Come di consuetudine si diresse a scuola dove si sedette nel suo banco posto in fondo all'aula ritrovandosi ad ammettere a sé stesso che il demone gli mancava terribilmente, si era infatti abituato alla sua costante compagnia, al risvegliarsi con qualcuno accanto o comunque presente in casa, ai discorsi tenuti di prima mattina, ai commenti e alle battute che lo accompagnavano durante la strada e a cui spesso e volentieri rispondeva con una risata oppure con una manciata di parole mascherando la presenza del maggiore indossando delle cuffie, gli mancava persino vedere il biondo gironzolare per la stanza curiosando i cellulari piuttosto che i quaderni dei suoi compagni.

Sbuffò infastidito "Com'è possibile che un essere che mi ha solo preso in giro mi manchi così tanto?" pensò abbandonandosi poi alla disperazione e allo sconforto quando la consapevolezza che i suoi demoni non gli avrebbero dato pace lo colpì prepotentemente come un macigno.

Non dovette aspettare molto prima che essi si materializzassero, il suo vicino di banco stava picchiettando la penna contro il bordo del banco producendo un rumore alquanto fastidioso e snervante "Quanto vorrei strappargli quel dannato oggetto dalle mani e ficcarglielo in un occhio per poi spingerlo dentro in profondità e improvvisamente ritrarlo. Chissà se l'occhio rimarrebbe incastrato in esso formando così uno spiedino" si ritrovò a pensare per poi sussultare in realizzazione, quella sarebbe stata una lunga giornata.

Damaged Soul | TaeKookWhere stories live. Discover now