8. Am I a Monster, Lou?

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Spero abbiate voglia di fluff e di BOOM

*abbraccio*

***

Mi svegliai a causa dei terribili suoni di pentole cadere dalla cucina.

Borbottai cose senza senso, mentre cercavo di azionare il cervello. Mi sentivo tremendamente intorpidito. 

Mi ricordai che in effetti mi ero addormentato sul divano, e beh

Non ero a casa mia.

"Harry, cosa diamine.." borbottai appoggiandomi allo stipite della porta che dava alla cucina, notando un Harry, che appena sentì il mio richiamo, si bloccò e si girò lentamente verso di me, quasi come un bambino colto sul fatto.

"Oh io..." si portò le mani ai ricci, per poi sfoderare un sorriso innocente "Volevo cucinare qualcosa per te, ti eri addormentato e pensavo che dovessi mangiare qualcosa" 

Sospirai pesantemente, per poi guardarlo male mentre afferravo qualche padella a terra per metterla a posto "Non ho bisogno di un babysitter" mi alzai per poi puntargli la padella contro "Decisamente quello di cui ne ha bisogno sei tu" lo derisi, ma a volte faceva delle supposizioni troppo stupide, mi domandavo se fosse davvero così ingenuo.

Harry sembrò quasi triste dalla mia reazione. Si sedette sul bancone della cucina pensieroso. I suoi occhi verdi osservavano il pavimento con le cose che aveva fatto cadere con il tentativo di utilizzarle "Pensavo fosse il minimo per quello che stai facendo" sbuffò con lo sguardo perso "Non posso fare nulla.."

Mi bloccai, ed inarcai il sopracciglio guardandolo pensieroso "Ma che ti prende?" chiesi stranito "Non ti ho chiesto nulla, non sono il tipo e non ho bisogno" dissi con fare ovvio per poi afferrare una pentola e visualizzare lo stipite della cucina dove sistemarla.

"Rispondi sempre in modo così freddo?" chiese infastidito "Dovrei chiamarti Mr. Cold Heart?" borbottò con un tono imbarazzato. 

Risi leggermente, ed Harry sembrò sgranare gli occhi quando notò me avvicinarsi a lui. Mi misi in punta i piedi per poggiare la pentola dentro lo stipite della cucina situato sopra il bancone su cui lui si era seduto. 
Sospirai pesantemente con gli occhi attenti, mentre sistemavo la pentola lì senza farla cadere. Sentii lo sguardo di Harry addosso, sembrava quasi che stesse trattenendo il respiro.

Cosa diamine gli prendeva?

"Che stai facendo?" chiese nel panico "Un secolo per sistemare la pentola lì sopra?" 

Sorrisi vittorioso notando la pentola sistemata insieme alle altre. Smisi di stare sulle punte, e notai che in effetti ero vicinissimo ad Harry. Poggiai le mani sul bancone parallele ai suoi fianchi, e restai a guardarlo con uno sguardo tranquillo, un po' infastidito. "Per tua informazione, volevo essere sicuro che non fosse in pendenza, non ho bisogno di un Harry Styles più intontito che fa cadere robe sulla sua figura spettrale".
Notai il suo sguardo totalmente perso nei miei occhi. Tratteneva il respiro o cosa? Inarcai il sopracciglio e portai una mia mano avanti al suo naso "Ma respiri?" chiesi divertito.

Harry sembrò risvegliarsi e sbattè più volte le palpebre schiarendosi la voce "Non ne avrei bisogno ma lo faccio... in automatico... a volte" i suoi occhi guizzarono sulla mia mano sul bancone, sembrava nel panico perchè in effetti non mi ero accorto di averlo bloccato lì con le mie braccia.

Ma dopotutto è un fantasma.

"Va bene, comunque svegliati, quello appena sveglio è il sottoscritto" gli schioccai le dita sulla fronte facendogli chiudere gli occhioni verdi per un momento, facendolo ritirare un po' indietro, mentre io mi allontanavo per finire di sistemare.

My Living Ghost {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora