- Capitolo 9 -

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''papà!''

Tentai di correre da lui.

''ei ei ferma, ti aiuto io'' mi appoggiai ad Atlas e saltellando raggiunsi mio padre. Se ne stava fermo davanti alla porta dell'infermeria guardando la scena.

''che ci fai qui? - gli chiesi buttando le braccia attorno al suo collo - mi sei mancato'' gli sorrisi

''mi sei mancata anche tu tesoro - disse accarezzandomi la guancia - sono venuto appena mi hai scritto, per...quella cosa'' finì la frase guardando sospettoso il ragazzo dietro di me

''oh, capisco, papà lui è Atlas un mio...amico - ero indecisa se chiamarlo così - scusa puoi lasciarci da soli?'' mi rivolsi al serpeverde e gli sorrisi. Lui con un gesto del capo lasciò la stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Mi fece stendere sul lettino e lui si sedette sullo sgabello di fronte a me. Parlammo di un po' di cose prima di arrivare all'argomento degli allenamenti segreti. Gli raccontai come stavo andando a scuola, poi degli scherzi con i gemelli, del Quiddich e di come mi ero fatta male. Lui mi raccontò del lavoro al Ministero e di come la mamma avesse quasi schiantato un impiegato al muro solo perché non le aveva messo il latte freddo nel caffe caldo. ''l'istinto omicida l'ho preso da lei allora'' avevo commentato io iniziando a ridere seguita da lui. Si era fatto tardi, erano passate circa due ore ed era arrivato il momento di riprendere a parlare di argomenti seri: allenamenti segreti.

Alle 20 in punto Harry, Ron, Hermione, Luna, Ginny, Neville e i gemelli varcarono la porta. Remus era già passato a salutarli e a dire loro di venire qui per decretare il piano.

Tentai più di una volta di cominciare una conversazione con Fred ma lui si limitava ad annuire o a cambiare discorso parlando con altre persone. Solo George sembrava voler interagire con me quella sera.

Se vs sto antipatica dimmelo almeno in faccia decisi di lasciarlo stare

Mio padre iniziò a parlare con tono basso e deciso ''vi aiuterò, ma a una condizione - guardò attentamente ognuno di noi negli occhi - mi promettete di stare attenti? È un buon piano, può funzionare, mi raccomando, però, prudenza ragazzi''

''certo professore staremo attenti'' aggiunse Harry

''e grazie del suo aiuto'' aggiunse Hermione

''avete già trovato il posto in cui allenarci? Sapete già cosa volete imparare? E come comunicherete l'orario dei vari incontri senza farvi scoprire?'' l'uomo aveva preso la cosa con molta serietà

''Neville pochi giorni fa ha proposto la Stanza delle Necessità'' disse Harry

''incantesimo di disarmo, incantesimo di ostacolo, Reducto, Schiantesimo, Sortilegio Scudo e Incanto Patronus'' rispose Ginny

''L'orario degli incontri viene deciso tramite galeoni d'oro falsi: sono tutti connessi a quello di Harry e, quando lui decide la data del nuovo incontro, l'ora, riportata al posto del numero di serie dei galeoni cambia. È una mia idea'' finì fiera Hermione

''molto bene - rise soddisfatto - e un nome ce l'avete?'' chiese ironico

''nome? Non credo ci serva un nome - rispose Hermione guardando gli altri - ci penseremo'' sorrise

''bene, e quando vorreste iniziare?'' chiese infine guardando Harry

''il prima possibile'' il moro spostò gli occhi su di me.

''tra un paio di giorni dovrei essere come nuova, potremmo iniziare lunedì pomeriggio'' dissi sperando non si notasse l'insicurezza delle mie parole. Tutti sembrarono acconsentire e dopo qualche altra domanda, si congedarono ritornando nei loro dormitori.

| FALLEN FOR A WEASLEY | - Fred WeasleyWhere stories live. Discover now