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Prov's Alice
Londra
Ore 16.30
Siamo appena arrivati all'aeroporto di Londra.
Vidi mio padre parlare con il pilota.
Già.
Abbiamo un aereo privato.
I miei sono due avvocati molto famosi in tutto il mondo.
Salimmo su una macchina.
Vidi Tom che coccolava suo figlio per farlo svegliare.

Tom:amore svegliati...

Sussurró.
Mi avvicinai.
Gli baciai la guancia.

Io:piccolo...?

Sussurrai

Io:piccolo svegliati. Siamo arrivati

Lo vidi aprire gli occhi.
Si strofinò gli occhi con le mani chiusi a pugno.

Papà:Andiamo ad appoggiare le valigie a casa o vuoi andare subito dai tuoi?
Tom:Prima devo portare i bambini da Jade. Poi possiamo andare a casa.

Annuirono.
Diede la via.
Abbassai lo sguardo.
Appena arrivammo nate si strinse a me

Nate:non voglio andare papà. Voglio stare con Alice...

Gli accarezzai i capelli

Io:su piccolo vah. È la tua mamma
Nate:Tu sei la mia mamma...

Sussurró.
Guardai tom

Tom:piccolo devi stare con la mamma almeno due o tre giorni. Poi papà ti verrà a prendere.

I suoi occhi si fecero lucidi

Io:Che ne dici se appena ritorni con il tuo papà ti porto una sorpresa?

Annui lentamente.
Mi baciò la guancia e,dopo aver salutato i miei,scese.
Abbracciai Camilla

Cami:ti voglio bene ali

Sorrisi

Io:anch'io tesoro

Si avvicinò a suo padre
La porta si aprii e la vidi.
O mio Dio!
Ma era bellissima.
La vidi che stava discutendo con Tom.
La vidi ridere e scuotere la testa.
I bambini entrarono in casa insieme a lei.
Tom ritornò a sedersi in macchina.
Partimmo

Papà:stai bene Tom?
Tom:Si...

Appena arrivammo a casa entrammo.
Presi le mie due valigie e salii in camera mia.
Iniziai a disfarle.
Sentii bussare.
Andai ad aprire e lo vidi.
Stetti in silenzio.
Ritornai a sistemare

Tom:Perche non mi parli?
Io:ti sto parlando

Mi prese i fianchi e mi avvicinò a lui.

Tom:Mh...Che succede?
Io:Perche non mi hai detto che era magnifica?
Tom:chi?
Io:Tua moglie! Dio tom come sei potuto passare da lei a me?

Rise

Tom:primo. È la mia ex moglie. Due. Non mi importa nulla dell'aspetto esteriore. C'è Dio sei magnifica! Ma conto più se porti rispetto a me e ai miei figli.

Mi prese il viso e l'alzó verso il suo.
Mi baciò.
Ricambiai.
Le sue mani scesero sui miei fianchi.
Li strinse.
Mi avvicinai più a lui.

Tom:meglio se vado a sistemare la mia valigia

Annui.
Aprii la porta.
Prima di farlo uscire mi avvicinai e lo baciai dinuovo.
Ricambió.
Ci allontanammo e ci guardammo
Ci sorrisimo.
Lo baciai dinuovo.
Lo abbracciai.
Appoggiai la testa sul suo petto.
Mi baciò la testa.
Andò nella sua stanza.
Ritornai nella mia e ripresi a sistemare.
Appena finí mi cambiai mettendo una tuta.
Scesi in soggiorno dai miei genitori.

Io:cosa facciamo stasera?

Chiesi appena scese anche Tom.
La fortuna di avere genitori giovani?
Non si comportavano da anziani.
Anzi.
Uscivano tutte le sere.

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