Chapter 18 - The Parade

Start from the beginning
                                    

«Buonasera a tutti» salutò «Ci tenevo a ringraziare Dorian per avermi chiamato sul palco e in particolare tutti voi che avete deciso di essere qui stasera rendendo possibile tutto questo» iniziò «Come ha anticipato Dorian, non sono qui da molto ma sin da subito lui e i suoi colleghi si sono comportanti con me come se facessi parte della loro famiglia già da tempo, sono stati tutti gentilissimi e disponibilissimi con me che non volevo altro che realizzare quello che è sempre stato il mio sogno sin da quando ero un bambino. Quando abbiamo deciso di far uscire la nuova collezione, ci siamo messi tutti d'impegno per far sì che questo potesse accadere: chi disegnava, chi colorava, chi cuciva e chi stava trovando il posto adatto per presentarla. La moda unisce, è un grande cerchio composto da migliaia e migliaia di persone che prima o poi si incontreranno per condividere quello che hanno di più caro, quello per cui tanto lavorano. È uno di quei mondi immensi che regalano soddisfazioni e ti fanno conoscere quelle persone che condivideranno con te la tua passione più grande. Non andrò avanti, voglio far iniziare questa sfilata prima possibile e mostrarvi questi capi per cui abbiamo lavorato tanto. Spero vi piaccia ciò che vedrete tanto quanto è piaciuto a noi crearlo. Buona visione» concluse con un piccolo sorriso, l'ennesimo applauso riecheggiò in quelle mura e, nel mentre le luci si abbassavano, Dorian e Harry si affrettarono a ritornare dietro le quinte per dare modo alla sfilata di iniziare.

Appena fu dentro, le braccia di Hermione lo avvolsero facendolo indietreggiare leggermente.

«Hai detto delle cose bellissime Harry! Perché non ci hai detto che saresti salito?»

«Non lo sapevo, è successo tutto all'improvviso» spiegò accarezzandole la schiena.

«Sei stato grande, Harry» gli diede una pacca sulla spalla Dorian «Pensavo mi avresti lasciato marcire su quel palco» ironizzò.

Il corvino ridacchiò «Non avrei mai potuto, qualcosa mi sarei inventato» e si staccò dall'abbraccio con Hermione.

«Eri tranquillo però, te lo aspettavi?» chiese la riccia guardandolo.

In risposta Harry spostò lo sguardo su Draco che lo stava guardando da quando era entrato da quelle tende seguito da Dorian. Un mezzo sorriso si dipinse sul suo volto e posò di nuovo lo sguardo su la ragazza.

«No, non me l'aspettavo» rispose «A volte basta avere la persona giusta al momento giusto, se hai quella hai tutto»

Hermione dovette trattenere un sorriso, aveva capito a chi si rivolgesse e non poteva credere al fatto che quel ragazzo gli facesse così bene. Dorian aggrottò la fronte confuso ma poi annuì condividendo appieno il pensiero del corvino. Era vero. Se si aveva quella persona, si aveva tutto. Non serviva nient'altro.

_

La sfilata andò nel migliore dei modi possibili. Le persone si erano complimentate con Dorian e con Harry per il bel lavoro che avevano fatto ed entrambi avevano risposto con due grandi sorrisi sulle labbra. Erano fieri di quello che erano riusciti a fare e vedere così tante persone apprezzare il loro lavoro non fece altro che incrementare la loro gioia, erano davvero felici di ciò che erano riusciti a creare in così poco tempo.

Quando uscirono dal Samaritaine, migliaia di macchine fotografiche e flash li invasero. Harry dovette tirarsi su il cappuccio della giacca nera che indossava per evitare di essere accecato. Draco lo aveva affiancato appoggiando una mano intorno alla sua vita per attirarlo di più a sé.

«Cazzo, ma cos'è tutta questa gente» si lamentò il corvino mentre cercava di raggiungere la macchina di Alexandre seguito da Ron, Hermione e Draco.

«Penso che dopo questa sfilata accumuleremo tutti un bel po' di fama, era parecchio che la Dorian's Agency non faceva una sfilata di questo genere» spiegò il biondo che ancora teneva fra le braccia il ragazzo.

«Non dirmi che cominceremo ad avere paparazzi ovunque, ti prego»

«Probabile» rispose Hermione «Abituati Harry, d'ora in poi temo sarà così»

Il giovane sbuffò entrando in macchina, si abbassò il cappuccio mettendosi comodo. Ron, Hermione e Draco lo seguirono mettendosi al suo fianco.

«Voglio farmi una dormita lunga almeno due giorni» mugolò Harry che si sdraiò poggiando la testa sulle gambe del biondo, quest'ultimo mise una mano fra i suoi capelli iniziando ad accarezzarglieli.

«Menomale che Dorian ha deciso di chiudere domani altrimenti non so come avremo fatto» parlò Ron poggiando la testa sul poggiatesta dietro di sé, chiuse gli occhi.

«Ma se domani sera andassimo a cena noi quattro?» propose Harry «Per festeggiare» specificò poi.

«Io non posso dire di no, giusto?» chiese il biondo.

«Giusto» confermò il corvino.

«Ci sto!» aprì gli occhi Ron.

«Anche io» sorrise Hermione.

«Fate come volete ma il ristorante lo scelgo io, non voglio storie» si raccomandò Draco guardandoli tutti.

«Sei tu l'esperto, ti avremo lasciato l'onore a prescindere» gli disse il corvino alzandosi per mettersi seduto.

«Allora va bene» sorrise felice e Harry scosse la testa divertito.

Il silenziò calò fino a quando non arrivarono sotto casa di Harry.

«Grazie Alexandre» sorrise il ragazzo aprendo la portiera, scese.

«A te, Harry» sorrise l'uomo guardandolo dallo specchietto retrovisore.

«Aspetta, vengo con te» gli disse poi Draco scendendo anche lui dalla macchina.

Il corvino si girò per guardarlo scendere e fece un piccolo sorriso, diede la buonanotte a Ron e Hermione e chiuse la portiera dando modo ad Alexandre di ripartire.

«Pensavo volessi tornare a casa tua oggi» ammise Harry tirando fuori dalla tasca della giacca le chiavi dell'appartamento, aprì il portone.

«Preferisco stare con te» gli passò una mano sul viso dolcemente.

«Allora stai con me» soffiò «Non andartene»

«Non lo farò» lo guardò negli occhi prima di lasciargli un dolce bacio a stampo «Non lo farò mai»

Finché ci saranno le stelle - DrarryWhere stories live. Discover now