Di nuovo il mio corpo reagì prima della mia mente, questa volta facendomi scattare a sedere, puntando il pugnale contro la figura.

La testa iniziò a girarmi per la rapidità del movimento, ma non lasciai che ciò avesse delle ripercussioni sulla saldezza della presa.

«Cosa vuoi da me?!» 

Il suo corpo era a pochi centimetri dalla lama del pugnale, eppure non sembrava minimamente turbato da quella minaccia.

Mi sentivo con le spalle al muro.

«So cosa state pensando, ma vi assicuro che non voglio farvi del male.» Lo sentii dire ma, con il volto coperto dalla maschera, non riuscii a captare nessun movimento delle labbra.

Mi accigliai.

Come se fossi potuta cascarci.
Avevo sentito quella scusa fin troppe volte, anche da persone di cui mi fidavo e che poi, puntualmente, mi avevano ferita.

«Pensi davvero che ti creda dopo aver catturato me e i miei compagni?» Lasciai che i piedi scivolassero fuori dalle coperte. «Loro dove sono?» 

Mi alzai dal letto.

Nonostante ora fossi anche io in piedi, l'altezza di quell'essere dell'Altro Sole, ancora mezzo nascosto nell'ombra, era disarmante: raggiungevo a malapena il suo petto.

Mi avvicinai di un passo, ma lui non si mosse.

 I muscoli mi si irrigidirono attorno all'elsa alla consapevolezza che io per lui non rappresentassi alcuna minaccia.

«E io dove mi trovo?» Lo incalzai.

Ora i miei occhi si erano quasi del tutto abituati al buio e potevo distinguere il cappuccio che avvolgeva il resto del suo capo.

«In una delle mie stanze.»  

Un altro brivido mi tracciò la schiena al ricordo di quello che stava per avvenire nelle stanze di Degorio.

«E per quanto riguarda la vostra scorta... i miei uomini se ne sono occupati personalmente.»

Eccola, un'altra frase che, ambigua al punto giusto, anziché tranquillizzarmi, mi agitava ancora di più.

Non mi meravigliai di come quell'essere dell'Altro Sole fosse il capo dei Rayag: perfino la scelta delle singole parole era soppesata meticolosamente.

Quell'aspetto mi ricordò molto Dollarus e lui, in quanto a meticolosità, non era secondo a nessuno.

"Cosa ne hai fatto di loro?" Era ciò che davvero avrei voluto chiedere, ma quella domanda mi faceva tremare il labbro al solo pensiero.

Nella truppa di Dollarus, la maggior parte degli uomini erano umani e, consapevole di ciò che i Rayag considerassero cibo, lo scenario che avevo in mente era solo uno.

Uno ed agghiacciante, soprattutto avendo già visto Gideon divorare degli esseri umani.

Una morsa mi strinse lo stomaco.

«Portami da loro.» Dissi invece, mentre l'angoscia mi consumava dall'interno.

«Principessa, non mi sembra il caso.» Lo vidi tendere la mano verso di me. «Siete ferita dovrest-»

«Non toccarmi!» Il pugnale gli tagliò il braccio e l'essere dell'Altro Sole arretrò di nuovo.

Rimasi per qualche istante immobile ed in silenzio, con lo sguardo perso sulla lama insanguinata.

Tremava.
No, io stavo tremando.
La mia mano stava tremando.

Come faceva a sapere chi fossi?

Royal Thief IIWhere stories live. Discover now