"Normally I Could Only Dream Of These Things"

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Respirai profondamene prima di guardare all'interno del grande cancello di ferro battuto.

Davanti a me c'era un bellissimo sentiero di sassolini bianchi con ai lati dei cespugli curatissimi di rose, a destra c'era una bellissima fontanella di acqua limpida con degli angioletti che sputavano acqua in modo carino.

Lontano da essa c'era invece una meravigliosa cupola di marmo decorata con delle rose selvatiche che la ricoprivano in modo deliziosamente romantico.

A sinistra invece c'era una capanna degli attrezzi sempre elegante in marmo e un laghetto con dei pesciolini rossi allegri che ci saltavano dentro tranquilli e dietro di esso qualcos'altro che non riuscivo bene a vedere

D'un tratto qualcuno mi svegliò dai miei pensieri: "Buongiorno sir. deve entrare per caso?" disse un ragazzo giovane ben vestito dai capelli castano chiari e gli occhi grandi marroni, un bel fisico e un bel sorriso;

"buongiorno a lei, sono il signorino Styles, Harry Styles...Sono il pittore che dovrebbe dipingere la famiglia Tomlinson..."

Lo vidi sgranare gli occhi: "Oh mi scusi tanto.. Dovevo aspettarmelo.. Prego entri, io sarò al suo servizio durante tutta la sua permanenza qui alla reggia Tomlinson, che a quanto pare durerà vari mesi e.."

"scusi come vari mesi?" lo interruppi confuso dato che mia mamma aveva parlato di un paio di settimane non di mesi..

Lui più confuso di me rispose: "certo Styles lei dovrebbe alloggiare qui per circa dodici mesi.. Ma di questo ne discuterà con il conte non con me.." sorrise amichevolmente e chiuse il cancello alle nostre spalle prendendo due delle mie valigie con una mano sola senza fare un minimo di fatica..

Ma come fa?

***

Entrai nella reggia ammaliato dalla vistosità dell'ambiente, alzai lo sguardo sul sofitto e notai un delizioso lampadario di cristallo pendere a drappeggi fatti benissimo.

L'entrata era tappezzata di meravigliosi quadri di paesaggi e di bellissime donne che si somigliavano tra loro, le riconobbi come la moglie e le figlie Tomlinson.

Anche dentro casa erano sparse rose bianche e rosse in dei vasi di cristallo e di ceramica bianca bellissimi, c'erano altre decorazioni e il pavimento in marmo bianco era tappezzato di tappeti che si abbinavano alle tende bordeoux.

Tutto era assolutamente perfetto ed elegante ed io mi sentivo come un elefante in una cristalleria perchè insomma...Sono più sbadato della sbadataggine in persona.

"Grazie mille sir. Hood le faremo sapere se è stato assunto attraverso una lettera ora vada, buona giornata"

Una voce decisa ed elegante attraversò i corridoi della villa fino ad arrivare al mio orecchio.

Vidi scendere dalle scale un ragazzo non tanto alto con i capelli neri e gli occhi a mandorla, una camicia senza cravatta e una giacca senza polsini che mostrava segni di vari rattoppamenti, anche la camicia era ingiallita e le scarpe risuolate sicuramente almeno due volte.. Almeno non ero il più povero in quella sala...

Seguito dal ragazzo vidi scendere le scale, un uomo molto ben vestito, con il panciotto e i gemelli d'oro luccicanti abbastanza alto; capelli brizzolati ordinati, occhi azzurri contornati da rughe, labbra sottili e naso normale, tutto sommato un bell'uomo

"Buongiorno signor Styles, piacere di conoscerla, io sono Mark Tomlinson il padrone della reggia, e lui è Liam Payne, sarà al tuo servizio, vero Liam?"

"Verissimo signore.." dissero sorridendo l'uomo che a quanto pare era il conte Tomlinson e Liam(?).

"E' un onore fare la vostra conoscenza conte" risposi timidamente

"Oh su, non faccia il timido, venga con me così discutiamo dell'anno di lavoro che ci aspetta!" mi fece cenno di seguirlo e Liam e un suo assistente che avevo capito chiamarsi Zayn portarono i miei bagagli in quella che sarebbe stata la mia camera.

Entrai nel grande studio del conte e dopo essermi seduto davanti alla scrivania mi sistemai i ricci e lui si sedette davanti a me iniziando a versare il tè.

"Allora signorino.."

bene, sa che non sono sposato, partiamo benissimo..

"Durante la sua permanenza alla reggia Tomlinson lei dovrebbe fare un dipinto di famiglia nella seconda ala, abbastanza grande, diciamo grande quanto la parete o un pochino meno, e la seconda cosa sarà fare un ritratto personale al mio primo genito maschio, Louis, lui è bravo e non vi causerà troppi problemi.."

"Quanti anni ha vostro figlio?" lo interruppi,

"Diciannove anni, quasi venti per l'esattezza" ah bene.. un mio coetaneo, sarà sicuramente antipatico e viziato..

"l'attrezzatura la troverà nella sua stanza, c'è tutto quello di cui potrebbe avere bisogno, se le seve qualcosa non esiti a chiamare Liam o Zayn, se riguarda i dipinti chieda di parlare con me o parli direttamente con Louis visto che ci passerà molto tempo insieme, tutto chiaro?"

annuì e lo ringraziai per poi andare nella mia stanza seguito da Liam:"allora signor Styles, in questa stanza c'è un bagno privato e.."

"BAGNO? PRIVATO?" alzai leggermente il tono della voce e lui mi guardò sorridendo

"si signorino.. avrà il bagno.. dicevo, c'è il balcone con vista sul Don e sul giardino della villa, a vostra disposizione ci sarà anche Zayn, il mio vice, credo sia tutto."

annuì di risposta e lui uscì velocemente dalla stanza lasciandomi solo.

Mi guardai intorno ammaliato, La stanza era decorata con colori pastello chiari, il pavimento era tappezzato di tappeti morbidi rosa cipria.

A sinistra catturò la mia attenzione un letto a baldacchino bianco con tendine e coperte azzurre abbinate con una pelliccia rosa ai piedi e i cuscini dello stesso rosa.

Al fianco del letto c'era un piccolo comodino bianco di un legno pregiato con appoggiato sopra un libro di Joseph Conrad che non avevo mai letto.

A destra c'era una maestosa specchiera bianca e rosa dotata di qualsiasi cosa potessi desiderare per la mia cura personale del viso, ma questo è il meno importante...

Se si girava l'angolo al fondo della stanza, si poteva notare una porta bianca, che se attraversata portava al mio personale paradiso terrestre.

La stanza della pittura,

dentro c'erano cavalletti, tele, fogli, colori di qualsiasi tipo e tonalità, pennelli prestigiosi, sgabelli di varie altezze e una grossa scrivania piena di carboncini e fogli bianchi da schizzo, insomma cose che io a casa mi potevo sognare.

Sfinito dalla giornata mi sdraiai sul soffice letto e mi tolsi velocemente tutti i vestiti infilandomi il pigiama e una volta sotto le coperte mi resi conto che sarei stato un anno in compagnia di un ragazzo

*ANGOLO PAGURO*

Buongiorno carissimi pagurini, altro capitolo finito dove si annuncia la presenza di personaggi importanti (anche il signor Hood si) CI DIVERTIREMO UN SACCO

*sorriso maniaco*

zau paguriiiii

Art unites and Society kills Where stories live. Discover now