chapter 1

743 19 16
                                    

il sole batteva violento sulle lenzuola del mio letto.
finalmente aprii gli occhi per vivere un altro giorno della mia vita.

poggai i piedi su quel parquet freddo e andai in bagno per sciacquarmi la faccia: sembravo un mostro.

azionai il getto della doccia e mi ci fiondai dentro, l'acqua congelata invase il mio corpo infilzandomi come dei coltelli appena affilati e questo mi provocò brividi per tutto il corpo.

uscii dal piatto della doccia e mi avvolsi nel mio asciugamano, accesi il phon e mi asciugai i capelli, me li stirai e indossai qualcosa di comodo.

scesi in cucina e vidi mia madre sfornare dei deliziosi cupcake.
ci mise la panna colorata e sopra delle caramelle (?).

"buongiorno" sussurrai e lei si girò di scatto.

"buongiorno tesoro! ho appena sfornato i dolci!" mi venne ad abbracciare e poi ritornò a decorare quelle delizie.

"già, l'ho visto..." sussurrai di nuovo, stavolta non mi sentì e mi avvicinai verso la caffettiera.
inserii la cialda e dopo poco il caffè era pronto.
presi dei biscotti alla cannella riposti nella dispensa e mi diressi nella sala da pranzo dove trovai una tavola ben apparecchiata con mio padre che leggeva la Gazzetta del Profeta.

"buongiorno" dissi pacata e lui mi guardò abbassando il capo in segno di saluto.

Jonathan Roberts era sempre stato un tipo autoritario che stava sempre sulle sue.
non vedevo una briciola di affetto da parte sua dalla prima elementare.

lo odiavo.

lui era purosangue, simpatizzante con la famiglia 'Malfoy'. quei luridi schifosi bastardi a cui interessava solo la purezza del sangue.

detestavano mia madre, Michelle, proprio per questo.
però adoravano mio padre, anche perché gli servivano per affari, diciamo che era una sorta di burattino.

iniziai a bere e a stento toccai il cibo.
addentai solo un piccolo pezzo di cupcake giusto per mantenermi in forze, finii il caffè e mi alzai da tavola.

"Silvia aspetta un'attimo" mia madre mi richiamò mentre era ancora a tavola a bere il suo solito thè.

"dimmi" dissi e lei iniziò a torturarsi le unghie.
doveva dirmi qualcosa.

"avanti non ho tutto il giorno" continuai seccata mentre lei guardò Jonathan.

"beh... ecco... stasera v-vengono i M-Malfoy qui a c-casa" balbettò e a stento capii quello che stava dicendo.

"mamma puoi ripetere senza balbettare grazie?" risposi seccata.

"stasera vengono i Malfoy qui a casa nostra Silvia, non fare storie" questa volta era stato mio padre a parlare.

non ci potevo credere.

l'ultima volta che erano venuti i Malfoy qui, mi avevano tempestata di insulti sul mio sangue a me e a mia madre.
specialmente quella sottospecie di individuo chiamato Draco, continuava a fare battutine sul mio fisico e sul fatto che fossi una mezzosangue.

vomitevole quella gente.

solo la moglie di Lucius, Narcissa, lei era dolce con me e rimproverava il figlio ogni volta che mi insultava.
a lei non importava chi ero o da dove venivo, mi voleva bene e basta.

"cosa? ok va bene, se mi devo far insultare un'altra volta non ci tengo, preferisco stare chiusa in camera mia!" alzai il tono della voce e mio padre si alzò di scatto venendo verso di me.

"lurida ragazzina, non ti azzardare ad alzare il tono di voce con me!" mi tira uno schiaffo e mi volto per il dolore.

non sapevo come mia madre si fosse innamorata di questo mostro che chiamavo padre.

"non mi toccare mai più hai capito!?" gli urlai mentre corsi verso le scale per salire in camera.

"vaffanculo tutti!" mi chiusi in stanza e chiusi la porta a chiave.
mi accasciai al suolo piangendo portando le gambe al petto.

che schifo di vita.

____________________

ero chiusa in stanza da ore ormai, domani per giunta dovevo pure andare ad Hogwarts.

decisi di scendere solo per la cena, poi mi sarei inventata una scusa e sarei tornata in camera.
vorrei stare il minor tempo possibile.

decisi di scrivere alla mia migliore amica di quello che stava succedendo.

presi il telefono e aprii messaggi, iniziai a digitare i tasti immaginari sullo schermo.

chat tra Silvia e Claudia.

cuò 💙

heyy! come stai?
volevo dirti che oggi vengono i
Malfoy a casa, non credo di farcela...
17:40 ✔️✔️

hey! non farti prendere
dal panico, sono sicura che
starai benissimo, poi a qualsiasi
cosa te ne puoi sempre andare ok??
17:43 ✔️✔️

va bene, ti credo.
domani ti va se ci sediamo
insieme in carrozza?
17:45 ✔️✔️

va benissimo, avviso
anche gli altri!
17:45 ✔️✔️

fine chat.

spensi il telefono e rientrai in doccia per cercare di 'sciacquare' tutto quello che era successo stamattina.
insaponai bene la guancia su dove era stata violentemente a contatto la mano di quel viscido.

volevo cancellare tutto, ma non potevo.
la vita era così.
una pugnalata.
ogni cosa che facevi poi andava a finire così.
sempre così.

annebbiai i miei pensieri e mi preparai

misi un'intimo di pizzo nero e poi indossai delicatamente un vestito corto brillantinato che ho comprato quest'estate. aveva uno scollo a V dove risaltava il mio petto e aveva le maniche lunghe era abbastanza attillato e appariscente, so che non sarebbe stato proprio il più adatto, ma per far vedere che ero cambiata farei questo e altro.

mi truccai con un po' di eyeliner e un ombretto brillantinato, misi il mascara, poco correttore e un lucidalabbra.

piastrai i capelli e mi infilai i tacchi brillantinati in tinta con il vestito. avevano un cinturino e il tacco non era a spillo, ma di forma quadrata

mi sentii una principessa.

presi il telefono e guardai le notifiche:

-gruppo fantastici 5: 16 messaggi
- mamma: 1 messaggio
- papà: 1 messaggio

aprii il messaggio di mia madre e lo lessi attentamente.

mamma:
ciao tesoro....
scusami tanto, non volevo che
andasse a finire così... sappi che a tuo
padre non dispiace quello che ha fatto, ma mi scuso io da parte sua, ti prego apri la porta così che possiamo parlare....
18:05 ✔️

questo messaggio non mi fece né caldo né freddo.
me lo aveva scritto altre volte e ormai non mi faceva più effetto.
avrebbe fatto di tutto per parare il culo a quel viscido idiota di suo marito.
lo amava troppo.

io invece lo odiavo.
con tutta me stessa,
e non smetterò mai di dirlo.

non potevo credere che non si fosse dispiaciuto per quello che aveva fatto.

guardai l'orologio che segnava le 20:00 e sentii al piano di sotto un campanello.
erano arrivati.

spazio autrice:
buongiorno! come state?
questo è il mio terzo libro!
è un po' diverso dagli altri, ma è sempre su Draco.
spero vi piaccia!
se ci sono errori scrivetemi così che li correggo!

mudblood Where stories live. Discover now