"Se avessi voluto farti del male saresti già morto, no? Non immagini di cosa io sia capace. Ma piuttosto, la condizione è una sola: permettimi di abitare il tuo corpo."

"Cosa? Stai scherzando? Come può essere possibile?"

"Avrai sicuramente sentito parlare di possessioni e stupidaggini simili, no? Funziona più o meno allo stesso modo, solo che manterrai ogni tua facoltà intellettiva e razionale. Precedo la tua domanda dicendoti che lo faccio perché non vivo da molto tempo ormai, questo stato in cui mi vedi è miserabile, è uno stato di non-vita e non-morte, perciò me ne starò semplicemente nel tuo corpo a godere delle sensazioni che provi tu e in cambio ti aiuterò a scrivere ciò che hai in mente. Non c'è nulla di male in fondo, no?"

Non riesco a spiegarmi la mia risposta, ma so che se tornassi indietro digiterei gli stessi identici tasti.

"Accetto."

"Bene, non avevo dubbi, anche tu come me non sopporti la mediocrità, o tutto o niente, giusto? Per questo ho scelto proprio te. Per avermi dentro di te devi solo leggere un mio racconto, nel quale sarà contenuta una certa parola in una certa posizione ripetuta un certo numero di volte, quella parola ti permetterà di prendermi con te. Iniziamo, dunque."

Mi svegliai nel mio letto col sole in faccia. Era solo un sogno? Scesi dal letto, tutto era al suo posto, anche il computer. Quindi decisi di sciacquarmi il viso e cominciare subito a scrivere. Percorrendo il corridoio verso il bagno un brivido mi percorse la schiena. "Sarà dovuto al sogno" pensai.

Aprii il pc e immediatamente mi gettai a capofitto nella storia, solo che non era più la MIA storia, o meglio, non era come l'avevo lasciata il giorno prima, era diversa... migliore, ed era stato aggiunto un paragrafo tutto nuovo. Non ebbi alcun dubbio su ciò che era successo, e una voce nella mia testa me ne diede conferma.

"Buongiorno, stupito del buon lavoro? Ho solo espresso a parole ciò che avevi in mente, niente male, no?"

"Che diavolo? Sei Calliope? Che cazzo ci fai nella mia mente?"

"Hai dimenticato il patto di ieri? Ovviamente no, vivo dentro di te, lo so che lo ricordi, ma a voi umani piace negare anche le cose che sapete essere vere pur di avere una vaga speranza."

"Hai ragione, ma non è da me farlo. Ho preso la mia decisione e non me ne pento, non faccio mai errori."

Da quel giorno parlai con Calliope molto poco, e la maggior parte delle volte era lui (o lei) a iniziare il discorso. Cominciava a riempirmi di attenzioni inutili, credevo si fosse innamorato di me, ma forse mi vedeva solo come un suo animaletto.

Continuai a vivere in tranquillità (se così si può chiamare l'avere un mostro dentro di sé) fino a quando dovetti andare a fare la spesa. Avevano assunto una nuova cassiera, era davvero carina, anzi, era proprio bella. Credo fosse il cosiddetto colpo di fulmine, i nostri occhi si incrociarono per un solo attimo, ma questo bastò per portarla a casa mia la sera stessa.

Organizzai una cenetta romantica con tanto di candela, non facemmo altro che guardarci in silenzio, sembrava non ci fosse bisogno delle parole, era tutto perfetto così com'era, e finimmo a letto insieme subito dopo cena.

Quando Aurora se ne andò Calliope mi parlò.

"Hai intenzione di rivederla ancora, per caso?"

"E a te che importa? Sei geloso?"

"Non abbiamo scritto neppure una parola oggi, volevi terminare il racconto il prima possibile, no?"

"Beh, forse non mi interessa più, ho perso troppo tempo a causa di quel file di word, ora scusa, ma sono stanco e vorrei dormire."

.-. creepypasta .-.Where stories live. Discover now