Le luci della strada

Picchiettò il dito sul cruscotto; segnava le 3:51. Non credeva di metterci così tanto ad arrivare a casa. Aveva salutato tutti, aveva preso i bagagli alla fine dell'ultimo servizio, stipati alla buona in macchina, ed era partito.

Era stanco, sarebbe potuto partire il mattino dopo ma voleva tornare. La stagione era stata pesante né più né meno delle altre volte, ma sentiva il bisogno di tornare al suo letto, di tornare al fianco di sua moglie, vedere quanto i due figli fossero cresciuti nell'estate. Leonardo aveva messo i primi dentini. Lucrezia era andata per la prima volta in bici con la mamma. Avevano fatto tante cose, tante piccole esperienze, enormi prodigi a cui lui non aveva potuto assistere. Ma ora papà stava tornando a casa. Avrebbe rigiocato con il piccolo, passeggiato e scherzato con la monella e la sera, prima di coricarsi, avrebbe raccontato storie, da lui inventate di volta in volta, per accompagnarli nei più dolci dei sogni. Sarebbe andato a letto soddisfatto, sua moglie Serena ancora sveglia ad aspettarlo, per fare l'amore o per la buonanotte prima di lanciarsi nei sogni a loro volta.

Ma non era ancora tornato e le ruote della macchina scivolavano sulla strada, veloci, verso amore e riposo.

Sbadigliò più volte. Nonostante si fosse immesso in autostrada poco dopo avere lasciato il luogo di lavoro, per quattro mesi la sua casa o prigione temporanea a seconda delle volte, era tardi e la strada ancora lunga.

Sbatté le palpebre ripetutamente per far sparire il tremolio che lo assillava da un po' e per squadrare meglio la strada. Non che ci fosse molto da vedere. Il suo senso di marcia a tre corsie era pressoché vuoto. Riusciva a malapena a scorgere un'auto in lontananza davanti a sé e una, massimo due dietro.

Uno scherzo di luce gli fece vedere per un istante la rapida alternanza di lampeggianti e per un attimo credette di sentire delle sirene. Ma doveva essersi sbagliato. L'aria della notte era quieta e persino le macchine sembravano essersi dileguate. Avevano raggiunto la loro uscita, beati loro!

...

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