Sangiovanni

Guardo Giulia scappare senza riuscire, nuovamente, a dire la mia. "Sam, qual è il problema?" chiede Leo sedendosi al posto lasciato libero dalla ragazza. "Veronica le ha assegnato una coreografia nuova per la settimana prossima e ho paura che Giu si faccia fin troppi problemi" spiega il ballerino. "Ma è bravissima, perché dovrebbe avere problemi?". Non riesco a frenare le parole guadagnandomi uno sguardo malizioso dal romano. "Non se la sente Sangio" chiarisce Samu. "è che come se a te dessero una canzone e ti chiedono di puntare sull'intonazione" fa il paragone Leonardo ma subito il ballerino scuote la testa. "No, la coreografia richiede femminilità e sensualità e sono certo che Giulia le abbia semplicemente crede di non averle e si imbarazza". Mi sorprendo alle sue parole. Giulia è un uragano e non sembra vergognarsi di nulla, si, quando penso a lei penso più ad una bambina che ha una donna e non riesco a figurarmela sensuale ma metterla in crisi così non pensavo. Rimugino sulle parole di Sam per il resto della cena, accorgendomi che non ha nemmeno finito quella poca pasta che aveva nel piatto. Quando tutti sono presi in altro esco a chiamare i miei e, dopo aver parlato con loro, decido, anche se decisamente senza voglia, di chiamare Lisa. "Ehi" la saluto quando mi risponde. "Ciao Gio" dice tesa anche lei. l'ultima volta ci siamo sentiti due giorni fa e lei mi ha fatto una scenata per un abbraccio con Arianna, che tra l'altro mi è abbastanza indifferente. "Come stai?" domando anche se ho visto passare Giulia e vorrei andare un secondo da lei. "Sto bene Gio, tu?" "Bene bene" rispondo senza sapere cosa altro dire. Dovrei dirle la verità, che sento di non provare più niente per lei, di star pensando ad altro. "Giovanni io così non ce la faccio" esala stanca. "So che tu stai pensando ad un'altra e no, non dire che non è vero perché vedo come la guardi. Però Gio, lei è una bambina e tu sei maturo. È una cosa che non funzionerà". Non so perché mi infastidisce quello che dice, io non penso davvero a nessuna qui. Però l'immagine di Giulia che ride si presenta nella mia testa senza nessun tipo di consenso. "Buona vita Gio" "Tu dici così a me ma so che hai baciato Tia due giorni fa" le faccio sapere. La sento trattenere il fiato, colta sul fatto. "Probabilmente ti ho chiamato per dirti che lo sapevo che era finita ma grazie per la fiducia nei miei confronti. E poi, se fosse così bambina come dici tu, allora forse non l'avrei guardata" dico per poi chiudere la chiamata. Mi sorprendo delle mie stesse parole. l'ho difesa istintivamente, senza pensarci troppo. Rientro in casetta trovandola seduta accanto a Leo mentre lui si passava le mani in faccia sentendo la mancanza dei suoi baffi. Vado in cucina e recupero un pezzo di torta al cioccolato e gliela porto. "Cosa?" "Non hai mangiato a cena e, per quanto non sia esattamente sano e nella dieta di una ballerina, non puoi non mangiare nulla" dico prontamente lasciandole una carezza in testa che la fa imbarazzare. "Grazie" mi dice sincera con un enorme sorriso. "Di nulla ma vedi di mangiare come si deve" la sgrido bonariamente andando poi di là con gli altri.

Giulia

Piaccio ad Esa. Come diavolo è possibile? E come gli dico che provo qualcosa per Sangiovanni? Che situazione di merda! Balbetto qualche parola in risposta, dicendo che lo vedo come un amico. Sono così imbarazzata che voglio che una voragine si apra qui e mi porti con Virgilio nel limbo. Esa dice che va bene così quindi lo saluto e mi muovo alla ricerca di Leonardo per ricevere un consiglio. Mi precipito in camera sua e trovandolo lì ma, per mia sfortuna, anche Sangiovanni è li. "Leo ho urgenza di parlare con te" dico agitata chiudendo la porta nella speranza che nessuno ci senta. "Cosa è successo?" domanda il vicentino vedendomi così. "Te lo ha detto?" mi chiede invece il maggiore. "Tu lo sapevi?" domanda scioccata mentre anche Aka entra in stanza. "Lola è tutto ok?" mi domanda. "Ora tu mi dici per quale diavolo di motivo non me lo hai detto e mi hai fatto passare cinque minuti tra i più imbarazzanti della mia vita" domando alterata. Non voglio ferire Esa ma non posso nemmeno obbligarmi a ricambiare ciò che provo per qualcun altro. "Giu non spettava a me dirtelo" dice con tono tranquillo Leonardo. Sa che mi aiuta a calmarmi. Sospiro e mi lascio cadere sul primo letto che trovo. "è venuto a parlarti?" domanda anche Luca. "Com'è che tutti lo sapevano tranne me?" chiedo sorpresa. "Io sono confuso" ammette Sangio. "Esa mi ha detto che gli piaccio" sussurro perché il solo pensiero mi imbarazza. Quando il silenzio si prolunga alzo lo sguardo e vedo gli occhi del vicentino spalancati in una espressione incredula. "Che gli hai risposto?" prende parola il pugliese. "Che per ora lo vedo come un amico" "Per ora?" chiede con tono strano Sangio. "Giu glielo hai detto per non fargli troppo male o perché ci credi veramente?" mi domanda gentilmente Luca sedendosi accanto a me e mettendomi un braccio sulle spalle. "Io..." non so cosa rispondere. Credo di averlo fatto per non ferirlo perché se penso a qualcosa in più di un'amicizia con qualcuno di loro mi viene in mente una sola persona. "Ehi, puoi parlare. Prometto che nessuno ti giudicherà qui" mi accarezza una guancia proprio quella persona. "Esa è un amico, mi trovo bene con lui e qua dentro è uno di quelli che mi dispiacerebbe perdere una volta fuori" spiego facendomi piccola tra le braccia di Aka e chiudendo gli occhi. Sono esausta. "Lola, dormici su e stai tranquilla ok? Esa ti vuole bene e non sarà un tuo no a farlo allontanare" mi tranquillizza Leo. "Ma come faccio ora a vivere qualunque altra relazione anche solo di amicizia? Non voglio ferirlo!" spiego con le lacrime agli occhi. "Ehi no. Se davvero ti vuole bene accetterà le tue amicizie. Non preoccuparti" mi tranquillizza nuovamente Sangio. "Grazie" dico sorridendo a tutti ma non muovendomi di un centimetro dall'abbraccio di Aka. "Lola ne devi parlare con Maria" mi ricorda proprio il cantante. "Domani promesso" dico con gli occhi chiusi. "Posso stare qui con voi per un po'? se volete andare a dormire per me va bene ma non voglio tornare di là". Più che una domanda la mia sembra una preghiera. "Ma certo Lola. Ti recupero il pigiama mentre vado a salutare Marti, così se ti addormenti poi non dobbiamo svegliarti per farti cambiare". Mi lascia un bacio sulla testa per poi uscire dalla stanza. Mi alzo guardando gli altri due. "Giugiulola" dice dolcemente Leo aprendo le braccia. Lo stringo a me cercando la forza di rimanere spontanea. È la prima volta che succede una cosa del genere, di solito mi allontano dai ragazzi perché piacciono a qualcuna e il mio comportamento le infastidisce. Sento il suo sguardo azzurro su di me ma non me ne curo clamandomi respirando al tempo del battito del cuore del cantante. È una cosa che ho sempre fatto, è il mio calmante naturale. Quando ero piccola e avevo paura mi avvicinavo ai miei genitori e mi calmavo così. "Leo mi canti una canzone?" chiedo piano, sapendo che esaudirà il mio desiderio. "Ci mettiamo il pigiama e poi ti facciamo un concerto ok?" ridacchia mentre io annuisco. Va a cambiarsi in bagno mentre io resto con Sangiovanni. "Sei una forza comunque" mi dice sorprendendomi. Lo guardo confusa e allora lui mi spiega con un sorriso. "Preferisci soffrire tu che far soffrire gli altri e... sei così bambina ma poi tiri fuori queste cose e io non so mai cosa pensare" gli sorrido anche io, lusingata dalle sue parole. "Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te" rivelo. "I miei nonni me lo dicono sempre" "e che altro ti dicono?" "Á qui no t' pod ajudar no vulgas los tèus mais comunicar" dico di getto pensando ai nonni a Barcellona. "è?" mi chiede stupito. "Non confidare i tuoi mali a chi non può aiutarti. Nonna, quella catalana, mi dice sempre di parlare delle mie paure e dei miei dispiaceri solo con chi so che mi aiuterà. Dirgli ad altri è superfluo" spiego gesticolando. "E poi nonno Javi mi diceva sempre Alegría amagada, candela apagada che letteralmente vuol dire allegria nascosta, candela spenta" dico sorridendo al pensiero della mia famiglia. "E che vuol dire?" mi chiede interessato. "Vuol dire che l'allegria, se non è condivisa, non è allegria" concludo in un sorriso. "è per questo che sei sempre così esplosiva?" "Si, credo che l'allegria sia contagiosa. Se sei triste e qualcuno mostra tutta la sua gioia non ne rimani indifferente. Certo poi devi scegliere come prenderla. Se lasciarti trasportare o farti infastidire". Lui inclina la testa, guardandomi con più intensità e facendomi arrossire. "Mi piace il tuo modo di pensare. E anche sentirti parlare catalano". Rido per l'imbarazzo mentre Leo esce dal bagno. "Libero" dice facendo così entrare il vicentino. "Lola Lola sei impossibile" ridacchia vedendomi rossa. Quel poco che resta della serata trascorre piacevole con i tre cantanti che mi fanno ridere e mi tranquillizzano. Ad un certo punto mi sento stanchissima e Sangiovanni, notandolo, mi fa segno di stendermi pure. Mi addormento così, le voci di Aka e Leo che cantano una canzone lenta e dolce e Sangio che mi accarezza i capelli.

Sangiovanni

Giulia si è addormentata sul mio letto. Sembra una bambolina. "dorme?" domanda Aka sbadigliando. "Si", rispondo in un sussurro senza smettere di guardarla. "Speriamo riesca a dormire tutta la notte" sospira Leonardo. So che dorme poco ma non mi aspettavo così poco. "questa cosa di Esa l'ha sconvolta più del previsto" dice piano Luca guardandola con un sorriso leggero. "Spero non la fremi" aggiunge. "Possiamo fare in modo che non lo faccia. Bisogna solo spingerla a comportarsi in modo normale. Possiamo chiedere anche a Sam ed Evandro di aiutarci" propongo vedendola aggrottare le sopracciglia. "Si direi che è una buona idea. La porto a letto ora" mi dà ragione Leo. "No, la porto io non preoccuparti" dico alzandomi e prendendola in braccio. "mi aprite le porte per favore". Aka apre la prima porta e incontriamo l'unica persona che non volevo incontrare. "Che succede?" domanda Esa infastidito. "La sto portando a letto, si è addormentata da noi" spiego con molta calma. Passando oltre e arrivando nella camera delle tre ballerine. "Dorme?" chiede sorpresa Martina. "Si, la metto a letto" dico velocemente. Giulia si muove piano ma non mi dà fastidio, è leggera come una farfalla. Rosa scosta le coperte e io la ringrazio con un cenno posando la ragazza sul letto e coprendola. La vedo muoversi irrequieta e le lascio una carezza sui capelli vedendola rilassarsi. Le do un bacio sulla fronte e saluto le altre due ballerine andando poi a dormire anche io.

La mattina mi alzo presto, prima di quanto facciamo di solito noi cantanti. So però che i ballerini hanno lezione di classico ed io voglio capire come sta Giulia. "Buongiorno", dico sbadigliando entrando in cucina e trovando quasi tutti i ballerini li. "Ciao", dice sorpresa Rosa vedendomi. Mi faccio un caffè e metto a scaldare il latte mettendomi poi vicino a Sam. "Giulia?" chiedo non vedendola. "Stranamente è già sveglia. È in bagno" mi spiega guardandomi in modo strano. Guardo se qualcuno si sta interessando a noi e, quando noto che sono troppi addormentati, spiego a Samuele tutto ciò che è successo la sera prima. Il ballerino sorride, credo veda più di quello che ci vedo io ma non dico nulla. "Non preoccuparti. Giu spacca e non smetterà di farlo per via di ciò". Giulia entra sbadigliando e si sorprende di vedermi li. "Giorno" mi sorride sedendosi accanto a me dopo aver preso uno yogurt. "Ciao farfallina" la prendo in giro e lei mi guarda in modo strano. "Sei leggera come una farfalla. Ti giuro sembrava di non avere nulla in braccio mentre ti portavo a letto" le spiego con un sorriso facendola ridere. "Beh, grazie per avermi portata in camera e per avermi fatto compagnia ieri sera" aggiunge con uno dei suoi sorrisi da bambina. Rido con i due ballerini della Peparini fino a che loro non devono andare a lezione e mi ritrovo con un foglio a pensare alle parole di Lisa.

'Sei così bambina

Ed io così maturo,

che non può funzionare.

Ma c'è bisogno d'amore' 

Angolo me

Ciao a tutti! Sto facendo questo piccolo esperimento, spero vi piaccia. Sangiovanni e Giulia mi stanno donando molta leggerezza e scrivere di loro mi aiuta molto quindi ho pensato 'perché non condividerlo?'.

Premetto che saranno aggiornamenti lenti in quanto lavoro e frequento l'università per cui non ho moltissimo tempo.

Grazie mille a tutti!

Mi sto innamorando a guardarla -SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora