Cullare.

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La distanza,
come una lunga discesa
di un percorso ripido da raggiungere,
sembra dividerci tenendoci stretti al desiderio di poter affondare in delle braccia forti
che non ci facciano cadere.

Ed io, mi lascio cullare,
in una  tiepida stretta
aggrappandomi a tutto quello
che di vero c'è nella natura.

Seppur maligna,
mi fa rivivere il perché sia eterea,
che ogni sua creatura
vive nell'utopia di non morire.

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