Capitolo ventiquattro: Peter

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Mi svegliai sulle otto del mattino. Non so perché, ma ultimamente mi svegliavo presto. Mi alzai dal mio letto ed andai verso quello di Ed.
-Come stai? -gli chiesi, anche se non mi aspettavo nessuna a risposta.- Sai, stavo pensando che forse questo non è il mio posto. Forse sono arrivata a Narnia per sbaglio.
-Niente che accade in Narnia accade per sbaglio.
Mi girai, e vidi a Peter appoggiato contro la porta, guardandomi.
-Peter, non ti avevo visto, scusa.
Lui negò con la testa, come per dire che non succedeva niente. Poi mi sorrise.
-Come sta?
-Non lo so, respira talmente leggero che a volte che mi spaventa. Ho paura...
Non finì la frase, Peter sapeva che volevo dire.
-Edmund e un ragazzo forte, una freccia non potrà ammazzarlo così facilmente. Sta' tranquilla.
Si inginocchiò accanto al letto, guardando ad Edmund, che stava dormendo pacificamente.
-Credo che sia in coma.
Dissi all' improvviso. Lui mi guardò.
-Lo so. Non glielo dire a Lucy però. Ed è il suo preferito, la distruggerebbe sapere che e in coma.
Io annuì.
-E tu perché te ne vuoi andare.
Disse, cambiando di soggetto.
-Sento che... sento che sono solo un peso per voi, siete troppo gentili con me.
-T/N, non sei un peso per nessuno. Ed ti ama, e Lucy ti vede come una sorella. Tra l'altro, Susan e contentissima di avere una amica con chi poter parlare.
-Già però non so lottare, non sono brava neanche a cavalcare. La prima volta che ci ho provato sono cascata giù dopo i primi secondi di montare sulla sella.
Dissi ridendo, ricordandomi una delle prime volte che feci sorridere a Edmund.
-Vedrai che tutto si aggiusterà. E quando Ed si riprenda potrai chiederli di insegnarti a usare una spada.
-Ok, grazie Peter.
-E stato un piacere.
Mi sorrise e si allontanò dalla stanza fischiettando. Peter mi ricordava ad un amico mio. L'unico. L'avevo conosciuto nell' orfanotrofio, io avevo solo 10 anni. Lui doveva avere attorno ai 17, si chiamava Harry. Somigliava tantissimo a Peter, molto protettivo, l'unica cose e che i suoi capelli erano neri, a differenza di Peter, che li aveva un biondo radiante. Mi ricordo ancora del giorno in quale Harry se ne andò. Il giorno prima, durante la cena, lui mi disse che gli dispiaceva. In quel momento non sapevo di che parlava. Al mattino seguente scoprì che era stato portato via, dissero che era stato ingessato nei militari. Quel giorno lo passai piangendo come una disperata. Non ho mai ricevuto una lettera sua durante i anni seguenti. Suppongo che si sarà dimenticato di me. Uscì dalla stanza dopo di cambiarmi, e divagai per i corridoi come un fantasma.
-Buongiorno.
Disse Caspian quando me lo ritrovai faccia a faccia al svoltare l'angolo.
-Buongiorno.
Per un momento attuai normale, fino a che mi ricordai dell'evento di ieri sera. Lo guardai ed arrossì. Si poteva tastare l'incomodita nell'aria.
-Stai bene?
Chiese.
-C'è una biblioteca qui?
Dissi, ignorando la sua domanda.
-Si, seguimi.
Cosa? Seguirlo? No. Ma lui era già partito in quarta per i corridoi. Camminava velocemente, come se il suolo lo stesse bruciando.
-Puoi andare un pochino più piano per favore?
Sembrava che aveva un petardo infilato da qualche parte.
-Certo, scusa.
Entrammo in una stanza non molto grande con dei libri. Non c'era quello che cercavo.
-Caspian, non esiste un libro sopra la storia do Narnia o qualcosa?
Lui restò fermo un momento, come se stesse pensando. Poi mi fece segno di seguirlo. Andò verso una delle pareti che aveva uno scaffale pieni di libri. Prese uno, e lo scaffale si mosse. Rimasi a bocca aperta.
-Bello, no?
Chiese, sorridendo. Io annuì.
-Che figata.
Entrammo in una stanzetta piccola la quale era illuminata con delle candele.
-Da questa parte.
La porta si chiuse dietro a noi, lasciandoci soli in quel piccolo posto. C'era un tavolo con due sedie nel mezzo. Le pareti erano piene di libri. Capsian prese un libro grosso. Non aveva nessun titolo. Cuando lo appoggiò sul tavolo, cominciai a studiarlo da vicino. Era foderato in qualcosa silimare al velluto, era di un colore rossiccio, e sulla facciata aveva un leone in rilievo.
-E oro?
-Massicio.
Aprì gli occhi in sorpresa.
-Che epoca ti interessa conoscere?
Chiese, aprendo il libro.
-Cosa sai della Casata dei Charn?
Lui mi guardò, sorpreso che conoscessi i Charn.
-Da quello che so, sono estinti.
-Estinti?
Caspian annuì. Aprì il libro e andò alla pagina 723. Il capitolo diceva
"La Casata dei Charn".
-Qua dice che la Casata dei Charn era una famiglia reale di maghi e streghe, che governavano una civiltà antica e fiorente, ma che è ormai estinta. Prima era governata da re saggi che volevano il bene del loro mondo, ma che ogni volta fu scadendo sempre di più, fino ad arrivare ad avere una guerra contra la propria famiglia. La Strega Bianca, Jadis Charn ingaggiò una feroce guerra civile contra la sua propria sorella (una strega come lei), che le contendeva il trono. Jadis stava per essere sopraffatta dall'esercito nemico, ma, pur di non piegarsi, pronunciò la formula magica potentissima e segreta, la "Parola Deplorevole", che sterminò ogni forma di vita su Charn, eccetto Jadis stessa; questa, per sopravvivere nei secoli successivi si tramutò in pietra. E stato estinto per l'avidità e la violenza dei suoi sovrani. Jadis venne a dominare Narnia, lasciandola in un inverno perenne, e terrorizzando ai suoi abitanti, ammazzando a chi era contro di lei. Se non fosse stato per i Pevensie, Narnia non sarebbe sfuggita al dominio di Jadis.
Rimasi senza parole.
-Jadis è... cattiva?
-Più che cattiva, T/N, e crudele. C'erano rumori che dicevano che non aveva cuore, che lo aveva mangiato per evitare di sentire qualcosa.
-Mi sembra stupido, nessuno può viver senza un cuore.
-Lei sì. E una Strega, dopo tutto.
Sospirai. Non sapevo che dire.
-Va bene, grazie Caspian, credo che resterò a leggere un altro po.
Lui annuì.
-Cuando ai finito solo rimetti il libro apposto e tira questa palanca.
Disse, azionando una piccola palanca che era nascosta dietro un libro.
-Ok.
Risposi, tornando a leggere il libro.


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NOOO RAGAAAA STAVO CERCANDO LA STORIA DEI CHARN E MI SONO FATTA UNO SPOILER ENORME

I Pevensie muoiono. Sip.
Nel libro L'ultima battaglia.
:)
Vado a ammazzarmi ciao.

No vabbè Ed aveva solo 19 anni

DICIANNOVE ERA TROPPO GIOVANE

😭😭😭😭

Vabbè vado a piangere ciao.


Morta dentro,
Enya.

Old Dust (Edmund X Reader)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz