Si trovò ad essere davanti alla casa di Offenderman, sapeva che lei non si trovava lì ma doveva ottenere informazioni da colui che l'ha tolta dalle sue mani, pensò ancora a ciò che lei disse prima di scomparire dal nulla, scosse la testa cercando di mettere nel cassetto quel ricordo.

Entrò in casa chiamando Offenderman ma nessuno rispose a quel richiamo, vagò per la casa trovando la stanza di lui, svuotò l'intera stanza trovando una foto di una bambina quasi simile a T/n insieme ad Offenderman, la bambina aveva gli stessi occhi innocenti di lei,aveva anche i suoi stessi capelli, prese la fotografia e se la portò via con sé.

Si trovò ad essere in camera sua con ancora la foto nelle mani, ricordava il giorno in cui uccise i genitori si T/n, ma qualcosa la distingueva in quella foto.

Si buttò sul letto come un sacco a pelo, mettendo la foto da parte, si addormentò pensando a cosa avrebbe fatto.
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T/n si sedette davanti al rifugio, la casa era su un collina circondata da fitti boschi, oltre a quei boschi c'era la città.

Sentì Offenderman sedersi accanto a lei, lui osservò lei con attenzione mentre quest'ultima fine di non vedere, di non sentirlo.

"Hai spento la tua umanità lo sai vero?" chiese e lei si girò con un sopracciglio alzato.

"Anche se fosse" rispose.

"Hai lasciato che i tuoi sentimenti si rinchiudessero, senza sapere che cosa sarebbe successo, eppure eccoti qui, ad essere un vaso rotto" disse alzandosi

"Stai attenta perché le emozioni sono sempre dentro di te e possono sopraffare ad ogni momento, a una volta che succede non riuscirai a sopportarlo" disse
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Jeff si alzò con ancora la foto in mano, scese di sotto mettendola in tasca e dirigendosi nell'ufficio di Slender che stava fuori girovagando per il bosco.

Cominciò a controllare nel cassetto in cerca di qualcosa.

Offenderman è suo fratello quindi deve aver frequentato per forza quella bambina pensò Jeff.

Non riuscì a trovare niente nei cassetti della sua scrivania si guardò attorno vedendo e ipotizzando se ci fosse qualche nascondiglio segreto.

Butto a terra i quadri a terra senza ottenere niente, tolse tutti i libri che si trovavano nella piccola biblioteca, finché in un libro trovò un segnalibro ma aveva una dimensione diversa dagli altri segnalibri, a forma di quadrato.

Il libro era antico, le pagine erano ingiallite, aprì dove si trovava il segnalibro, ed era una foto dove era ritratta la bambina, ma questa volta era seduta sull'erba, addosso aveva un vestito bianco facendo sembrare di lei un angelo, I suoi capelli raccolti in una coda di cavallo legata ad un fiocco rosso, i suoi occhi rivolti verso  il cielo con un sorriso sognante.

Dietro la foto c'era scritto il suo nome Eva De Angelis, Jeff rimase a lungo a fissare il nome ma non le venne in mente niente, prese la foto mettendola in tasca insieme a quella che aveva già.

Riordinò l'ufficio è uscì silenziosamente uscendo di casa, appena uscì si accorse che era già buio, andò a cercare qualche vittima.

Andò in un piccolo parchetto guardando un ragazzo che guardava continuamente l'orologio, era seduta sulla panchina e la sua gamba tremava dal nervosismo.

Jeff si mosse velocemente andando dietro di lui e prendendolo per la spalle, il ragazzo si ribellò dalla presa ma il suo killer non lo lasciò andare fino a quando non perse le forze e la volontà combattere, sorrise guardando il suo nuovo giocattolo.

La ragazza arrivò all'appuntamento non trovando da nessuna parte il ragazzo, si girò attorno e si sedette sulla panchina, alzò la testa sentendo qualcosa gocciolare sul suo naso.

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