Prima parte - Prologo

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Le fasce di seta intorno ai polsi serrarono un poco di più quando Iain arcuò la schiena sospirando sentendo la piuma scorrere lungo il proprio corpo nudo partendo dalle labbra socchiuse, per poi scendere verso la gola e sfiorare leggera un capezzolo inturgidito e sensibile. La privazione della vista – dovuta alla benda di raso che gli copriva gli occhi – moltiplicava per mille le sensazioni che sentiva. Sensazioni create ad arte dal suo amante, amante del quale non conosce neanche l'identità e con il quale ormai si incontrava da sei settimane in una delle room private di quell'esclusivissimo e blindatissimo club per soli adulti. Il primo incontro con il suo misterioso partner era stato puramente casuale, come ogni prima volta di chi si avvicinava al club. Tutto cominciava con la compilazione di una sterile scheda sulla quale bisognava indicare le proprie preferenze e in base a quelle si finiva in una determinata lista, grazie alla quale, assolutamente a caso, si finiva con un partner che un computer riteneva idoneo ai propri gusti. Se le cose andavano bene, si segnalava alla direzione del club e l'incontro poteva essere ripetuto, ovviamente se anche dall'altra parte c'era un riscontro positivo. Per fortuna di Iain così era stato e ora, per la sesta volta consecutiva, poteva godersi quel magnifico amante, del quale non aveva mai sentito neanche il suono della voce, non ne conosceva l'aspetto, l'età, il ceto sociale – nulla! – sapeva soltanto che ogni volta gli mostrava sia le porte dell'Inferno che quelle del Paradiso e stava diventando una vera e propria droga!

Intanto la piuma era scesa all'ombelico e si muoveva in cerchio facendogli venire la pelle d'oca.

«Dio mio... così impazzirò...» sussurrò contorcendosi sotto la deliziosa tortura.

L'amante abbinò un soffio leggero a quel tocco erotico, per poi accompagnarlo con una lenta lappata che scivolò fino a uno dei capezzoli strappando a Iain un gemito di piacere. Strattonò ancora le fasce che lo tenevano legato alle testiera del letto e arcuò la schiena mordendo a sangue il labbro inferiore. Sentì le prime gocce di pre-coito inumidirgli la punta del sesso e dovette accorgersene anche il partner perché vi passò sopra un dito facendo sussultare il giovane. Boccheggiò quando il polpastrello massaggiò in piccoli cerchi la pelle serica e bagnata divenuta molto sensibile.

«Oddio... oh santo cielo!» ansimò mentre l'altro continuava a muovere il dito. «Dio... così...» afferrò con forza le fasce che lo tenevano legato, puntò i piedi contro il materasso arricciando le dita e, arcuando la schiena, schizzò sperma nella mano del proprio amante. Respirando a fatica mormorò parole che non comprese neanche lui, mentre il suo partner sconosciuto continuava la sua opera: sì, perché Iain sapeva che aveva appena cominciato.

Ancora sconvolto per l'orgasmo appena avuto e con il respiro che faticosamente rallentava, lo sentì leccare il suo membro, prendendolo in bocca, per poi leccarlo ancora e scendere verso la sua fessura che si contrasse eccitata non appena stimolata dalla lingua.

All'improvviso lo afferrò dietro le ginocchia spingendogliele verso il petto ed esponendo oscenamente il suo sedere; poteva solo immaginare in quale posizione si trovasse in quel momento, ma non gl'importava, il godimento che ne avrebbe tratto sarebbe stato tale che gli andava bene qualsiasi cosa!

Di nuovo tornò in gioco la piuma, che stavolta passò leggera sul piccolo cerchietto di muscoli, per poi sfiorare i testicoli e scendere lungo l'asta, fino all'apice. Iain fremette agitandosi un poco quando la piuma fece il percorso inverso e poi di nuovo tornò indietro, e ancora verso la punta del sesso.

Santo Dio! Non era possibile che era di nuovo al limite!

Le fasce furono di nuovo tirate convulsamente quando l'amante sconosciuto gli infilò dentro un dito, fino all'ultima falange.

«Cristo!» imprecò sentendolo muovere dentro di sé; respirò a fatica e si agitò un poco quando lo sentì uscire per poi rientrare accompagnato dalla saliva che l'altro vi aveva fatto colare. «Oh... così... io... Dioooo!» gridò quando le dita all'improvviso divennero due. Tirò le fasce con tutta la forza che aveva e la testiera sbatté contro il muro.

L'amante si piegò su di lui sfilando le dita e avvicinando le labbra al suo orecchio sussurrò semplicemente. «Sssh» facendogli correre mille brividi per tutto il corpo.

Come fosse stata una parola magica, Iain si rilassò di colpo, il respiro ancora un poco affannato, la fronte madida di sudore. Girò il volto verso l'uomo e quest'ultimo gli sfiorò le labbra con le proprie; le sfregò dolcemente, gli fece sentire la punta della lingua, ne morse un poco il labbro inferiore, poi si impadronì della sua bocca riempiendola con la propria lingua.

Iain mugolò e quel mugolio si trasformò in un gemito strozzato non appena l'altro lo penetrò con una stoccata decisa e rude, mentre lo teneva saldamente da sotto le ginocchia. Senza smettere di baciarlo si ritrasse leggermente e rientrò in lui con un colpo deciso di reni, riempiendolo con la sua carne dura e possente, togliendogli il fiato.

Gli affondi si susseguirono uno dietro l'altro, sempre più potenti e selvaggi; l'amante ringhiava contro la bocca di Iain, baciandolo di tanto in tanto, reclamandone con animalesca possessività le labbra bollenti e turgide.

Il giovane, dal canto suo, era completamente in balia di quell'uomo misterioso che poteva disporre di lui come più preferiva e la cosa rendeva il tutto molto più eccitante. Certo, avrebbe voluto toccarlo, magari anche vedere che aspetto avesse, ma quel mistero portava l'amplesso a un livello che Iain non aveva mai raggiunto prima con nessun altro partner e per il momento non era pronto a rinunciarvi, ne aveva bisogno!

Sentì il secondo orgasmo montare potente dentro di sé, arcuò la schiena contro il corpo madido del compagno e gemette contro la sua bocca esigente. L'amante comprese, drizzò la schiena e tenendolo saldamente per le gambe affondò ancora in lui con tutta la forza che aveva, fino a quando Iain non raggiunse il suo meraviglioso secondo orgasmo.

Dopo qualche attimol'altro si sfilò da lui, tolse il preservativo e con poche stoccate deciserilasciò il proprio sperma caldo sul ventre di Iain, andando così a mescolare idue liquidi candidi. Dopo qualche secondo si piegò di nuovo sul giovane, glilasciò un dolce bacio sulle labbra mentre gli scioglieva un polso, infine Iainlo sentì andare via.

ADDICTIONWhere stories live. Discover now