"HUNGRY FOR ANOTHER ONE" - JT MUSIC VER. A PLAGUE TALE: "SI DECIDONO I SOVRANI"

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BY DETTIC0S

[...]

Di colpo, ora scappi.
Che succede all'improvviso?
Come un polpo, non ti stacchi,
Da ciò che vi ha diviso.

Segui la mia voce, fratellino.
Quella croce nuoce, non far casino.

Un cane perso attraverso un male emerso dall'Inferno.
Un padre sommerso dal male del suo governo.
Una madre dispersa immersa nel dovere materno.
E poi tu avversa dall'amore fraterno?

È stato per caso un incidente silente?
O un credente dolente ma nocente, potente?
Un serpente avente un agente ingente,
Nel mentre la gente per sempre mente!
Non va via l'odore ma il dolore col dente.
Sei solo un'adolescente col cuore morente,
Ma anche dopo ore il fiore non muore,
Ma col rumore, terrore per un orrore imminente!
Oh mio signore, con me sii clemente,
Tra queste spore, con dentro un serviente,
Fammi un favore, divieni lucente,
Sii il mio pastore possente. No, sei assente!
C'è un parente vivente non senziente,
Abbi fervore crescente e frequente,
Non le suore ma il dottore ma con piú calore senza bruciore, il minore è impaziente se è un paziente.
Il malore è dormiente ma il docente,
Ora lo studente, rancore carente,
Ha una pozione che con stupore consente,
Al cruore di essere latente.

La peste persiste.
Non so se son peggio i ratti o gli umani.
Richiesti alchimisti.
Nella notte si decidono i sovrani.
Si decidono i sovrani.
Hai già perso ciò che amavi.
Si decidono i sovrani.
Non siamo degli ignavi.
Si decidono i sovrani.
Quest'è il lascito dei tuoi avi.
(Dei miei avi...)
Ma si decidono i sovrani?

Rifarò ciò, vi ucciderò tutti quanti!
Questo show non deve andare avanti.
Questi canti, pesanti, non cessano mai.
Questi ratti, son tanti, e portano guai.
Questi pianti, parlanti...è un oceano ormai.
Questi santi, furfanti, pregano lo sai.

Verso il castello dello scampo sono al sicuro,
Sempre se non inciampo al lampo di un tuono puro.
Prono al trono col mio dono, chiamatemi Arturo.
Quello buono son io, son l'invio di Dio lo giuro.

Hey!
Lotto per mille, quest'è il mio motto.
Le persone da annientare qui sono otto.
Ti ho condotto proprio qua sotto,
Come un ghiotto verso il biscotto,
Senza indotto, al pianto a dirotto,
Ma allora perchè vuoi il salotto rotto?
Ora grazie a voi sono ridotto,
A un donatario di emazie corrotto.

La peste persiste.
Non so se son peggio i vulcani o i cristiani.
Richiesti alchimisti.
Nella notte si decidono i sovrani.
Si decidono i sovrani.
Partono gli uragani.
Si decidono i sovrani.
Non siamo noi gli insani.
Si decidono i sovrani.
Quest'è il lascito dei tuoi avi.
(Dei miei avi...)
Ma si decidono i sovrani?

Lui vuole avere il potere,
Sfidiamo l'Inquisizione.
Dalle schiere nere,
Ora abbiamo il biancore.
Un cavaliere e un arciere,
Pian piano si muore.
Quest'è un vero girone,
Per le innocue persone.
Siamo giunti defunti all'albore,
Dell'era peggiore di distruzione.
Mettiamo un punto all'infestazione.
Dei ratti io sono il padrone.

La peste persiste.
Non so se son peggio i ratti o gli umani.
Richiesti alchimisti.
Nella notte si decidono i sovrani.
Si decidono i sovrani.
Hai già perso ciò che amavi.
Si decidono i sovrani.
Non siamo degli ignavi.
Si decidono i sovrani.
Quest'è il lascito dei tuoi avi.
(Dei miei avi...)
Ma si decidono i sovrani?

(Ora scappi.
Che succede all'improvviso?
Come un polpo, non ti stacchi,
Da ciò che vi ha diviso.)

~FIN

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