Solo

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PAGA POV:

"Mio padre prima di morire mi disse:
<Paga, ti voglio bene figlio mio, però promettimi di cambiare.>

Non ho mai capito cosa intendesse con 'cambiare'. Cosa dovrei cambiare? Abitudini forse? Purtroppo non potrò mai avere una risposta alla mia domanda.

Sono solo un ragazzo di 16 anni, mio padre mi lasciò all'incirca 1 anno fa. Ogni giorno mi reco al cimitero e puntualmente ogni giorno cambio l'acqua ai fiori. Sono un timido ragazzo che vive con sua nonna. Non ho né problemi con i voti, né problemi economici però, ciononostante, mi sento diverso dagli altri della mia età. Eccome se le persone non mi vedessero. Ma non mi sono mai sentito solo. Non ho amici, forse uno solo, il suo nome è Lyon, ma non abita più qui da molto tempo.

Non voglio dilungarmi più di quanto già ho fatto, per cui partiamo dall'inizio.

Come ho già detto prima, ogni giorno vado al cimitero a trovare mio padre. Quel giorno c'era un po' di vento nonostante fosse soleggiato, ero piegato a cambiare i fiori e le luci, mentre all'improvviso un gruppo di ragazzi stava facendo bordello vicino altre tombe sulla sinistra. Era davvero una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i morti, per cui decisi di dover fare qualcosa. Non so come ma mi feci coraggio, mi avvicinai a loro e andai a dirgliene quattro."

Paga:"Lo sapete che siamo in un cimitero si?"

Ragazzo 1:"Infatti siamo in visita, ora vattene."

Paga:"Chiudete quella bocca puzzolente di birra e state zitti."

Ragazzo 2:"Che cringe che sei biondino. Noi non stiamo mancando di rispetto a nessuno."

Paga:"Sporcare di bottiglie di birre un luogo sacro infatti non è mancanza di rispetto."

Ragazza 1:"Ragazzino, levati dalle palle."

Paga:"OK."

"Pensavano me ne stessi andando ed invece ero andato a chiamare il custode. Non ho mai creduto in Dio, ma lì c'erano pur sempre persone a cui non si deve mancar di rispetto."

Custode:"Avete tre minuti per pulire tutto e andarvene prima che chiami la polizia."

I ragazzi se ne andarono, nei loro occhi vedevo tanta rabbia nei miei confronti."

Qualche giorno dopo....

Mi ero appena svegliato, è primavera, c'è il Sole, ed è ora di andare a scuola. La nonna ha già preparato la colazione così mi alzai dal mio caldo Futon(tipico letto giapponese da usare sul tatami) per scendere giù. La casa è completamente in stile orientale, nipponico. Mia nonna infatti è giapponese e ci tiene molto alle sue tradizioni. Per colazione infatti si mangiano spesso i mochi. I mochi al mango sono quelli che preferisco. Mia nonna li prepara sempre.

Satomi:"Sai Paga, anche tua madre amava i mochi al mango."

Paga:"Sembrerebbe che avessimo un sacco di cosa in comune."

Satomi:"Il carattere no. Sei uguale a Hiromi, tranne caratterialmente. Sai tua madre era una ragazza molto aperta, faceva amicizia con tutti, non si perdeva mai d'animo ed era sempre disponibile per tutti. Mia figlia era proprio una persona fantastica."

Paga:"Sai nonna, c'è una cosa che non ti ho mai chiesto. Come è morta?"

Satomi:"Tu avevi un anno, Hiromi... Era andata al mercatino con tuo nonno, Izumi, solo che tornò a casa tuo nonno, senza tua madre. Ricordo ancora le sue parole:Hiromi, la nostra Hiromi non c'è più. Lì per lì non avevo capito cos'era successo, pensavo a  qualunque cosa tranne quella giusta. Izumi disse che era stata investita sulla via di ritorno e che non c'era stato nulla da fare. "

Paga:" Non ho mai visto la sua tomba al cimitero. "

Satomi:" Questo perché è stata cremata. Hai presente la stanza chiusa a chiave al piano di sopra? Quella era la camera di tua madre, lì ho fatto costruire due altari, uno di tua madre e uno di tu nonno."

Paga:" Posso andare a..."

Satomi:" Magari più tardi, ora devi andare a scuola. "

Paga:" Si hai ragione...allora io vado."

" Cara nonna, come passeranno queste ore terribili ora che so che mia madre è sempre stata lì in quella casa? Mi sento così in colpa adesso. La scuola è praticamente sotto casa. Il mio liceo è molto grande, il cervello delle persone che lo frequentano un po' meno. Stava camminando verso la mia classe, quando d'avanti mi ritrovai il gruppetto di bulli del cimitero. "

Mario:" Ahh, ma tu sei quello di ieri?"

Paga:" Cos'è? Un'imboscata? "

Nancy:" Secondo te sapevamo che eri di questa scuola? "

Piadina:" Stessa classe a dirittura. "

Mario:" Non parli molto. Nessuno di noi si era accorto della tua presenza. "

Paga:" Non ho nulla da dire, perché dovrei parlare?"

Nancy:" Non hai degli amici?"

Paga:" In classe? Ricchi e presuntuosi che pensano solo a ubriacarsi e a fumare. "

Piadina:"Sai inizi a starmi simpatico ragazzo."

Nancy:"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH."

Pagadina: non siamo come gli altri Where stories live. Discover now