You're not alone

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Questa è solo l'ennesima giornata faticosa e stancante di un ennesima settimana faticosa e stancante. Non stancante in modo fisico perché anche se ha dormito solo otto ore in tutta la settimana, Tim sa che ha affrontato di peggio soprattutto quando Bruce era dato per morto, no lui si sente stanco mentalmente ed emotivamente.

Si sente un peso per la sua famiglia e per i suoi amici, lui sa che loro lo amano ma la sua mente gli rema contro e gli crea pensieri negativi.

Tim guarda l'orologio sul comodino sono le 3.50 del mattino,lui si gira e rigira sul letto, ma non riesce ad addormentarsi. Si mette a sedere, ha il battito cardiaco accelerato e respira manualmente, non riesce a respirare in modo autonomo, si guarda le mani tremanti. Che stia per avere un attacco di panico? Si chiede Tim,scuotendo la testa decide di provare ad andare in cucina per bere un bicchiere d'acqua e magari tranquillizzarsi un po'.

Mentre scende le scale si tiene al muro perché si sente un po' debole. Si avvicina al lavandino e prendendo un bicchiere dalla mensola sopra di lui, la riempie d'acqua e si appoggia al ripiano.

Prova a bere ma non ci riesce allora butta l'acqua nel lavandino e sentendosi male appoggia le mani sul ripiano ma le sue gambe diventando molli cedendo e lui cade a terra trascinandosi dietro qualcosa -una scatola di plastica scoprirà al mattino-.

Tim sbatte le palpebre guardandosi a torno,disteso per terra con le orecchie tappate. Sente come se provenisse dal lontano qualcuno camminare e chiedere cosa fosse successo. Gira la testa di lato e incontra gli occhi preoccupati di Bruce, che gli si accovaccia accanto.

Sente una porta aprirsi e vede sulla soglia della cucina Damian che lo sta guarda.-Cosa è successo Tim?– gli chiede Bruce appoggiando una mano sulla spalla.

-Io...io non lo so,un attimo prima ero appoggiato al ripiano e un attimo dopo ero disteso sul pavimento della cucina...mi sentivo le gambe molli. O-Ora non riesco a sentire molto, come se avessi le orecchie tappate.- Rispose Tim balbettando e tremando,Bruce annuì e poi si alzo facendo alzare anche lui e sempre tenendolo per le spalle si diressero verso il bagno.

Senti Alfred consigliare a Damian di rimettersi a dormire che l'indomani c'era scuola,ma non ci fece molto caso, perché appena si avvicino al gabinetto vomito all' interno per un paio di volte. Bruce lo stava ancora tenendo e appena Tim smise di vomitare gli pulì la bocca e lo fece sedere.

-Signor Bruce ci penso io al bagno,voi portate il signorino Timothy a letto- gli disse Alfred entrando in bagno con uno straccio. Bruce lo ringraziò e portò Tim nella sua stanza,lo aiutò a coricarsi e si stese pure lui abbracciandolo.

Tim si rannicchia nel petto di Bruce e scoppia a piangere,Bruce lo abbraccia più forte e fa dei movimenti circolatori sulla sua schiena per calmarlo.

-Che succede Tim?,apriti con me- gli sussurra Bruce stringendolo.

-Io..io non lo so B, la mia mente continua a ripetere che sono solo e che nessuno mi ama,ma che è tutta finzione. Lo...lo so che non è vero,ma io sono davvero stanco, pe..per favore non abbandonarmi Bruce,non lasciarmi solo con i miei pensieri, come hanno fatto i miei genitori.- Singhiozzò Tim nella maglia di quello che considera una figura paterna.

- No,certo che no Tim,non ti lascerò mai da solo. Tu sei mio figlio e lo sarai sempre,io ti amo alla pari di come amo Damian, Dick, Jason e Cass, tu fai parte di questa famiglia e io sarò sempre al tuo fianco.- Lo rassicura Bruce stringendolo a sé e baciandogli la testa.

-Grazie B- mormoro Tim dopo essersi calmato e aver ascoltato quelle parole che gli sollevarono un peso dal cuore.- E di cosa?,ti amo figlio mio e se qualcosa ti affligge vieni da me,okay? Anche quando i pensieri negativi si fanno pesanti,okay? Tu vieni da me e io ci sarò sempre.-gli domando Bruce e si rilasso appena senti Tim annuire.- ora dormi, domani puoi saltare scuola e rimaniamo a casa a vedere qualcosa o a fare qualunque cosa vuoi tu.- disse continuando a muovere la mano in modo circolatorio sulla schiena di Tim.

Poco prima di addormentarsi del tutto Tim sussurrò un –Ti amo Papà- e cade tra le braccia di morfeo,con la presenza rassicurante di suo padre accanto.

You're not aloneWhere stories live. Discover now