' 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐈𝐈 : ( 彼。) , 𝗹' 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝙜𝙪𝙛𝙤 .

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ebbe come la sensazione che subito dopo aver pronunciato tali parole, un'altra presenza oltre alla sua aveva come accennato un delicato sorriso . riaprendo gli occhi, che aveva tenuto chiusi per quell'istante, ne vide altri due per un momento proprio difrontea lei, come fossero stati solamente un'allucinazione . a quel punto mollò la presa dalla finestra e controllò dall'altra parte di essa, aprendola... e difatti non si era affatto sbagliata, c'erano veramente due occhi che la stavano scrutando da lì fuori, e questa volta era sicura fossero più che reali . eppure.. non erano gli stessi di quelli con cui aveva avuto contatto visivo un'attimo prima... non erano di quella pennellata di celeste come era certa di aver visto, non soltanto per via delle illusioni ottiche creati dai colori del riflesso della luce lunare attraverso il vetro della finestra . o forse poteva anche darsi fossero stati i medesimi, dal momento che avevano lo stesso sguardo, e non essendoci una possibile alternativa... ma non erano di certo appartenenti alla figura iniziale, ma bensì ad un.. gufo ! eppure la ragazza era sicura che la voce appartenente alla misteriosa figura era la stessa udita un'attimo prima, e in molti altri momenti da quando era stata ospitata proprio da tale voce in quell'antica dimora . sempre la medesima voce, provenne esattamente dalla stessa direzione del punto in cui risiedeva quella creatura notturna . la ragazza smise di confondersi con tutti quei pensieri e accolse il gufo tra le sue braccia, porgendogli una mano . la sua zampa sinistra possedeva lo stesso tepore e la stessa forza di quella affrontata un momento in precedenza . la giovane donzella si limitò a sorridere nuovamente e, rivolgendosi al volatile notturno, gli chiese di venirla a trovare più spesso per tenerle compagnia e farle sentire nuovamente quell'indescrivibile calore; se, appunto, era vero che si trovava bloccata tra due mondi paralleli . in questi ultimi aveva notatao una differenza in particolare che li distingueva; nonché l'assenza del genere umano ( eccetto la sua presenza e quella di altri esseri viventi come flora e fauna ) . motivo per cui era dunque sorto in lei questo dubbio... aveva paura, non voleva rimanere da sola per un tempo confuso ed interminabile .
dal momento che il gufo le diede l'impressione di aver accolto la sua richiesta, lo liberò, lasciandolo volare via . lo seguì con lo sguardo mentre si allontanava in qualche sbattito d'ali, con la figura della luna piena di sfondo . richiudendo la finestra, però, sentì nuovamente quegli stessi passi in lontananza che le pareva di aver sentito anche il momento prima . sotto lo scoccare dei ventiquattro colpi di pendolo dell'orologio, la ragazza si mise a sedere sul letto . una volta spensierata si rese conto del fatto che le era stato gentilmente lasciato un dono da quella creatura . il regalo in questione si trattava di una tenera piuma bianca che raccolse dal posto vicino al lume di candela acceso sul comodino . all'immediato contatto fisico con essa si accorse della meraviglia del vero dono che aveva ricevuto : tutti i suoi ricordi, che le erano stati ingiustamente e inspiegabilmente negati in passato, le ritornarono uno ad uno, intrecciandosi tra di loro e a quelli appena creati e custoditi nel suo cuore .
l'essenza dell'anima della piuma le aveva sussurrato all'orecchio il nome di " lui " , a cui apparteneva quella famosa voce . il suo cuore non lo aveva mai scordato del tutto e lei ne era in qualche modo a conoscenza . una lacrima abbandonò il suo occhio sinistro e le rigò la guancia, raggiungendole il sorriso .
riuscì a memorizzare anche il giorno che era appena cominciato : il 22 gennaio dell'anno 94 . 22194 .

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