Capitolo 13

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"Lexie resisti, non permetterti a mollare. Non farmi questo" non riuscivo a rispondere "Siamo arrivati" disse Ed. Bloccò la porta con la torcia e mi fece riposare un attimo. Intanto le guardie stavano per buttare giù la porta "Lexie, ti fidi di me?" "Sempre" mi sorrise. I soldati entrarono, Edmund mi prese e mi buttò giù dalla torre con sè. Ci prese un grifone. Io ero tra le sue braccia, gli sorrisi e poi lui sorrise a me "Sono stanca Ed" "Lo so Lexie, resisti, stiamo tornando" "Ti amo" gli dissi "Anch'io" rispose, mentre una lacrime gli rigò il viso "Non piangere" "E tu non morire" sorrisi. Intanto la notte fece posto al giorno. Io ed Edmund arrivammo poco dopo gli altri. Peter e Caspian stavano litigando, ovviamente. "Ragazzi smettetela! Lex è stata ferita. Lucy vieni!" "Cosa?! Come sta?!" disse Peter preoccupato "E' grave?" chiese Caspian. Edmund non rispose, mi alzò la testa e poi Lucy mi diede una delle sue gocce guaritrici.
"Perchè litigate sempre voi due?" chiesi, Caspian guardò Peter, poi se ne andò. Edmund mi abbracciò forte a se "Stai bene" "Certo stupido. Aiutami ad alzarmi" così fece. Poi abbracciai gli altri tre Pevensie. "Dov'è Caspian?" chiese Susan "L'ho visto entrare con un nano, l'amico del tasso" risposi io "Oh no" disse Trumpkin, il nostro piccolo amico "Dobbiamo trovarlo subito vostre Maestà!" così facemmo.

Era nella stanza dove c'era la tavola di pietra, col nano e altre due creature e...la Strega Bianca, ma lei era come intrappolata in uno specchio. "Ferma!" urlò Peter sfoderando la spada, cosa che facemmo anche io ed Edmund, Lucy invece uscì il suo pugnale e venne affiancata da Trumpkin. Peter spinse Caspian via dalle mani della Strega e poi attaccò una delle creature; Trumpkin e Lucy si schierarono contro l'altro nano; io ed Edmund contro la seconda creatura, un lupo mannaro. Riuscimmo ad ucciderlo "Ed! La Strega sta prendendo Peter!" Edmund vide la scena è andò verso la Strega, da dietro, traffigendola e distruggendo lo specchio di ghiaccio. "Lo so, era tutto sotto controllo" disse Ed per prendere in giro suo fratello. Andai verso di lui e lo abbracciai "Bravo Ed, bravissimo" "Stai bene?" mi chiese "Certo, tu?" acconsentì "Vado a parlare con Caspian" "Va bene".

"Caspian" "Oh, Lexie. Come stai?" "Ora bene, grazie. Tu?" "Io? Io sto bene, credo" "Caspian, io conosco Peter, è buono e non litiga mai con nessuno, se non con Edmund" lui sorrise "E' solo preoccupato per tutti noi, tu cerca di aiutarlo, di non attaccarlo subito se la pensi diversamente da lui. Ha bisogno di uno come te al suo fianco di cui fidarsi. Oltre me e i suoi fratelli, ovviamente" ci mettemmo entrambi a ridere "Va bene Lexie, ci proverò. Tu invece? Stai con Edmund ora?" "Sei geloso per caso?" "N-no assolutamente, perchè dovrei" gli sorrisi.
"Caspian...ma quelli sono i Soldati di Miraz?" "Oh no, chiama gli altri".

Una volta visto l'esercito, tornammo dentro ad elaborare un piano "E' questo il tuo piano? Mandare una bambina nella foresta da sola?" disse Trumpkin "E' la nostra unica speranza" rispose Peter "E poi non sarà sola, l'accompagnerò io" disse Susan. "Bisognerà resistere finchè non saranno di ritorno" disse Peter "Se mi posso permettere" disse gentilmente Caspian, io gli sorrisi, lui ricambiò e poi continuò "Miraz, potrà essere un tiranno e un assassino, ma in quanto re, deve seguire le tradizioni e le aspettative del suo popolo. Ce n'è una che ci farebbe guadagnare tempo" "Quale Caspian?" chiesi io "Peter deve sfidare Miraz a un duello, lui non rifiuterà,per orgoglio" Peter ci pensò poco "Va bene. Edmund, Lexie mandate il messaggio da parte mia e fatevi accompagnare da due uomini" guardai Edmund e gli presi la mano.

Raggiungemmo l'accampamento di Miraz, entrammo nella sua tenda ed Edmund cominciò a leggere il messaggio di Peter:

"Io, Peter, per dono di Aslan, per elezione e per conquista, grande Sovrano di Narnia, Signore di Cair Paravel e Imperatore delle isole solitarie. Per evitare un esecrabile spargimento di sangue, sfido qui l'usurpatore Miraz ad un corpo a corpo sul campo di battaglia. Lo scontro sarà fino all'ultimo sangue e per il perdente, sarà resa totale"

Poi Edmund arrotolò la pergamena. "Ditemi principe Edmund" disse Miraz, ma io lo interruppi "Re" "Perdonatemi?" "Lui è re Edmund, solo re, Peter è il gran sovrano" Ed mi guardò e sorrise "E vorrei far presente che sono in compagnia di una delle regine di Narnia" disse lui stringendomi la mano. Miraz si girò per guardare i suoi compagni "Lo sappiamo, ci si confonde" dissi io.

"Perchè accettare questa proposta quando le mie truppe potrebbero sterminare le vostre?" chiese Miraz "Non avete già sottovalutato gli abitanti di Narnia? Insomma, solo una settimana fa li davate per estinti" disse Edmund "E lo sarete sul serio" rispose lui "Non avete da temere allora" dissi io. Miraz scoppiò a ridere "Non è di coraggio che si sta parlando" disse "Dunque rifiutate con coraggio di battervi con chi ha la metà dei vostri anni" disse Edmund "Non ho detto che rifiuto". Infatti accettò.

Tornammo verso la nostra Fortezza "Dio, quanto ti amo" "Ti amo anch'io Pevensie" mi sorrise e poi mi baciò.

"Peter, ha accettato, sta venendo" il re supremo si alzò e si preparò.

Questo capitolo è un pò più lungo, perché non so quando pubblicherò i prossimi. Vi sta piacendo la storia? ❤

The Chronicles of LexieOù les histoires vivent. Découvrez maintenant