Capitolo 1

4.3K 134 28
                                    

Marzo 2015, Los Angeles

Sono una ragazza di nome Theresa, ho 16 anni e abito in un piccolo paesino di Los Angeles.

Sono abbastanza alta, occhi verdi, capelli mossi e rossi, non troppo grassa né troppo magra.

Ho un'attrazione verso il brivido, l'avventura e il mistero e adoro stare in compagnia.

Anche se sembro un po' grande per queste cose, sono attratta da una casa diroccata che si trova di fronte alla mia... Si dice che sia infestata dai fantasmi e chiunque fosse entrato non era mai uscito per raccontarlo!

Non so a chi potesse essere appartenuta... comunque a quel tempo il proprietario dev'essere stato molto ricco.

Da fuori sembra enorme e sono sicura sia grande e spaziosa anche dentro.

Dato che mi piacerebbe tantissimo entrare a dare un occhiata abbiamo deciso, io e i miei amici, che domani saremmo andati a visitarla.

Siamo tutti della stessa età:

Mike, l'unico maschio del gruppo; capelli marroni e ricci, tenuti corti, occhi verdi smeraldo, altissimo. Mi superava almeno di 15 centimetri!

Molly; leggermente più bassa di me, occhi color caramello come i capelli tenuti a caschetto, con una graziosa frangetta che scende leggermente a coprire gli occhi.

Steph, la mia migliore amica che conosco fin dall'asilo; alta quanto me, occhi marroni, capelli molto lunghi e scurissimi, quasi neri, tenuti sempre legati in una coda.

Insieme ci divertiamo sempre molto, soprattutto quando andiamo a fare qualcosa di speciale, per esempio d'estate andare in piscina, dove continuiamo a ridere, schizzare acqua e scherzare, o d'inverno quando andiamo a fare delle lunghe passeggiate per riscaldarci un po'...

Siamo molto legati!


Non vedo l'ora che sia domani e, soprattutto, di mettere piede dentro quella casa!

***

Sento un rumore acuto provenire dal mio comodino. Era la sveglia.

Ha un rumore fastidiosissimo!

Cerco di riprendere sonno, ma purtroppo quel dannato aggeggio continuava a suonare.

"Si sì! Un attimo!" sbottai ad un tratto, come se la sveglia potesse capirmi.

Allungai la mano per spegnerla e mi stiracchiai, per sgranchirmi un po'.

Sono costretta ad alzarmi, mia mamma stava arrivando per buttarmi giù dal letto.

Anche se non ho voglia di andare a scuola, sono agitata e felice per quello che sarebbe successo oggi pomeriggio.


Scendo giù per fare colazione e appena vedo mia mamma uscire dalla cucina la saluto allegramente.

Come tutti i giorni si era vestita elegante per andare al lavoro, e aveva raccolto i capelli, anch'essi rossi, in una coda alta e ordinata.

"Come mai tutta questa allegria?" chiese mia mamma stupita "Non sei mai stata così felice di andare a scuola!"

Io che non avevo raccontato a nessuno della mia "avventura" che si sarebbe svolta nel pomeriggio, le risposi, con sorriso furbo "Eh...sapessi mamma. Oggi devo fare una cosa che aspettavo da tempo". Non avevo intenzione di dirlo a nessuno, men che meno a mia mamma; non me lo avrebbe permesso, arrivando a trovare mille scuse e mettendomi in punizione per non farmi uscire e non farmi correre nessun pericolo.

Mia mamma, abituata a questo tipo di risposte e sicura non gli avrei detto niente, alzò le spalle e andò in salotto, come se la conversazione non ci fosse mai stata.

La casa misteriosa (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora