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Eravamo seduti sul divano, lui con Alfie in braccio ed io a guardare la Tv, o almeno così sembrava, perché in realtà non stavo ascoltando nulla, ero immersa nei miei pensieri, tanto che non mi ero accorta che avevo un'espressione infastidita, e questo non sfuggì agli occhi del ragazzo.

"Che hai?" Mi chiese gentilmente, riuscivo a sentire un pò di preoccupazione nel suo tono, ma credo fosse solo una mia impressione.

"Questo silenzio mi mette a disagio,ma non so di cosa parlare" Dissi rivolgendo lo sguardo verso il pavimento.

"Hai pensato di chiamare la polizia?" All'inizio non capivo a cosa si riferiva..

"No. Ero troppo confusa, ero sicura che fosse morto ma quando l'ho rivisto ero terrorizzata e non ci ho pensato." Mi stava salendo l'angoscia

".. Sei sicura di non esserti sbagliata? In senso che qualcuno ha provato ad aggrediti e nel panico l'hai confuso con lui" Stava cercando di rassicurarmi, e ci stava riuscendo;

"Può darsi.. Però in caso non mi fossi sbagliata sarei veramente nei guai. Quando era arrivata l'ambulanza non ho più voluto saperne nulla di tutto ciò." Strinsi i denti solo al pensiero, la rabbia, perché mi ha fatto tutto questo? Che ho fatto di male?

"In caso succedesse qualcosa dimmelo, in caso cercherò di aiutarti" Mi disse distogliendo lo sguardo dal gatto e rivolgendolo a me con un piccolo sorriso.

"Grazie.."le mie guance si dipinsero di un leggero color porpora.

"Odio questa casa... " Sussurrai;Lui mi guardò confuso.
"Quando sto qui da sola è come se fossi tornata indietro nel tempo, mi sento vuota, ansiosa, come se sapessi che sta per accadere qualcosa.. Di solito tutti la chiamano semplicemente 'Brutta sensazione' Ma il sentimento è come dire.. Diverso. Non mi fido a stare qui. Sopratutto ora che so che mio padre potrebbe essere vivo. Quando sono arrivata a Tokyo pensavo che sarebbe stato tutto come prima, soliti litigi, liti e chi più ne ha più ne metta.. invece ora sono riuscita a trovare delle persone simpatiche. Nel mio vecchio paesino avevo solo un'amica che morì di tumore quando avevo 7 anni, successivamente non parlai con nessuno, avevo perso l'unica persona che 'amavo' e non avevo coraggio a trovare nuovi amici, quindi mi chiusi in me stessa fino ad adesso. Ho sempre passato il tempo libero con i videogiochi, anime e manga, sempre al buio nella mia stanza, uscivo di casa solo per andare a scuola; spesso saltavo i pasti pur di stare lontana da i miei genitori, pur di soffrire il meno possibile, ma adesso che ci siete voi ho pensato di potermi fidare, ho una specie di radar per le persone poco raccomandabili e voi non mi sembrate una di queste, sono riuscita a raccontarvi della mia vita abbastanza presto anche se omettendo più dettagli possibili, però è già tanto." Ricambiai il suo sguardo sperando rispondesse.

"Sai.. Kuroo era il mio unico amico quando ero alle elementari, in classe non parlavo con nessuno, è stato lui a farmi iniziare pallavolo" Mi disse a disagio

"Sei più fortunato di quanto pensi.. Hai una famiglia, un amico e una squadra che ti sostiene anche così come sei. "

"Potrai anche non aver dei genitori che ti vogliono bene ma adesso hai me,anzi, noi, anche se non sembra i miei compagni sono una buona compagnia"

Gli sorrisi e annuì.
"Però adesso basta parlare di cose tristi... Vuoi giocare?" Gli chiesi mentre prendevo da una cesta due controller

"Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo" Mi rispose afferrandone uno e guardandomi con un ghigno.

~skip time: 21:14~

"cavolo! Hai vinto tu di due kill" Dissi sbuffando

"Dovevi aspettartelo"mi guardò con un sorriso trionfante

Io ricambiai il suo sguardo e notai solo ora i dettagli del suo viso. Lui è una persona calma e apatica agli occhi di tutti, ma quando inizi a farci amicizia è diverso, come dire.. Più aperto e altruista. Nei giorni scorsi ci avevo parlato un pò ma non mi ero resa conto di questo, per il fatto che con noi c'era sempre il corvino, che influenzava il suo carattere, apparte il fatto che io non so nulla di lui, e mi piacerebbe scoprire qualcosa di più, visto che io gli ho detto dei miei problemi fidandomi. 

In tutto questo, ci stavamo fissando da due minuti buoni e appena me ne accorsi girai lo sguardo il più velocemente possibile e arrossì violentemente.
" Scusa! " Chissà cos'avrà pensato, non volevo fare una brutta impressione, anche se ormai dopo che gli ho detto che FORSE ho ucciso mio padre non cambia molto.

Sentì una piccola risata da parte del ragazzo che mi fece girare lo sguardo di nuovo verso di lui, ma sta volta guardandolo dritto negli occhi color Ambra.

"Perché ti scusi?" Quel sorriso mi entrò nella testa e imbarazzata iniziai a balbettare

"B-b-hè.. P-p-per-chè..."
Posai gli occhi sul l'orologio, e notai che erano le nove passate, e non avevamo ancora preparato la cena, o almeno, non sapevo se lui la voleva.

"Hai fame?" Chiesi continuando a guardare quell'oggetto di vetro con le lancette.
"Oh.in realtà no" Il suo sorriso si trasformò in uno sguardo curioso
"Nemmeno io" Feci una risatina nervosa

"Mi sono resa conto che tu mi conosci abbastanza bene, ma io non so nulla di te. Mi piacerebbe conoscerti meglio"  Lo vidi un pò stupito da questa domanda, ma pochi secondi dopo si rilassò
"Non c'è molto da sapere in realtà. Alle elementari non avevo amici perché mi reputavano quello strano, che stava sempre attaccato ai videogiochi e non faceva nulla. Poi un giorno ho incontrato Kuroo con cui sono riuscito a stringere una forte amicizia, mi ha fatto iniziare pallavolo e ora ho dei compagni che ci tengono a me, però non ho mai avuto problemi con i miei. "

annuisco e guardo per terra.

In un certo senso me l'aspettavo, si vedeva che era una persona tranquilla

"Ora è meglio se vado. Si sta facendo tardi"
Ci alzammo e lo compagniai alla porta, ma quando stava per andarsene lo fermai mettendogli una mano sulla spalla

"Grazie mille per avermi fatto compagnia" Gli feci un sorriso splendente che lui ricambiò, anche con un pò di rossore sulle guancie.

Quando se ne andò mi misi a fare i compiti, per poi andare a letto.

*MI SCUSO PER AVER PUBBLICATO DOPO TANTO, SOLO CHE ULTIMAMENTE NON STO BENE, SPERO VI PIACCIA IL CAPITOLO E SE CI SONO ERRORI GRAMMATICALI SEGNALATELI (ho problemi con i verbi)

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