3/𝙿𝚊𝚛𝚊𝚜𝚒𝚝𝚎𝚜

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Varco la porticina e con un BUM si chiude di scatto.
La luce della piccola lanterna non c'è più.

Solo buio

Accendo la mia piccola luce:

mi trovo in un luogo piccolo e lungo,difatti non potevo alzarmi senza sbattere la testa e provo una leggera claustrofobia; vedo, avanzando, che continua più avanti:
Sembra una grondaia.

Tic-tic-tic

Il ticchettio di, immagino, acqua conferma la mia teoria.

Tic-Tic-Tic

Vado ancora avanti e finalmente trovo la fonte del rumore:c'è acqua che gocciola da un condotto che viene perpendicolarmente su quello da cui sto passando;sotto ai miei piedi invece trovo una grata sul nero.
Per via dello spazio mi posso finalmente alzare,ma il senso di "chiusura" non mi lascia.
Alzando lo sguardo delle gocce mi cadono sul viso;mi sciacquo la faccia,eliminando ogni traccia di sonno.

Devo rimanere sveglia e attenta.

Questa parte è illuminata da una fonte fievole che viene da sopra,sù nel condotto.
Forse sopra c'è la superficie?

Non credo che il sole sia così debole;forse è nuvoloso oppure è notte lì fuori,ma non vedo la fine e non sò darmi una risposta.

Lascio da parte i miei pensieri e riporto i miei occhi avanti, accorgendomi della presenza di un'altro spiraglio di luce.
Mi riaccovaccio,prendo coraggio e vado avanti:la luce aumenta pian piano.

Accellero il passo per uscire dal buio prima possibile, ma so che in fondo non mi lascerà mai.

Trovo un'altro spazio per alzarmi,ma decido di avanzare e mi arrampico sullo scalino.
Continuo, mi manca poco.
Finalmente arrivo alla fine,metto il piede avanti, il leggero aumento di luce mi acceca un po' gli occhi.

Accade troppo velocemente.

Nulla sotto i piedi.

Cado.
Il pavimento non c'era,al suo posto ma al suo posto trovo una caduta libera.

Le orecchie mi fischiano e l'aria mi scorre vicino.

il mio cuore fa un salto.

Ho paura.

<pum>

Inaspettatamente atterro sul "morbido" con un suono sordo, cos resto un pochino ferma per riprendere fiato,presa dello spavento.

Appena mi riprendo analizzo la situazione:sono caduta su una scatola di legno bagnaticcia la quale mi ha attutito la caduta;dò anche uno sguardo da dove sono caduta:da un'altezza almeno da due volte e mezzo la mia dimensione;mi appunto in mente una cosa:

"Guardare sempre avanti,sopra e soprattutto sotto."

Scendo dalla scatola e <Ciac>.
Appena metto il piede per terra sento l'acqua fresca bagnarmi la pianta e le dita dei piedi.
Questo spiega l'impermeabile,la grondaia gocciolante,l'aria umida e il legno bagnato: ha appena piovuto oppure era l'acqua del mare.
E sentivo il famoso piccolo ondeggiare.

Sento che questo non mi lascerà mai...
per fortuna non soffro di mal di mare.

Ora mi trovo in una specie di corridoio o ponte:date le dimensioni è difficile riconoscere i luoghi.
Sento un leggero venticello che porta con sé sussurri di piccoli spifferi;andando avanti vedo delle scale di ferro che vanno verso una zona superiore, sono fatte per persone un po' più alte di me:forse ci sono persone della mia stessa "unità di misura" o come i nomini di prima.

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⏰ Last updated: Oct 10, 2022 ⏰

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